Liturgia
JJean Leclercq
di Jean Leclercq
Liturgia
sommario: 1. Introduzione. 2. Liturgia e scienza liturgica. 3. Liturgia e storia. 4. Liturgia e teologia. 5. Liturgia e scienze umane. 6. Liturgia e [...] . In tutto questo lavoro di creazione di liturgie conformi allo spirito dei diversi popoli, la gerarchia locale deve esercitare un ruolo preminente; ma i vescovi devono essere aiutati da esperti e da rappresentanti della popolazione cristiana.
Altri ...
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COLOMBANO (Columba, Columbanus), santo
Donald A. Bullough
Nacque, secondo quanto ci è dato stabilire sulla base dei Vitae Columbani abbatis discipulorumque eius libri, nel Leinster, la provincia più [...] il malcontento e l'opposizione di almeno alcuni deivescovi e degli esponenti dell'alto clero della Francia orientale, sebbene Giona non vi faccia dirette allusioni. Il dissidio cen le gerarchie locali era acuito dall'insofferenza, che C. dimostrava ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] , egli proponeva un modello di laico ‘collaboratore’ della gerarchia e totalmente sottomesso alle sue indicazioni. Non spettava ai riflessione più ampia emersa in occasione del sinodo deivescovi del 1974, poi esplicitata nell’esortazione apostolica ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] . Sicuramente più ridotto fu invece il numero deivescovi che si ispirarono a queste posizioni: nel 1869 Ginsborg, Einaudi, Torino 2007, pp. 423-450.
A. Gambasin, Gerarchia e laicato in Italia nel secondo Ottocento, Antenore, Padova 1969.
A. ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] ogni occasione per ridimensionare il potere e l'autonomia della gerarchia romana. Carafa stabiliva dunque un nesso tra riforma della abusi ecclesiastici, dal cumulo dei benefici alla non osservanza della residenza deivescovi, dalle esenzioni e ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea deivescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] e sulla figura deivescovi. Era l’Ac, piuttosto, la vera organizzazione capace di rappresentare un’istanza unitaria. Non si trattava solo dei numeri, pur impressionanti, che riusciva a organizzare, ma della sua struttura gerarchica autonoma, che ...
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Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] veicolare la grazia, e in genere richiede una complicata gerarchia di autorità: l'esigenza di fissare verità certe sul una convocation o assemblea generale composta di due camere, 'alta' (deivescovi) e 'bassa' (basso clero), un sistema che poi cadde ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] 1904, e assoggettando l’azione del laicato alla direzione della gerarchia. Nella visione di papa Sarto l’azione sociale è legittima Chiesa, trova il suo compimento nel documento deivescovi del 1990 Evangelizzazione e testimonianza della carità, che ...
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L'Italia di Trento, l'Italia senza Trento
Vincenzo Lavenia
Illiade per le cose di Germania, Italiade
A più di cento anni dalla chiusura del concilio, la città di Trento meritò una descrizione a stampa [...] (1588). Senza contare l’antica diffidenza romana nei confronti deivescovi: Pio V non si fidava di loro e ne incriminò il clero non intendeva più lasciare privo del controllo della gerarchia diocesana. Il concilio l’aveva prescritto e nel corso ...
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Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] avviene invece per il resto della gerarchia.
Accanto ai vescovi e ai preti, sono attestati fin dall’inizio i diaconi91 e gli ordini minori con il termine generico di dpir (letteralmente ‘scriba’), all’interno dei quali si distinguono i lettori92. È ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...