Generale romano (m. nel 432 d. C.); al servizio di Onorio, combatté contro i Vandali in Spagna (422) e contro i Mauri in Africa. Qui, alla morte di Onorio (423), si schierò a favore del figlio Valentiniano, [...] , fu richiamato (427); si rifiutò d'obbedire e, per difendersi dalle forze inviategli contro, avrebbe chiamato in Africa Genserico, re dei Vandali. Riconciliatosi successivamente con la corte, tentò invano di respingere l'invasione (429). Tornato in ...
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Scrittore ecclesiastico (secc. 4º-5º), discepolo di s. Agostino, fu fra i primi che, poco dopo il 391, gli si raccolsero intorno nel monastero da lui fondato a Ippona. Vescovo di Calama nella Numidia proconsolare, [...] presso s. Agostino (428); caduta Ippona, P., rientrato a Calama (435), ne dovette fuggire di nuovo (437) espulso da Genserico, re dei Vandali, che voleva imporre l'arianesimo. P. ha importanza specialmente per la sua biografia di s. Agostino, scritta ...
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PARTENIO, Giovanni Domenico
Luigi Collarile
PARTENIO (Parteneo, Partenico), Giovanni Domenico (Giandomenico). – Nacque a Venezia, figlio di Caterina e di Angelo quondam Domenico Partenio, e fu battezzato [...] chi legge» inserito nel libretto della Costanza trionfante (Venezia 1673): «Il Sig. Dott. Gio: Domenico Partenio, che nel Genserico ed altri dramatici componimenti con applauso ha dato saggio del suo valore, ha fatta la musica, animandola con vivace ...
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Toscano (m. 461), forse di Volterra, successe a Sisto III (440). Nel suo lungo pontificato, a fronte della profonda decadenza delle strutture politiche dell'Impero, L. affermò vigorosamente l'unità della [...] diversa. L. non fu in grado invece di evitare il terribile saccheggio che Roma subì da parte delle orde vandaliche di Genserico nel 455. Quando i predatori lasciarono la città, L. si dedicò a restaurare i monumenti religiosi e a dotare di arredi ...
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FORNELLI, Nicola
Franco Cambi
Nato a Bitonto (Bari) il 23 maggio 1843 da Vincenzo e da Caterina Bellezza, si formò nelle scuole cittadine appassionandosi alla lettura dei classici italiani e allo studio [...] Italia, Torino 1878), sui metodi storiografici (La critica storica odierna a proposito dell'invito di Eudossia a Genserico, Napoli 1882), su aspetti sociologici della società attuale (Vita pubblica…, Chieti 1885). In ambito storico-pedagogico dedicò ...
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BEREGAN, Nicolò (Berengani, Bergani)
Giorgio E. Ferrari
Nacque a Vicenza il 21 (o forse più esattamente l'11) febbr. 1627, da Alessandro e dalla gentildonna, pure vicentina, Faustina Chiericati. Nel [...] altre rappresentazioni in quella città); Il Tito, musicato da M. A. Cesti (in Venetia, appresso Stefano, Curti, 1666); Il Genserico, pure musicato dal Cesti e da G. D. Partenio (in Venetia, appresso Francesco Niccolini, 1669);e L'Heraclio, musicato ...
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DE CARO, Giulia (detta Ciulla)
Elisa Mele
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Nacque a Vieste (Foggia) il 13 luglio del 1646, da Tommasino, che era cuoco o taverniere. Dopo una infanzia infelice nel paese natale, trascorsa tra privazioni [...] D. decise di dare la scalata al teatro di corte; e il 6 nov. 1674, con i suoi Armonici, rappresentò il Genserico, correntemente attribuito a P. Cesti, seguito dalla Stellidaura vendicata di F. Provenzale. Il compositore napoletano si ispirò a lei nel ...
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CESTI, Pietro (in religione Antonio)
Lorenzo Bianconi
Nacque in Arezzo dove fu battezzato il 5 ag. 1623, nono ed ultimo figlio del pizzicagnolo Giuseppe di Lorentino e di Francesca Ruschi. Fin da ragazzo [...] S. Moisè di Venezia nel 1677, ma con musica di C. Grossi; nessun fondamento ha invece l'attribuzione al C. del Genserico del 1669, avanzata dall'edizione del 1755 della Drammaturgia dell'Allacci). In realtà, il 14 ott. 1669 il C., quarantaseienne ...
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vandalico
vandàlico agg. [der. di vandalo] (pl. m. -ci). – 1. Dei Vandali, antica popolazione germanica orientale che all’inizio del 5° sec. invase e devastò la Gallia, passando quindi nella penisola iberica e nell’Africa settentrionale e...