Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] prototipo La coquille et le clergyman (1928), in cui il contrasto tra lo scenarista Antonin Artaud e la regista GermaineDulac riguardava proprio la possibile a. della collocazione dell'opera nel territorio del puro sogno (giudicato troppo facile da ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] andalou (1929) e L'âge d'or (1930) di Luis Buñuel o La coquille et le clergyman (1928) di GermaineDulac, nei quali gli avvenimenti si susseguono liberi da qualsiasi logica causale e razionale e secondo quella scrittura automatica che permetterebbe ...
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Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] 1928-29 e ispirate alla musica di C. Debussy e F. Chopin, sono anche i film di Henri Chomette e quelli di GermaineDulac: Étude cinematographique sur une arabesque, Disque 927 e Thème et variations. Dello stesso periodo è H₂O (1929) di Ralph Steiner ...
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Avanguardia cinematografica
Gianni Rondolino
La storia dell'a. c., o meglio del cinema d'avanguardia o sperimentale, è strettamente legata alla storia del cinema nella sua evoluzione tecnico-espressiva, [...] compaiono termini musicali (sinfonia, opus, studio, ritmo, melodia ecc.) trovarono un'eco nell'opera della regista GermaineDulac e in alcune formulazioni teoriche del musicologo Émile Vuillermoz, il quale parlava di "composizione cinegrafica" come ...
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Cineclub
Callisto Cosulich
Termine con il quale vengono indicate le associazioni aventi per scopo lo studio, la diffusione e la difesa dell'arte del cinema attraverso molteplici iniziative: proiezioni [...] citati Entr'acte (1924) di René Clair, Ménilmontant (1926) di Dimitri Kirsanoff, La coquille et le clergyman (1928) di GermaineDulac e Un chien andalou (1929) di Luis Buñuel. I c. dal canto loro si adoperavano anche per favorire la circolazione di ...
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Delluc, Louis (propr. Louis-Jean-René)
Monica Trecca
Teorico, regista e sceneggiatore francese, nato a Cadouin (Dordogne) il 14 ottobre 1890 e morto a Parigi il 22 marzo 1924. Fondamentale fu il suo [...] nei suoi principi e nelle sue dichiarazioni di poetica, in particolare, tra i più importanti, Marcel L'Herbier, GermaineDulac, Abel Gance, Jean Epstein, i quali vollero realizzare e ulteriormente sviluppare le sue intuizioni.
Giunto a Parigi all ...
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Futurismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema futurista
I rapporti tra il F. e il cinema, che si concretizzarono nel manifesto La cinematografia futurista pubblicato su "L'Italia futurista" [...] Man Ray di Retour à la raison (1923) sino al cinema surrealista e alla "sinfonia visiva" di GermaineDulac, che risentono, probabilmente attraverso altri canali artistici e culturali, delle formulazioni programmatiche del manifesto di Marinetti e dei ...
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Surrealismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema surrealista
Il primo Manifeste du Surréalisme fu pubblicato a Parigi, presso le Éditions du Sagittaire, nell'ottobre 1924. Fra le molte [...] artisti dell'avanguardia, e poi di Antonin Artaud (autore dello scenario di La coquille et le clergyman, diretto nel 1928 da GermaineDulac) e della coppia Salvador Dalí-Luis Buñuel (con Un chien andalou, 1929, e con L'âge d'or, 1930) affrontava ...
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Gance, Abel
Edoardo Bruno
Regista, teorico del cinema, attore e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 25 ottobre 1889 e morto ivi il 10 novembre 1981. La sua concezione del cinema, di grande importanza [...] e un'enfasi lirica dell'immagine, spinta fino all'amplificazione epica. Am-mirato da Louis Delluc, Jean Epstein e GermaineDulac per le arditezze ritmiche ed emozionali nell'uso del montaggio e degli effetti visivi, G. contribuì con loro a dar ...
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L'invitation au voyage
Laura Vichi
(Francia 1927, bianco e nero, 36m a 20 fps); regia: GermaineDulac; produzione: GermaineDulac; soggetto: dall'omonima poesia di Charles Baudelaire; sceneggiatura: [...] possiede il vero senso della nuova arte e conosce a fondo il suo mestiere. […] Il cinema è l'economia del movimento: GermaineDulac ne fornisce la prova in questo breve film, in cui il minimo gesto produce la massima espressione e, di conseguenza, la ...
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