Nome (dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alterazione del gr. Aἰγύπτιος «Egiziano») con cui sono designati gli Egiziani cristiani. I C. hanno sviluppato una loro civiltà [...] con presbiterio triconco a doppio ordine di nicchie e di colonne; chiese dei monasteri di Bāwīṭ (5°-7° sec.) e di S. Geremia a Saqqāra (ca. 8° sec.); le semplici cappelle funerarie a pianta quadrata o rettangolare di el-Bagawāt, nell’oasi di el-Kārga ...
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GOZBERTO, Turibolo di
C. Ghisalberti
Turibolo in bronzo dorato lavorato a giorno, conservato a Treviri (Domschatz, inv. nr. 34), detto di G. sulla base del testo di un'iscrizione, leggibile lungo il [...] quattro angoli principali della base sono raffigurati Aronne con il turibolo, Mosè con il bastone miracoloso e i profeti Isaia e Geremia con un libro in mano. La parte superiore dell'edificio, ovvero il coperchio, con motivi traforati ad archetti e a ...
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Genericamente, persona che, parlando per ispirazione divina, predice il futuro o rivela cose ignote alla mente umana; che ha cioè il dono della profezia. Questo appartenne anche alle donne (profetesse), [...] Malachia; di epoca incerta, Gioele. Tra i p. rapsodici emergono, per l’ampiezza e l’importanza delle loro rivelazioni, Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele: a loro va il nome di p. maggiori, in opposizione agli altri detti minori. Malachia, che agisce ...
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ARCA DELL'ALLEANZA
G. Sed-Rajna
Oggetto sacro degli Israeliti, centro del culto divino, costruito in legno d'acacia rivestito di lamine d'oro e destinato a contenere le tavole della Legge.L'evocazione [...] stata nascosta (Talmūd bablī, Yōmā, 52 b) o portata in esilio (ivi, 53 b). Secondo 2 Mac. 2, 4-5, il profeta Geremia l'avrebbe nascosta in una grotta del monte Nebo, leggenda ripresa nell'Apocalisse di Baruch (6, 7-10) e nella versione greca della ...
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LADATTE (Ladetti, Ladetto), Francesco
Valentina Sapienza
Nacque a Torino il 9 dic. 1706 da Lorenzo Maria, che era al servizio di Vittorio Amedeo di Savoia principe di Carignano (Schede Vesme, pp. 594, [...] con un bassorilievo rappresentante Joram e Naamam e l'anno seguente il primo con Joachim re di Giuda che distrugge il libro di Geremia (opere perdute: Schede Vesme, p. 594).
Tra la fine del 1729 e il 1730 il L. lasciò Parigi per Roma e all'Académie ...
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Donatello
Manuela Gianandrea
Il rinnovatore della scultura del Quattrocento
Donatello è uno degli artisti più moderni del Rinascimento italiano. Dallo studio della scultura antica e attraverso la frequentazione [...] , rivolta sempre a realizzare figure armoniche e idealizzate. Quando, tra il 1423 e il 1436, scolpisce le statue dei Profeti Geremia e Abacuc per il campanile del duomo di Firenze suscita molte polemiche. Uno con la barba incolta, l'altro con una ...
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Scultore (Haarlem, tra il 1355 e il 1360 - Digione 1405 o 1406). Dopo aver lavorato a Bruxelles, dal 1385 fu a Digione al servizio del duca di Borgogna lasciando con la sua opera un profondo segno innovatore. [...] Pozzo dei profeti, con chiari risvolti simbolici (fons vitae), la base è decorata con le figure stanti di Mosé, Geremia, Zaccaria, Daniele, Isaia e David e con sei angeli dolenti, segnata da un'assoluta padronanza tecnica nella profonda penetrazione ...
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BRANDANI, Federico
Silla Zamboni
Figlio di maestro Agostino, nacque a Urbino intorno al 1522-25; la prima notizia documentata relativa a questo plasticatore è del 6 apr. 1538 e riguarda il suo apprendistato [...] statue in stucco di Santi e Profeti (1541) nella chiesa di S. Stefano a Piobbico (Urbino): la figura del profeta Geremia e esemplata su quella analoga di Aurelio Lombardi nel rivestimento marmoreo della Santa Casa; come, del resto, in tutta la serie ...
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FADIGA, Domenico
Giovanna Nepi Scirè
Figlio dello scultore Giuseppe, nacque a Verona in data non nota, ma comunque da collocare nel primo ventennio della seconda metà del XVIII secolo; apparteneva a [...] I, p. 604), che vengono oggi più giustamente attribuiti a G. Torretti (A. Niero, comunicazione orale). Nella chiesa dei Ss. Geremia e Lucia, su disegno di A. Mengozzi Colonna, aveva eseguito le sculture dell'altar maggiore (ma non sono sue le statue ...
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DUCCIO di Buoninsegna
L. Bellosi
(o Boninsegna)
Pittore senese, attivo in Toscana tra il 1278 e il 1311.D. è documentato a partire dal 1278, quando venne pagato per aver dipinto dodici casse per conservare [...] volti ridotti allo strato verdastro di preparazione. Meglio conservati appaiono i profeti dell'ordine superiore, in particolare Giacobbe e Geremia.La tavoletta con la Madonna in trono e quattro angeli, acquistata dalla Nat. Gall. di Londra nel 1968 ...
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carriera alias (Carriera Alias) loc. s.le f. Procedura amministrativa che, sulla base di un accordo di riservatezza tra scuola o ateneo, studente e famiglia (nel caso in cui lo studente sia un minore), prevede la possibilità di modificare in...