La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] è stato il partito che ha goduto del sostegno della gerarchia ecclesiastica e ha raccolto gran parte del voto cattolico: la nuova formazione venne costituta con l’appoggio decisivo deivescovi e del clero.
L’insediamento della Dc quale partito ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] libertà della gerarchia nel ministero pastorale, la competenza dei tribunali ecclesiastici sulle cause matrimoniali, dei tribunali statali nelle cause civili dei chierici, la sanzione civile alla censura episcopale, la nomina deivescovi rimessa al ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] duca Teodoro (Registrum, I, n. 59) - e ricordando ai vescovi l'obbligo dell'amministrazione della giustizia (ibid., VI, n. 11). La rivendicazione dei diritti giurisdizionali della gerarchia ecclesiastica si accompagnò tuttavia sempre in G. I con il ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] verso il re e l'imperatore richiesta dal papa secondo una gerarchia sottile ma precisa (il re è un figlio molto illustre, l il concilio in Sicilia, per agevolare la partecipazione deivescovi italiani e africani, ma ricevette un rifiuto. Malgrado ...
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Paolo VI
Giovanni Maria Vian
Il secondo figlio di Giorgio Montini e di Giuditta Alghisi nacque a Concesio, un piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897 e il 30 successivo [...] fascista più estrema ma sempre difeso dalle gerarchie vaticane, Montini fu tramite nell'autunno 1942 rifiuto di F. Franco a rinunciare al diritto di presentazione deivescovi che permetteva il controllo governativo sulle nomine episcopali (la Spagna ...
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Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchiadei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] le ricchezze temporali della Chiesa e la sua stessa struttura gerarchica.
Per Wyclif (che non sembra avere dubbi sulla veridicità della sala assembleare ma più in basso rispetto a quelli deivescovi («posta davanti a lui una nuda sedia forgiata in oro ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] quello di Gioviniano, dove la reazione violenta della maggioranza deivescovi ispanici è consentita dall’assenza, come a Roma, di monastica, sulle quali si fondano quei rapporti gerarchici e quelle consuetudini che contraddistingueranno il monachesimo ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] avrebbe potuto «svolgere la sua azione»8. Le risposte deivescovi veneti non furono uniformi. Il patriarca di Venezia dichiarò rapporto complesso e in molti casi conflittuale con la gerarchia ecclesiastica e quella parte del mondo cattolico incline ...
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Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] piana’ portasse a conoscenza dei fedeli la parola di Dio e le istruzioni deivescovi e dei pontefici, non ci è infermi di S. Camillo a Lucca45. Anche se negata dalle gerarchie, è esistita ed esiste anche una sacralità del ministero femminile verso ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] ogni occasione per ridimensionare il potere e l'autonomia della gerarchia romana. Carafa stabiliva dunque un nesso tra riforma della abusi ecclesiastici, dal cumulo dei benefici alla non osservanza della residenza deivescovi, dalle esenzioni e ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...