Complesso dei principi dogmatici e organizzativi della Chiesa e della Comunione anglicana.
Chiesa anglicana
La Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury e York. Suo [...] con Carlo I prevalsero tra i teologi e nella gerarchia tendenze cattolicizzanti. Durante la Rivoluzione di O. Cromwell della Chiesa d’Inghilterra, composta delle camere, deivescovi, del clero e dei laici (elettiva): essa esamina e propone progetti ...
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Religione
Adunanza della gerarchia di una comunità religiosa e in particolare l’adunanza deivescovi della Chiesa cattolica.
Riunioni del genere dei c. ricorrono nella storia di religioni come la buddhista [...] l’ampliarsi della Chiesa e la costituzione della gerarchia ecclesiastica, ogni deliberazione passò progressivamente in mano al vescovo, si venne quindi restringendo sempre più a questioni amministrative. La Chiesa cattolica riconosce solo alcuni dei ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] in principati feudali, l'insediamento di una gerarchia latina furono tutti eventi realizzati indipendentemente dalla (cann. 63-66). Venne messa in risalto la responsabilità deivescovi nella cura delle anime e fu loro prescritto di preoccuparsi anche ...
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GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] romani per risolvere le questioni religiose (nomina deivescovi e altro) sarebbero entrati in rapporto con i di riforme e rinnovamenti, che deve dipendere in tutto dalla gerarchia e riconosce nel laicato solo il dovere dell'ubbidienza e dell ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] economico-sociale, ad accettare la guida e le imposizioni della gerarchia. Alla fine sarà Pio X a decretare la fine considerazione il rilievo di tutto il pacchetto azionario da parte deivescovi. Si riservava, però, anche la possibilità di «disfarsi ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] Registrum epistolarum I, nr. 59) - e ricordando ai vescovi l'obbligo dell'amministrazione della giustizia (ibid. VI, nr. 11). La rivendicazione dei diritti giurisdizionali della gerarchia ecclesiastica si accompagnò tuttavia sempre in G. con il pieno ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] Chiesa di Roma era solo il primo e più autorevole deivescovi. Anche gli avvenimenti che fecero seguito alla conclusione del concilio del mondo si ripartisce tra due poteri, quello della gerarchia ecclesiastica e quello dell'imperatore, e il primo ...
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Catechesi e catechismo nell'Italia unita
Giuseppe Biancardi
Ermanno Genre
Il catechismo nel cattolicesimo italiano tra Otto e Novecento
Nel quadro dell’azione pastorale che la Chiesa cattolica rilancia [...] catechismo, un segno inequivocabile che ormai anche la gerarchia ne è consapevole è dato da un articolo del 1987.
173 La ricorrenza è stata sottolineata da una nuova Lettera deivescovi italiani sul Db ed ha costituito l’occasione per un seminario ...
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Breve storia dell'unionismo e dell'ecumenismo
Riccardo Burigana
Introduzione
Le vicende storiche dell’ecumenismo in Italia sono poco note1 mentre, paradossalmente, sono più conosciuti i progetti di [...] come emerge dalla lettura dei vota deivescovi italiani per il futuro concilio35. Alcuni vescovi italiani inseriscono la questione provoca talvolta delle tensioni con alcuni settori della gerarchia ecclesiastica, tanto più che il Sae non rinuncia ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] mani di una sola figura, il vescovo, al quale erano sottoposti il collegio dei presbiteri, l’ordine dei diaconi e tutti i restanti fedeli. Il passaggio a questa nuova organizzazione gerarchica costituì il presupposto fondamentale per poter superare ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...