Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] perviene attraverso un uso intensivo della tecnica, verrà ripresa ancora, anche se in termini diversi, per es. già da GermaineDulac. Il quadro in cui vanno collocate le osservazioni della regista è quello del 'cinema puro', e cioè di un'esperienza ...
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Avanguardia cinematografica
Gianni Rondolino
La storia dell'a. c., o meglio del cinema d'avanguardia o sperimentale, è strettamente legata alla storia del cinema nella sua evoluzione tecnico-espressiva, [...] compaiono termini musicali (sinfonia, opus, studio, ritmo, melodia ecc.) trovarono un'eco nell'opera della regista GermaineDulac e in alcune formulazioni teoriche del musicologo Émile Vuillermoz, il quale parlava di "composizione cinegrafica" come ...
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Futurismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema futurista
I rapporti tra il F. e il cinema, che si concretizzarono nel manifesto La cinematografia futurista pubblicato su "L'Italia futurista" [...] Man Ray di Retour à la raison (1923) sino al cinema surrealista e alla "sinfonia visiva" di GermaineDulac, che risentono, probabilmente attraverso altri canali artistici e culturali, delle formulazioni programmatiche del manifesto di Marinetti e dei ...
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Impressionismo
Monica Trecca
Con il termine Impressionismo, utilizzato in ambito cinematografico, si designa quel gruppo di registi francesi attivi nei primi anni Venti, portatori di una rinnovata consapevolezza [...] facevano parte Abel Gance, Marcel L'Herbier, GermaineDulac e Jean Epstein, tutti legati da rapporti di Gance, Fièvre (1921) di Delluc, La souriante madame Beudet (1923) della Dulac, Eldorado (1921) e Feu Mathias Pascal (1925; Il fu Mattia Pascal) di ...
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