ALBERIGO, Giuseppe (Pino)
Giovanni Miccoli
Nacque a Cuasso al Monte (Varese) il 21 gennaio 1926. Il padre, Giovanni Alberto, di famiglia poverissima, era maestro elementare. Aveva partecipato alla [...] che si trattava di «un rapporto diverso dalla dipendenza gerarchica o dalla missione apostolica, meno immediato di questi, ma nella formazione della dottrina sulla giurisdizione universale deivescovi) che scava nel passato le emersioni della ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] da Innocenzo X dopo la denunzia da parte deivescovi francesi dell'opera di Giansemo, congregazione che, decisione maturata con il pontificato di A. di creare una gerarchia missionaria (1658), inviando tre vicari apostolici di nazionalità francese, ...
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CLEMENTE IV, papa
Norbert Kamp
Guy Foucois (Fulcodii, Fulcadi, Fulcaudi, Folcadio, Foucois, Foulques, Foulquoys, Foulquet, Fulcoy, Fulchox, Fouquet, Folqueys, Folquet, Faucault; il soprannome Grossus, [...] , non erano ancora del tutto spente.
Per incarico deivescovi scelse nel 1252 tra i domenicani i nuovi inquisitori a C. IV anche il progetto di accogliere nella gerarchia ecclesiastica i due grandi pensatori degli Ordini mendicanti, Bonaventura ...
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Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] a contatto con la grave condizione del clero e deivescovi tedeschi, si profilava invece nel della Genga una concezione a muoversi con la massima libertà e senza che la gerarchia intralciasse l'idea di Chiesa che era risoluto a portare avanti ...
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CLEMENTE VI, papa
Bernard Guillemain
Pierre Roger nacque verso il 1290-1291 da una famiglia della piccola aristocrazia del basso Limosino nel castello di Maumont, nella parrocchia di Rosiers d'Egletons [...] gerarchia della Chiesa; le alte funzioni che il pontefice gli conferiva giustificavano il suo ruolo negli affari francesi. Vescovo . 1347 assicurò il successo. C. VI diede a deivescovi il potere di assolvere coloro che avessero riconosciuto l'errore ...
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CLEMENTE III, antipapa
Carlo Dolcini
Wiberto (Guiberto), nato nella famiglia nobile dei da Correggio imparentati con la dinastia canossiana a Parma, probabilmente nell'arco del decennio 1020-1030, attraversa [...] intendimento di un ritorno all'ingiudicabilità della gerarchia tipica del periodo pregregoriano, mette bene in sondato gli strati ecclesiologici (investitura regia e consacrazione deivescovi, diritto imperiale di elezione papale estesa in perpetuum ...
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ADRIANO IV, papa
Paolo Lamma
Nicola Breakspear nacque tra il 1110 e il 1120 ad Abbot's Langley, non lontano dall'abbazia di St. Albany, presso Verulamio, nell'Hertfordshire. Secondo taluni, Nicola sarebbe [...] pace di Dio. In Svezia non riuscì a stabilire una nuova gerarchia ecclesiastica, riuscì però a creare anche qui l'istituzione della pace nelle Chiese tedesche. A. cercò l'appoggio deivescovi dell'impero, ma costoro, anche quelli che personalmente ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] questa situazione il Sozzini auspicava l'attuazione dei decreti tridentini, una riforma della gerarchia che esaltasse la centralità del vescovo, una particolare cura nella scelta deivescovi e dei curiali destinati alle Congregazioni competenti per ...
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URBANO VIII
Georg Lutz
Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque, penultimo di sei fratelli, il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e Camilla Barbadori; fu battezzato lo stesso giorno nel battistero del [...] ecclesiastica: A. Lauro, La curia romana e la residenza deivescovi, in La società religiosa nell'età moderna, Napoli 1973, pp pp. 467, 474-78, 485, 500 s.; F. Piola Caselli, Gerarchie curiali e compravendita degli uffici a Roma tra il XVI ed il XVII ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] perduta) a Incmaro e, per suo tramite, all'insieme deivescovi del Regno franco occidentale perché inducessero Engeltruda a tornare dal collocarla in seconda posizione all'interno di una gerarchia dominata dal pontefice. Invece appare rilevante che ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...