Scienza greco-romana. Filosofia della Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofia della Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] di epiteti tradisce l’esistenza di una gerarchia basata sul grado di autorità. Al vertice può essere animato o inanimato. Nel caso degli animali il moto è dovuto all’‘anima modo che non è necessario che gli angeli li facciano muovere a forza? Tutto ciò ...
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platonismo
Marta Cristiani
Con questo termine si è soliti indicare quel complesso di temi e dottrine, legato all'influsso delle teorie platoniche e alla rielaborazione di esse operato dalla scuola neoplatonica.
Da [...] essordire (Pd XXIX 22-30; cfr. VII 130-132 Li angeli, frate, e 'l paese sincero / nel qual tu se', In realtà, il problema delle diverse nature degli astri non è che un aspetto ulteriore del assicurati da una struttura gerarchica, nella quale i cieli ...
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nobiltà e nobile (nobilità; nobilitade; nobiltade; nobiltate)
Domenico Consoli
Dai classici, in primo luogo da Livio (a parte stanno le voci dissenzienti di alcuni moralisti, come vedremo), D. riceveva [...] ): criterio di una gerarchia perfetta fra le cose alimento da nuove opere virtuose: la n. degli antenati non è insomma in sé condannabile , Dio, lo visiti? Tu l'hai fatto poco minore che li angeli, di gloria e d'onore l'hai coronato, e posto lui sopra ...
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PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia
Franco Bacchelli
PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia. – Nacque il 24 febbraio 1463 nel castello della Mirandola da Giovan Francesco I [...] l’unica fonte per l’anno 1483 (Omnia opera Angeli Politiani, Venetiis in aedibus Aldi 1498, c. Ermolao Barbaro. Dopo l’immersione degli anni padovani e con l’aiuto , in cui, a prescindere dalla gerarchia sociale, che certo esisteva, contavano ...
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primo
Aggettivo (e sostantivo) largamente usato in D., il cui impiego più usuale, come nella lingua contemporanea, è quello di numerale ordinale, quando cioè esso indica l'inizio di una serie, che può [...] che divino che circonda la sua figura, come quella degli altri beati del suo cielo, stanno a indicare i un'altra occorrenza nel seguito del paragrafo, tutte riferite alla prima gerarchiaangelica), e 8 prima per nobilitade; III XV 11 discende... de ...
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Fisiognomia
Patrizia Magli
Fisiognomia o fisiognomonia (dal greco ϕυσιογνωμονία, tardo ϕυσιογνωμία, composto di ϕύσις, "natura", e tema di γιγνώσκω, "conoscere") è il nome della disciplina parascientifica [...] 2, 10, 656a, 10). Ne consegue una gerarchia di categorie topologiche, per la quale ciò che è colori chiari e trasparenti della pelle, degli occhi o dei capelli sono in culturali dal Medioevo ad oggi, Milano, Angeli, 1991.
a. girolamo, r. girolamo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le scuole neoplatoniche da Porfirio a Damascio
Alessandro Linguiti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il IV e il VI secolo, il pensiero [...] sono ordinate da Porfirio in una scala gerarchica (scala che sarà ripresa, e misteri egiziani).
Giamblico
Sulla teurgia
I misteri degli Egiziani, II, 11
[...] e non è universali, (9) gli esseri superiori (angeli, demoni ed eroi). Questa cospicua ...
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ESTETICA
M. M. Sassi)
Non si può dire che il pensiero antico abbia prodotto un'e. sistematica nello stesso senso in cui, p.es., ha gettato le basi di una sistematica teoria poetica. Tale constatazione [...] secondo una gerarchia del reale . Tyr., XXVI, 5).
In realtà l'atteggiamento degli stoici nei confronti delle arti figurative non è interamente Per una storia della fantasia, Napoli 1985; S. De Angeli, Mimesis e Techne, in QuadUrbin, XXVIII, 1988, pp ...
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SIGNORINI, Telemaco
Silvestra Bietoletti
– Nacque a Firenze il 18 agosto 1835, secondogenito di Giovanni, rinomato vedutista della Firenze granducale, e di Giustina Santoni (Somaré, 1926, p. 277).
Dal [...] del Merciaio di La Spezia e del Quartiere degli israeliti a Venezia, le cui redazioni finali – 1867, cui collaborò insieme a Maurizio Angeli; negli articoli lì pubblicati, egli ribadiva in tal modo la tradizionale gerarchia dei generi della pittura, ...
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Benedetto, santo
Raoul Manselli
Nato a Norcia o nei dintorni, di famiglia agiata e appartenente alla nobiltà di provincia - son tradizioni tardive e prive di ogni fondamento storico quelle che lo collegano [...] cielo, su cui salivano e scendevano gli angeli.
A questo punto il discorso del santo origine del clero e della gerarchia, cominciò sanz'oro e sanz di L. Salvatorelli e S. Simonetti, in Dirion. biogr. degli Ital. VIII (1966) 279-294. Per B. nell'opera ...
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angelo
àngelo (o àngiolo; ant. àgnolo) s. m. [lat. tardo angĕlus, dal gr. ἄγγελος «messaggero, angelo», usato dai traduttori greci dell’Antico Testamento per rendere l’ebraico mal’āk «messaggero, ministro»]. – 1. Nelle credenze religiose dell’Antico...
gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...