Storia
Presso gli antichi Romani, ciascuno dei membri del collegio a carattere giuridico-sacerdotale presieduto da un p. massimo. Il termine pontifex (da pons «ponte» e tema di facere «fare») inizialmente [...] liberamente in quanto egli è al vertice di tutta la gerarchia ecclesiastica. Ha diritto a speciali titoli onorifici, insegne speciali dei pontifici consigli (➔ curia), i segretari delle congregazioni, il segretario generale del Sinodo deivescovi ...
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Complesso dei principi dogmatici e organizzativi della Chiesa e della Comunione anglicana.
Chiesa anglicana
La Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury e York. Suo [...] con Carlo I prevalsero tra i teologi e nella gerarchia tendenze cattolicizzanti. Durante la Rivoluzione di O. Cromwell della Chiesa d’Inghilterra, composta delle camere, deivescovi, del clero e dei laici (elettiva): essa esamina e propone progetti ...
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Tutto ciò che si aggiunge per conferire bellezza, eleganza, e quindi, in genere, ogni elemento decorativo.
Antropologia
Tutti i gruppi umani fanno grande uso di o. personali di ogni tipo: collane, bracciali [...] ai nobili, la varietà delle sue forme rispetta la gerarchiadei titoli, anche se potevano farne uso gli ecclesiastici secolari alcuni abati e canonici; i patriarchi, gli arcivescovi, i vescovi, gli abati e le abbadesse timbravano lo stemma anche con ...
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Religione
Adunanza della gerarchia di una comunità religiosa e in particolare l’adunanza deivescovi della Chiesa cattolica.
Riunioni del genere dei c. ricorrono nella storia di religioni come la buddhista [...] l’ampliarsi della Chiesa e la costituzione della gerarchia ecclesiastica, ogni deliberazione passò progressivamente in mano al vescovo, si venne quindi restringendo sempre più a questioni amministrative. La Chiesa cattolica riconosce solo alcuni dei ...
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Teoria sorta nel Medioevo sulla costituzione della Chiesa fondata sull’ufficio del vescovo. Si è manifestato o come teoria conciliare, vale a dire come rivendicazione del diritto di primato che spetta [...] nella Chiesa episcopale, Chiesa cristiana con una gerarchia ecclesiastica che ha al suo culmine il vescovo, e in cui definizioni di fede e disposizioni disciplinari sono attribuite al corpo deivescovi. Chiesa episcopale è quindi, in certo senso ...
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Titolo nobiliare, frequente in Francia e in Inghilterra assai più che in Italia, che nella gerarchia araldica segue quello di conte.
L’elmo di v. è di argento rabescato, bordato d’oro, posto per due terzi [...] secondo le persone e i luoghi. Con l’espansione franca, l’istituzione dei v. prese largo sviluppo anche in Italia: nel Nord e nel Centro governo locale. Quando le città passarono sotto il dominio deivescovi, il v. si trasformò in vassallo vescovile, ...
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Teologo (n. forse Alessandria tra il 183 e il 185 - m. Tiro 253 o 254). Allievo di Clemente ad Alessandria, si dedicò assai giovane all'insegnamento e il vescovo Demetrio gli affidò la preparazione dei [...] l'istruzione dei principianti a Eracla, riorganizzò il Didaskalèion alessandrino. Il vescovo Demetrio tentò della minore o maggiore gravità del peccato: di qui la gerarchia degli esseri - di carattere schiettamente platonico - dagli angeli, all ...
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MISSIONI
Le missioni cristiane (XXIII, p. 443; App II, 11, p. 333). - Negli ultimi decennî, e soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, nelle m. di tutte le confessioni cristiane si è andata accentuando [...] la Chiesa presso gli altri popoli e di affidarla a una gerarchia propria scelta tra i cristiani del luogo". Così negli ultimi decennî nelle missioni cattoliche il numero deivescovi asiatici e africani è andato rapidamente crescendo: nel 1926 c'erano ...
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STEFANO I papa, santo
Mario NICCOLI
Fu eletto vescovo di Roma alla morte di Lucio I (5 marzo 254) e consacrato il 12 maggio successivo. Il suo breve pontificato (morì il 2 agosto 257; la tradizione [...] modo: "alcuno di noi non si eresse a vescovodeivescovi né fece ricorso a minacce tiranniche per forzare i gerarchia episcopale: non è senza significato, a illuminare tutto il riposto senso della controversia, che egli sia stato il primo vescovo ...
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PAOLO VI, papa (Giovanni Battista Montini: App. II, 11 p. 348; III, 11, p. 157)
Giovanni Caprile
Eletto al pontificato il 21 giugno 1963, in un conclave brevissimo, iniziato il giorno prima; morto a [...] missionaria potenziata su nuove basi; la gerarchia ecclesiastica ordinaria impiantata in quasi tutti gli dell'evangelizzazione e della catechesi agli uomini del nostro tempo (Sinodi deivescovi 1974 e 1977).
Costante è stata l'opera svolta da Paolo ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...