GUARIENTO di Arpo
Marco Bussagli
Sono assai scarse le notizie sulla vita di questo pittore, originario di Padova, la cui attività è documentata a partire dal quarto decennio del XIV secolo.
Il primo [...] quanto sostenuto da F. Flores d'Arcais (1965, p. 6), il ciclo di G. non è mutilo della gerarchia dei serafini; ma nelle Gerarchieangeliche di G. l'iconografia prescelta, diversa dalla descrizione di Isaia (6, 1-4), è perfettamente compatibile con il ...
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tornare
Alessandro Niccoli
Lo spettro d'azione del verbo è ampiamente documentato dalle sue numerosissime occorrenze, distribuite in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, in misura abbastanza [...] poiché poco prima (cfr. XXVIII 13) D. aveva distolto lo sguardo dalla gentilissima per rivolgerlo verso le gerarchieangeliche, nella locuzione è implicita anche la connotazione " tornai a guardare " Beatrice.
Le accezioni più frequenti nell'italiano ...
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MONTAGNA, Marco Tullio
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
– Figlio di Lucantonio e Vittoria, è definito originario di Velletri in tutti i documenti e la data di nascita, sulla base delle indicazioni degli [...] doveva dipingere nella cupola il Paradiso con le gerarchieangeliche, nel deambulatorio un finto colonnato e nelle nicchie Mar Rosso, Daniele nella fossa dei leoni con Abacuc e l’angelo nelle volte di tre stanze nella parte Rocci di villa Arrigoni ( ...
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gerarchiaangelica (gerarcia)
Attilio Mellone
Nella tradizione cristiana l'ordinamento degli angeli comportava il raggruppamento in g. e in ordini o cori. D., oltre a vari accenni, se ne occupò di proposito [...] L'Alighieri " II (1891) 345-353; L.M. Capelli, Le gerarchieangeliche e la struttura morale del Paradiso dantesco, in " Giorn. d. " VI (1898) 241-259; G. Busnelli, L'ordine dei cori angelici nel Convivio e nel Paradiso, in " Bull. " XVIII (1911) 127 ...
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Matteo, santo
Gian Roberto Sarolli
Autore del primo Vangelo che da lui prende il nome, è da considerarsi, al pari degli altri evangelisti, una delle ‛ fonti ' o ‛ auctoritates ' fondamentali in D. della [...] trattato con il ricorso ai testi medievali, e soprattutto a s. Gregorio Magno. In Pd XXVIII 98-139 le gerarchieangeliche saranno descritte secondo il testo dello pseudo-Dionigi Areopagita. Ancora in Cv IV IX 15 (il passo lacunoso della dantesca ...
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fiamma
Domenico Consoli
In qualche luogo si differenzia da ‛ fuoco ' in quanto esprime, di questo, la varia fenomenologia: Lo quale amore poi, trovando la mia disposta vita al suo ardore, a guisa di [...] sua cima (v. Petrocchi, Introduzione 241, e ad l.).
Simile è il motivo per il quale i nove cerchi d'igne, cioè le gerarchieangeliche, crescono d'intensità luminosa a mano a mano che s'avvicinano a Dio, la favilla pura che è al loro centro: e quello ...
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padre (patre)
Fernando Salsano
Con il significato più comune di " genitore " e riferito a una determinata persona facilmente identificabile, è attestato in If IV 59 Israèl con lo padre (Giacobbe con [...] è ancora in Cv II V 4 'l Padre li potea dare molte legioni d'angeli... 'l Padre avea comandato a li angeli, e quindi nell'illustrazione del rapporto delle tre gerarchieangeliche con le tre persone della Trinità, al § 8 la potenza somma del Padre; la ...
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TAÜLL
M. Guardia Pons
Piccolo centro della Spagna, situato nella valle pirenaica di Boí, in Catalogna.La zona si trovava, a partire dalla seconda metà del sec. 11°, sotto il controllo dei signori di [...] Davide, interrompe la sequenza infernale. In corrispondenza del portale d'accesso doveva trovarsi la figura di Dio tra le gerarchieangeliche mentre presiede la pesa delle anime da parte di s. Michele, la scena più chiara e significativa del Giudizio ...
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puro
Alessandro Niccoli
In senso proprio è attributo di tutto ciò che, non essendo mescolato con sostanze estranee, presenta intatte le proprie caratteristiche: la testa del veglio di Creta è di fin [...] apparso a D. nel Primo Mobile come un punto... che raggiava lume / acuto (vv. 16-17) al centro delle nove gerarchieangeliche. Esempio analogo si ha nella definizione dell'Empireo quale ciel ch'è pura luce: / luce intellettüal, piena d'amore (XXX 39 ...
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divino
Lucia Onder
L'aggettivo, usato in senso proprio, è abbastanza frequente in espressioni che indicano Dio stesso, come la divina essenza (Cv III XII 13, 2 volte), o aspetti e attributi della divinità.
Ricorre [...] è detto il canto dell'arcangelo Gabriele alla Vergine, e in Cv II V 5 dove principati santi o vero divini sono le gerarchieangeliche); oppure è legato all'uomo, divino animale (Cv III II 14), o ai cieli più vicini a Dio, più accesi del suo amore ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
angelo
àngelo (o àngiolo; ant. àgnolo) s. m. [lat. tardo angĕlus, dal gr. ἄγγελος «messaggero, angelo», usato dai traduttori greci dell’Antico Testamento per rendere l’ebraico mal’āk «messaggero, ministro»]. – 1. Nelle credenze religiose dell’Antico...