Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] del proprio status sociale. Così gli Este avrebbero avuto come loro antenati Antenore e Ateste troiani, o sarebbero discesi dalla gens romana degli Acci, i Massimo sarebbero discesi da Fabio Massimo cunctator, gli Orsini da un’orsa mitologica e via ...
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Scritti storico-politici
Claudio Finzi
Governare Venezia e il Mediterraneo
Le dottrine politiche dei primi decenni del Trecento sono segnate a Venezia da due personaggi, che finora non hanno ricevuto [...] veneta, 2, Il Trecento, Vicenza 1976, pp. 153-154 (pp. 142-170); Tomas Tomasek-Helmut G. Walther, Gens consilio et scientia caret ita, ut non eos racionabiles existimem: Überlegenheitsgefühl als Grundlage politischer Konzepte und literarische ...
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ETRURIA
M. Bonamici; F. Ceci; M. Celuzza
La trattazione che segue, per ragioni di carattere pratico, è articolata in due capitoli, concernenti rispettivamente i due grandi distretti dell'E., quello [...] romana da Arezzo..., in AttiMemFirenze, LIV, 1989, p. 10 ss.; A. Trotta, Cortona: i rinvenimenti di via Vagnotti, in Gens antiquissima Italiae. Antichità dall'Umbria a Leningrado (cat.), Perugia 1990, p. 103 ss.; P. Zamarchi Grassi (ed.), La Cortona ...
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La Chiesa aquileiese
Giuseppe Cuscito
Aquileia centro religioso della "Venetia"
Introduzione
Tracciare i primi quadri della società cristiana nella "Venetia" non pare possibile senza considerare l'evangelizzazione [...] Udine 1978, pp. 327-332 (pp. 311-354), Id., Fede e politica ad Aquileia, pp. 37-44.
38. Rufino, della "gens Turannia" stabilitasi a Concordia, giunse ad Aquileia durante l'episcopato di Valeriano e "ritiratosi sin d'allora [come egli scrive> in ...
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Colonie d'oltremare
Benjamin Arbel
Espansione e contrazione
Nei due secoli qui presi in esame lo Stato da mar veneziano era costituito da circa cento centri coloniali distinti, quelli che in una forma [...] .
81. V. Lamansky, Secrets d'Etat, I, p. 560 (1577). V. anche A. Tenenti, Cristoforo da Canal, pp. 130-137; David Jacoby, Les gens de mer dans la marine de guerre vénitienne de la mer Egée aux XIVe et XVe siècles, in Le genti del mare Mediterraneo, a ...
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Dai Romani ai Longobardi: vie di comunicazione e paesaggio agrario
Luciano Bosio
Il paese dei Veneti al momento della penetrazione romana nella Cisalpina (III secolo a.C.)
La posizione, nel cuore della [...] tutto diverso dal precedente, aperto anche ad una profonda trasformazione sociale con l'affermarsi, in luogo della "gens", dell'idea di "familia", che nelle singole proprietà, inserite nel vasto tessuto della centuriazione, veniva a rappresentare ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] l'anticlericalismo in corso e avrebbe permesso di difendere con maggior efficacia la religione. L'enciclica Nobilissima Gallorum gens, del l884, è significativa: il papa evita ogni polemica, dimentica i recenti interventi contro i religiosi, sulla ...
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Costantino nella storiografia italiana su Roma
Federico Santangelo
Costantino e il suo tempo rappresentano banchi di prova fondamentali per il farsi della disciplina storica in Italia. Bastino due esempi, [...] mesi del regno di Costantino, con il riferimento alle contagiose superstitionis fraudes che minaccerebbero il culto della gens Flavia: secondo De Giovanni, l’intento del rescritto sarebbe di impedire la celebrazione di qualsiasi sacrificio nell ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] . sec. 87,4-7.
75 Se ne veda una sintesi in E. Wipszycka, The Institutional Church, cit., pp. 331-349.
76 Id., Les gens du patriarche alexandrin, in Alexandrie médiévale 3, éd. par J.-Y. Empereur, C. Décobert, Cairo 2008, pp. 89-114.
77 Cfr. Id., Le ...
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Civiltà
Pietro Rossi
Il termine e l'idea
Il termine 'civiltà', al pari dei suoi omologhi nelle lingue neolatine e nell'inglese, deriva dal latino civilitas, una parola coniata nella seconda metà del [...] sociale fondata su rapporti parentali, cioè un'organizzazione gentilizia: l'unica forma di società esistente nel primo è la gens, caratterizzata da una discendenza in origine in linea femminile e poi in linea maschile, mentre nella seconda si ...
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gentile1
gentile1 agg. [dal lat. gentilis «che appartiene alla gens, cioè alla stirpe», poi «di buona stirpe» (e da qui si svolgono i sign. moderni)]. – 1. ant. o letter. a. In senso originario (ancora in uso talora negli storici del diritto...
gentilizio
gentilìzio agg. [dal lat. gentilicius «pertinente alla gens, alla stirpe», der. di gentilis: v. gentile1]. – 1. Relativo alla gente, nel sign. storico romano, cioè alla gens, alla stirpe: nome gentilizio (anche come s. m., il gentilizio)....