CAPOZIO, Priamo
Claudio Mutini
Nacque intorno alla metà del sec. XV quasi certamente a Marsala. Egli stesso si dichiarava "Lilybita Siculus", cioè nativo di capo Lilibeo.
Le vaste lacune che presenta [...] procurargli la cultura giuridica.
Ancora una lacuna nella biografia del C. riguarda gli anni che vanno dal suo abbandono della Germania al 1511, ma in questa data la sua presenza a Palermo è attestata da documenti di archivio e le mansioni sono ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Kamenz, Sassonia, 1729 - Braunschweig 1781). Destinato, per tradizione familiare, alla carriera ecclesiastica, preferì invece dedicarsi ad altri studî, frequentando a Lipsia [...] impietosamente dissacrati, al pari del teatro barocco tedesco. Del resto L. non fu solo il massimo teorico del teatro in Germania nel suo secolo, ma ne fu anche il massimo autore. Dopo commedie giovanili di genere satirico-moraleggiante, con Miss ...
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Figlio naturale (n. 1232 - m. Benevento 1266) dell'imperatore Federico II e di Bianca Lancia, poi legittimato. Alla morte di Federico (1250) divenne reggente per l'imperatore Corrado IV (1228-1254), suo [...] M. a Benevento.
Vita e attività
Alla morte del padre (1250), fu reggente per il fratellastro Corrado IV allora in Germania, osteggiato da papa Innocenzo IV e da una parte della feudalità del regno, e specialmente da Pietro Ruffo, vicario in Calabria ...
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Scrittore tedesco (Karlsruhe 1826 - ivi 1886). Iniziò a Säckingen la carriera forense, interrompendola per recarsi in Italia (1852), dove si associò a un gruppo di pittori tedeschi. A Capri scrisse Der [...] sua popolarità la raccolta di canti goliardici Gaudeamus (1868), che s'iscrivono brillantemente in una tradizione assai fiorente in Germania. È autore anche di Frau Aventiure (1863), un'altra raccolta di canti d'ispirazione medievale, del racconto ...
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Giornalista italiano (Messina 1882 - Roma 1969); dopo aver collaborato a varî periodici e quotidiani, entrò alla Tribuna e vi rimase molti anni, divenendone redattore capo. Nel primo dopoguerra passò, [...] (1908); Come conquistammo Tripoli (1912); I Dardanelli: l'Oriente e la guerra europea (1915); L'errore come atto logico (1924); La Germania fra l'Europa e l'Antieuropa (1931); L'Anticristo come io lo vidi (1946); Noi parlammo in elzeviro (1961), ecc. ...
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Scrittrice e regista teatrale tedesca (n. Berlino 1967). Autrice teatrale (Katzen haben sieben Leben, 2000; Leibesübungen für eine Sünderin, 2003), ha esordito nella letteratura nel 1997 con il romanzo [...] recente, Gehen, ging, gegangen (2015; trad. it. Voci del verbo andare, 2016), densa riflessione sulle molteplici forme di esclusione sociale di cui sono fatti segno i migranti africani in Germania, è stato insignito del Premio Strega europeo 2017. ...
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Poeta, nato il 20 luglio 1893 a Sankt Marienkirchen presso Schärding (Alta Austria). Vive a Monaco di Baviera. Nell'Austria, il B. trovò il clima adatto per l'esuberanza sensuale della sua immaginazione: [...] esaltazione, il dramma Die Rauhacht (1931) parve portare nel teatro un accento nuovo e percorse tutte le scene della Germania. Tuttavia non sempre l'opera si salva dal pericolo che sotto l'invadenza dell'istinto teatrale resti sopraffatta la poesia ...
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WALTHER VON DER VOGELWEIDE
AAndrea Palermo
Per introdurre al lettore italiano la figura del poeta tedesco medioevale W. va fatta innanzitutto menzione di quello che a prima vista sembra un paradosso, [...] Minnesänger, nascono per essere cantati.
Per quel che riguarda invece i tipi di tradizione manoscritta delle opere di W., il germanista tedesco Thomas Bein ne ha identificati tre: raccolte di testi di autori vari con il nome degli autori; raccolte di ...
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Scrittore tedesco (Hannover 1864 - Monaco di Baviera 1918). Autore di opere aggressive in cui l'oggetto fondamentale della disamina è la borghesia nella sua apparente moralità, W., rifiutando la pretesa [...] del locale Die elf Scharfrichter di Monaco, dotato di estrema dinamicità e di una non sempre composta aggressività, nella Germania guglielmina, fra clamori e scandali, fu considerato una forza rivoluzionaria; per alcuni mesi, fra il 1899 e il 1900 ...
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Scrittore francese (castello di Montaigne, Périgord, 1533 - ivi 1592). Uscito di collegio a tredici anni, studiò giurisprudenza a Tolosa e a Bordeaux; entrò poi (1554) nella magistratura, in cui coprì [...] al novembre 1581 viaggiò attraverso la Francia, la Svizzera, la Germania e l'Italia, dove scrisse il Journal de voyage en Italie fu vasta e durevole, soprattutto in Francia, Inghilterra, Germania. In Italia una prima traduzione, parziale, apparve a ...
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