Movimento di riforma religiosa formatosi in seno al protestantesimo nel 17° sec. e largamente diffusosi nel secolo successivo. Nasce come reazione al dogmatismo e al razionalismo della teologia luterana, [...] un’azione parallela a quella propriamente ecclesiastica. Sul loro modello si diffusero ben presto in parecchie città della Germania numerose conventicole. Tra i primi seguaci di Spener, A.H. Francke estese la sua azione dal campo strettamente ...
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Teologo evangelico (Triebsees, Pomerania, 1714 - Berlino 1804). Predicatore, dal 1749 parroco di Lassahn, poi di Barth (presso di lui studiò teologia J. K. Lavater, l'amico e corrispondente di Goethe). [...] tradizionale, egli divenne perspicuo rappresentante del moto di rinnovamento della teologia evangelica (detto neologia), che fiorì in Germania nella seconda metà del sec. 18º. Nella prima opera, Die Bestimmung des Menschen (1748), S. afferma l ...
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Ecclesiastico e uomo politico (Vého, Meurthe, 1750 - Parigi 1831). Sacerdote (dal 1775), imbevuto di gallicanismo giansenista, in corrispondenza tra gli altri con Scipione de' Ricci, fu deputato del clero [...] senatore). Contrario al concordato napoleonico, ostile all'Impero, durante gli ultimi anni di questo viaggiò molto in Germania e in Inghilterra. Sottoposto a vessazioni sotto la Restaurazione (1819: annullamento della sua nomina a deputato), rimase ...
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Poligrafo (Herzogenaurach, Erlangen, 1626 - Halle 1692). Cancelliere e consigliere intimo del duca di Gotha, poi cancelliere e presidente concistoriale presso il duca di Sassonia-Zeitz, ebbe dimestichezza [...] del Deutscher Fürstenstaat (1656), trattato di scienza politica in difesa dell'assolutismo paternalistico allora in auge in Germania, e per il suo Commentarius historicus et apologeticus de lutheranismo in risposta alla Histoire du luthéranisme di L ...
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Monaco di Remiremont (m. 1098), nella diocesi di Toul, fu creato cardinale da Leone IX (1049). Favorì l'antipapa Onorio II (1061), poi (1068) aderì al papa Alessandro II, che lo inviò suo legato in Francia [...] accusatore del papa, dal quale fu scomunicato; presente a Bressanone, firmò la deposizione di Gregorio VII (1080) e partecipò all'elezione dell'antipapa Clemente III; questi lo mandò legato in Germania e lo nominò vescovo suburbicario di Palestrina. ...
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Ecclesiastico (n. 1319 circa - m. Roma 1397), secondogenito di Carlo II di Valois; vescovo di Beauvais (1336), arcivescovo di Rouen (1362) e di Auch (1374), patriarca titolare di Gerusalemme, appoggiò [...] (1381); ma la sua nomina provocò gravi discordie nel Friuli, sicché Urbano VI lo privò di tutte le sue dignità e del cardinalato (1388); riottenne le une e l'altro sotto Bonifacio IX, che gli affidò alcune missioni in Germania presso re Venceslao. ...
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MALAGRIDA, Gabriele
Chiara Vangelista
Nacque a Menaggio, sulla sponda occidentale del lago di Como, il 18 sett. 1689 (altre date ipotizzate sono il dicembre del 1688 e il 6 dic. 1689) da Diogo, medico [...] figli (tra i fratelli: Carlo Ambrogio, professore di teologia a Roma, morto nel 1734; Michele, diacono a Menaggio; Carlo, morto in Germania), dall'età di nove anni il M. studiò presso i somaschi a Como. Secondo il biografo più noto, il gesuita P ...
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BOLOGNETTI, Giorgio
Gaspare De Caro
Figlio di Giovanni Battista e di Cassandra Del Cavaliere, nacque a Roma il 22 dic. 1595. Si addottorò in giurisprudenza nello Studio romano e intraprese la carriera [...] in Italia e sul Reno, egli sarebbe addivenuto ad una pace generale, avrebbe rotto l'alleanza con i principi protestanti di Germania, con gli Olandesi e gli Svedesi, avrebbe restituito lo Stato a Carlo di Lorena. A queste proteste il nunzio non era ...
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ABBARBAGLIATI, Giovanni
Raoul Manselli
Nato negli ultimi anni del Duecento da Dietaiuti, di nobile famiglia di Borgo S. Sepolcro, entrato tra i camaldolesi, è testimoniato a Pisa come monaco del monastero [...] 'antipapa (Niccolò V), incorrendo nella scomunica, da cui fu assolto solo il 13 febbr. 1330, dopo il ritorno dell'imperatore in Germania. Nel 1343, sorta l'università di Pisa, fu tra coloro che dal papa Clemente VI ebbero l'incarico di sorvegliare l ...
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(XV, p. 354; App. IV, I, p. 796)
Filosofie orientali in Occidente. − Un'analisi della fortuna delle f. e delle religioni orientali nel dopoguerra in Occidente (Europa e Stati Uniti) non può prescindere [...] dell'incontro con l'Oriente, relegando nella parte di comparse quei paesi europei come la Francia, l'Inghilterra, la Germania, che nel corso del Settecento e dell'Ottocento si erano imposti come le sedi principali di questo incontro. Molteplici e ...
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