Gershwin, George (propr. Gershvin, Jacob)
Marta Tedeschini Lalli
Compositore statunitense, di origine russa, nato a New York) il 26 settembre 1898 e morto a Los Angeles l'11 luglio 1937. Considerato [...] we dance (Voglio danzar con te) di Mark Sandrich e di A damsel in distress (Una magnifica avventura) di GeorgeStevens, due film interpretati da Fred Astaire, in cui i numeri di danza caratterizzano e condizionano anche lo svolgimento musicale. Oltre ...
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Tiomkin, Dimitri (propr. Dmitrij)
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e pianista ucraino, naturalizzato statunitense, nato a Kremenčug il 10 maggio 1894 e morto a Londra l'11 novembre 1979. Attivo nell'ambito [...] campione) di Mark Robson, Friendly persuasion (La legge del Signore) di William Wyler e The giant (Il gigante) di GeorgeStevens entrambi del 1956. L'ultima colonna sonora composta da T. fu quella per il film biografico Čajkovskij (1970), di Igor ...
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Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] Mark Sandrich resta il loro film più significativo, ma sono da ricordare almeno Swing time (1936; Follie d'inverno) di GeorgeStevens e Follow the fleet (1936; Seguendo la flotta) ancora di Sandrich. E quando la Rogers negli anni Quaranta abbandonò ...
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Waxman, Franz (propr. Wachsmann, Franz)
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Königshütte (Alta Slesia, od. Chorzów, Polonia) il 24 dicembre [...] ; Viale del tramonto) di Billy Wilder e nel 1952 per A place in the Sun (1951; Un posto al sole) di GeorgeStevens; ricevette inoltre dieci nominations al premio.
Figlio di un industriale di religione ebraica, dal 1924 compì studi musicali a Dresda e ...
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Young, Victor
Paolo Patrizi
Compositore statunitense, nato a Chicago l'8 agosto 1900 e morto a Palm Springs, California, il 10 novembre 1956. Autore di circa trecento colonne sonore, realizzate nell'arco [...] motivo divenuto celebre, I'll take you home again, Kathleen; per Shane (1953; Il cavaliere della valle solitaria) di GeorgeStevens, dove la musica contribuisce non poco al clima da 'western psicologico'; per Johnny Guitar (1954) di Nicholas Ray, con ...
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Mineo, Sal (propr. Salvatore Jr)
Francesco Zippel
Attore cinematografico e cantante statunitense, nato a New York il 10 gennaio 1939 e morto a Los Angeles il 12 febbraio 1976. Attore dal talento finissimo, [...] sentiero), quindi interpretò il kolossal biblico The greatest story ever told (1965; La più grande storia mai raccontata) di GeorgeStevens. Da quel momento la sua stella iniziò a offuscarsi; se si eccettua Escape from the planet of the apes (1971 ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] . Ma la costruzione più importante di gusto classico del sec. XIX è St George's Hall, a Liverpool, di H. L. Elmes (1813-1847).
Il scultura greca, originata dai marmi di Elgin. Alfred Stevens (1817-1875), il più grande scultore inglese del sec ...
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Marco Bussagli
Futurismo
«È dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro
manifesto di violenza travolgente
e incendiaria col quale fondiamo
oggi il futurismo»
(Filippo Tommaso Marinetti)
Il [...] postbellico mise in luce i nomi di Robert Mallet-Stevens, Le Corbusier, Theo van Doesburg. All’interno del d’avanguardia di quegli anni che trovarono interpreti anche in George Grosz e Otto Dix. L’immediatezza ricercata dai futuristi italiani ...
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