1913. L’Italia e il XVI centenario dell’editto di Milano
Stefania De Nardis
Nel biennio 1912-1913 in tutta Europa si danno alle stampe centinaia fra libri, opuscoli, articoli di variegatissima natura [...] una Chiesa povera contrapposta a quella di una gerarchia ecclesiastica alleata della ricca borghesia liberale14.
Tornano sarà l’unico a non firmare la lettera pastorale collettiva deivescovi lombardi del 191258, Il XVI centenario dell’editto di ...
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La questione della liberta religiosa in Italia dalla reviviscenza concordataria del decennio freddo al dibattito conciliare
Silvia Scatena
‘Tesi’ cattolica, ‘nuova Italia’ e congelamento della Costituzione [...] di diretta dipendenza dalle direttive della gerarchia sul terreno dell’azione e della prassi Vigezzi, Milano 1990, pp. 391-419; M. Velati, I “consilia et vota” deivescovi italiani, in À la veille du Concile Vatican II. Vota et Réactions en Europe ...
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Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] assai esteso, legato con vincoli abbastanza robusti alla gerarchia, grazie alla presenza di sacerdoti nei capillari comitati parrocchiali e nei congressi, dove l’intervento deivescovi era caldeggiato, privilegiato e attentamente seguito. La ...
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Il modernismo e la sua repressione
Giacomo Losito
Introduzione
Il modernismo religioso1 d’inizio Novecento e il suo inseparabile nemico giurato, l’antimodernismo, hanno alimentato un’estesa produzione [...] ’autonomia dell’associazione rispetto alle mire di controllo della gerarchia ecclesiale, cfr. M.C. Giuntella, La FUCI e laboriosa di un Sinodo Ecumenico». La prima ricezione da parte deivescovi di Francia e Italia, in La condanna del modernismo, cit ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] della realtà intransigente e al di là del posizionamento della gerarchia ecclesiastica, riveste un suo ruolo specifico l’azione del relazioni tra lo Stato e la Chiesa, sulla scelta deivescovi, sul rilascio del regio exequatur per la loro immissione ...
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storiche, eta
storiche, età
Epoche, periodi di durata secolare nei quali viene divisa la storia dell’umanità. Solitamente se ne individuano quattro: l’Età antica, quella medievale, quella moderna e [...] dei ceti mercantili, il sorgere delle banche e delle corporazioni delle arti e dei mestieri, il carisma deivescovi monopolistico e da una divisione mondiale del lavoro diseguale, gerarchica e conflittuale. La Gran Bretagna fu forse la maggiore ...
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La condanna dei comunisti del 1949
Giuseppe Ruggieri
Il 15 luglio 1949, «L’Osservatore romano» pubblicò un decreto dell’allora Sacra congregazione del Sant’Uffizio che suonava così:
«È stato chiesto [...] superare gli ostacoli provenienti dalla gerarchia, il Movimento dei cattolici comunisti decide di trasformarsi in questi parrocchiani ha votato in contrasto con le indicazioni deivescovi. Le disposizioni lombardo-venete in proposito sono severe.” ...
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Complesso degli atteggiamenti di disaccordo e di critica nei confronti del sistema politico vigente in un determinato paese, oppure verso specifiche istituzioni e organizzazioni politiche, sociali, religiose. [...] nei confronti della gerarchia ecclesiastica. In particolare notorietà per la contrapposizione con i vescovi locali. Questi gruppi furono caratterizzati Havel e J. Hajek, che abbracciò la causa dei diritti umani. Negli altri paesi dell’Est europeo il ...
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Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] si collocano ai vertici della gerarchia urbana nazionale. La branca Gualberto che guidò contro il vescovo simoniaco Pietro Mezzabarba l'opposizione popolare fu la strage di matrice mafiosa di via dei Georgofili, nei pressi degli Uffizi, del 1993, ...
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CASAROLI, Agostino
Carlo Felice Casula
Nacque a Castel San Giovanni in provincia di Piacenza il 24 novembre 1914. Il padre, Emilio, era sarto e la madre, Giuditta Pallaroni, casalinga.
Le condizioni [...] fede, anche per la sua finezza di diplomatico che la gerarchia e le comunità locali, con la loro determinazione a non quattro nuovi vescovi, dopo che per diversi decenni questo era stato impossibile, a seguito della rottura dei rapporti diplomatici ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...