L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] , tu pieghi piamente la nuca davanti ai gerarchi incaricati delle cose divine, ed è da loro che tu attendi i mezzi per essere salvato […] per conseguenza, per tutto questo, tu dipendi dal giudizio [deivescovi] e non puoi pretendere di ridurli alla ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] verso il re e l'imperatore richiesta dal papa secondo una gerarchia sottile ma precisa (il re è un figlio molto illustre, l il concilio in Sicilia, per agevolare la partecipazione deivescovi italiani e africani, ma ricevette un rifiuto. Malgrado ...
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Paolo VI
Giovanni Maria Vian
Il secondo figlio di Giorgio Montini e di Giuditta Alghisi nacque a Concesio, un piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897 e il 30 successivo [...] fascista più estrema ma sempre difeso dalle gerarchie vaticane, Montini fu tramite nell'autunno 1942 rifiuto di F. Franco a rinunciare al diritto di presentazione deivescovi che permetteva il controllo governativo sulle nomine episcopali (la Spagna ...
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Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchiadei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] le ricchezze temporali della Chiesa e la sua stessa struttura gerarchica.
Per Wyclif (che non sembra avere dubbi sulla veridicità della sala assembleare ma più in basso rispetto a quelli deivescovi («posta davanti a lui una nuda sedia forgiata in oro ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] ai lavori) si riuniva al fine di ribadire l’indissolubilità del legame spirituale e giuridico deivescovi con Roma, e la loro subordinazione gerarchica nel quadro dell’unità della Chiesa.
La breccia aperta nelle mura aureliane presso Porta Pia ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] quello di Gioviniano, dove la reazione violenta della maggioranza deivescovi ispanici è consentita dall’assenza, come a Roma, di monastica, sulle quali si fondano quei rapporti gerarchici e quelle consuetudini che contraddistingueranno il monachesimo ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] avrebbe potuto «svolgere la sua azione»8. Le risposte deivescovi veneti non furono uniformi. Il patriarca di Venezia dichiarò rapporto complesso e in molti casi conflittuale con la gerarchia ecclesiastica e quella parte del mondo cattolico incline ...
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Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] piana’ portasse a conoscenza dei fedeli la parola di Dio e le istruzioni deivescovi e dei pontefici, non ci è infermi di S. Camillo a Lucca45. Anche se negata dalle gerarchie, è esistita ed esiste anche una sacralità del ministero femminile verso ...
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La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre [...] sezione della Sgci, trovò sostenitori fra le file della gerarchia e non. Ciò valse pure per le Universitarie cattoliche pontificato di Pio XII. La riforma statutaria del 1939 nel giudizio deivescovi italiani, Roma 1985.
63 Cfr. G. Vecchio, La storia ...
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Per una geografia dei cattolici in politica
Maria Serena Piretti
Secondo un’inchiesta Eurispes condotta nel 2006, l’87,8% degli italiani si è dichiarato, ancora all’inizio del secolo XXI, cattolico. [...] interno dell’ambiente ecclesiale perché, senza fratture con la gerarchia, fosse possibile mettersi in gioco.
L’interrogativo dell’Italia Spetta perciò ai cattolici di esaminare, sotto la scorta deiVescovi, se si tratta di un caso eccezionale in cui ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...