alessandrismo
Nella storia dell’aristotelismo, orientamento filosofico che muoveva dall’interpretazione del pensiero di Aristotele data da Alessandro di Afrodisiade, soprattutto per la dottrina dell’intelletto. [...] – genericamente nota ai medievali per i pochi estratti del commento di Alessandro al De anima di Aristotele tradotti da Gerardo da Cremona (con il titolo De intellectu) e per le citazioni di Averroè – conobbe una più larga fortuna nel 16° sec., dopo ...
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Thabit (o Tabit) ibn Qurra (noto nel mondo latino come Thebit)
Thābit
(o Ṯābit) ibn Qurra (noto nel mondo latino come Thebit) Matematico, astronomo, medico, filosofo e traduttore siriaco originario [...] Kitāb fī l-qarastūn («Libro sulla bilancia»), tradotto da Gerardo da Cremona, e l’opera ermetica De imaginibus (pervenuta in due versioni, una di Adelardo di Bath e una di Giovanni di Siviglia). Notevole fu, inoltre, il suo contributo come traduttore ...
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Menelao di Alessandria
Menelao di Alessandria (i sec. d.C.) matematico e astronomo greco. Della sua vita si hanno poche e frammentarie notizie. L’unica opera nota si intitola Sferica; andato perduto [...] in una traduzione araba, a sua volta tradotta in latino da Gerardo da Cremona (1114-87) e dal matematico italiano F. Maurolico. L’opera è un trattato, in tre libri, di geometria e trigonometria sferica. Nel primo libro Menelao tratta della geometria ...
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Maurolico
Maurolico Francesco detto Francesco da Messina (Messina 1494 - 1575) matematico e architetto italiano. Studioso di vasta erudizione, scrisse anche opere di astronomia, ottica, filosofia e storia [...] le sue traduzioni in latino è celebre quella dall’arabo dell’opera Sferica di Menelao d’Alessandria (un’altra traduzione dello stesso testo si deve a Gerardo da Cremona, traduttore del xii secolo). Fu il primo a introdurre il metodo induttivo nell ...
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Celebre città della Palestina in Giudea, a 9 km. circa a sud di Gerusalemme, e a 777 m. di altezza, sulla dorsale che forma spartiacque fra il Mar di Levante e il Mar Morto ed è incisa da tutte le parti, [...] le cappelle di S. Giuseppe e degli Innocenti, gli oratorî di S. Girolamo, di S. Eusebio da Cremona, di S. Paola, e di Eustochio.
XIV e XV. Sulla fine del sec. XIV, il padre Gerardo Calveti guardiano del Monte Sion percorreva l'Europa per indurre i ...
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EGIDIO Romano
Francesco Del Punta-S. Donati-C. Luna
Nacque con ogni probabilità a Roma nel quinto decennio del sec. XIII.
Non si conosce con precisione la data della nascita, che viene generalmente [...] capo di diocesi francesi erano E. e il vescovo di Arras, Gerardo Pigalotti di E.), Super libros Oeconomicorum (Lohr, Med. Comm., p. 336), Super Physiognomiam (ibid.), Super prologis Bibliae (Bruni, Le opere, p. 150, n. 72; manoscritto inedito, Cremona ...
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BIANCHI, Giovanni
Angelo Fabi
Comunemente noto come Janus Plancus, nome che egli stesso si diede, con cui pubblicò la maggior parte dei suoi scritti e che venne anche italianizzato in Iano o Giano Planco. [...] lettera familiare del sig. dottore Ignazio Pedratti..., Cremona 1749, pp. 273s. In polemica con Paolo (lettere del card. Lambertini, di B. Beccari, D. G. Galeazzi, F. Marsili, P. P. Molinelli); Id., Carteggio inedito diGerardo van Swieten con G. B. ...
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Eugenio III, beato
Harald Zimmermann
Quasi nulla si sa della sua vita prima che egli, il 15 febbraio 1145, salisse al soglio pontificio. La storiografia pontificia ufficiale del Medioevo riferisce soltanto [...] 8 giugno fu di nuovo a Vercelli e da lì si trasferì a Brescia (9 luglio), dopo brevi soste a Pavia (23 giugno) e a Cremona (7 luglio del papa in Germania. Un certo cardinale Gerardo nel 1145 era attivo nella zona di confine tra Francia e Germania; un ...
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SALIMBENE DE ADAM
OOlivier Guyotjeannin
Il francescano di origine emiliana S., insieme al benedettino inglese Matteo Paris (v.), è uno dei due contemporanei di Federico II ad averci lasciato la quantità [...] Cremona in campo filoimperiale fino al voltafaccia del 1247, l'appartenenza religiosa che, pur legandolo, nella radicalizzazione del conflitto fra papa e imperatore, alle file della pars Ecclesie, non lo privò di blandisce: a Gerardo da Canale ...
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VICENZA
Dario Canzian
Nella notte della vigilia di Ognissanti del 1236 Federico II mosse all'attacco di Vicenza, retta in quel momento da un podestà di altissimo rango, il marchese Azzo VII d'Este (v. [...] Lega lombarda, in seguito alla convocazione della dieta imperiale a Cremona nel 1226, infatti, coinvolse da subito anche il comune di Guglielmo Visdomino, "capitano di Vicenza in nome dell'imperatore" (Gerardo Maurisio, 1913-1914, p. 40 n. 1). Di ...
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