Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] al cinema, con articoli fin troppo entusiastici, ma in qualche misura anche innovativi di Jean Tédesco, Marcel L'Herbier, GermaineDulac, Jacques de Baroncelli, André Beucler e altri. Quindi: non solo nacque, in concreto, già negli anni Dieci il ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] i due filoni non fu sempre così netta. È in ogni caso significativo che i cinéastes ‒ Abel Gance, Louis Delluc, GermaineDulac, Marcel L'Herbier, Jean Epstein, Jean Renoir ‒ alla ricerca di un registro nobile ma al tempo stesso spettacolare e quindi ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] percorsi produttivi e realizzativi difficili e particolari, effettuati con indubbia marginalità rispetto all'istituzione cinematografica: da GermaineDulac a Chantal Akerman, da Margarethe von Trotta a Yvonne Rainer, da Agnès Varda a Marguerite Duras ...
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Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] prototipo La coquille et le clergyman (1928), in cui il contrasto tra lo scenarista Antonin Artaud e la regista GermaineDulac riguardava proprio la possibile a. della collocazione dell'opera nel territorio del puro sogno (giudicato troppo facile da ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] andalou (1929) e L'âge d'or (1930) di Luis Buñuel o La coquille et le clergyman (1928) di GermaineDulac, nei quali gli avvenimenti si susseguono liberi da qualsiasi logica causale e razionale e secondo quella scrittura automatica che permetterebbe ...
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