Uomo politico tedesco (Schwelm 1899 - Essen 1976). Dirigente industriale e giurista, durante la Repubblica di Weimar entrò nel Partito cristiano sociale e si oppose poi al nazismo; dopo la seconda guerra [...] nel 1949, uscì dal gabinetto Adenauer nell'ottobre 1950 per la sua opposizione alla partecipazione della Germania ai piani di difesa occidentale. Lasciata l'Unione democratico-cristiana, creò nel 1952 il Partito popolare pantedesco che, battuto nelle ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] greca, ed è sempre rimasto il mito poetico per eccellenza del mondo occidentale. In Grecia, già in età arcaica (Archiloco, Esiodo), O. è il problema romantico di O. poeta popolare. ▭ In Germania, dove nel Rinascimento e durante la Riforma gli studî ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] ben più gravi che investivano i fondamenti stessi della Chiesa occidentale. In alcuni sermoni sui sacramenti (1519-20) L. fra Carlo V, la Francia e i Turchi; nel 1529 la Germania era divisa in due campi avversi e il partito protestante, così chiamato ...
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Storico e uomo politico francese (Verneuil, Seine-et-Oise, 1805 - Cannes 1859), tra i maggiori esponenti del liberalismo ottocentesco. Autore di studi sulla democrazia e sulla società americane (De la [...] oggetto dell'opera è più il destino della società occidentale che l'assetto della società americana. In entrambi i del 1849. Dopo anni di ricerche, che lo portarono anche in Germania (1854), pubblicò (1856) L'ancien Régime et la Révolution, primo ...
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Figlio (Stoccolma 1594 - Lützen 1632) di Carlo IX, stipulò la pace di Knäred (1613) con Cristiano IV di Danimarca, con cui la Svezia era in guerra, quindi si occupò del conflitto con la Russia, conclusosi [...] da J. T. Tilly, a Breitenfeld (1631), e inflisse a esse una terribile disfatta. G. A. mosse quindi verso la Germania sud-occidentale e in pochi mesi occupò Erfurt, penetrò in Turingia, si spinse verso Bamberga e Würzburg, si insediò a Hanau, a ...
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Padre del monachesimo in Occidente (Savaria, Pannonia, 315 circa - Candes, Turenna, 397). Figlio di un ufficiale romano, fu arruolato a 15 anni nella guardia imperiale a cavallo; ad Amiens, intorno al [...] in Italia (tacchino, cicerchiata) sia altrove (Germania: oca, dolci speciali). Essa comporta anche usanze aumento della temperatura rispetto ai giorni precedenti, che si ha nell'Europa occidentale nei giorni in cui cade la festa del santo; a San M. ...
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Generale (Aschersleben, Sassonia, 1875 - Hannover 1953). Combattente nella prima guerra mondiale, collaborò in seguito con H. von Seeckt e W. von Fritsch ai piani per il riarmo clandestino della Germania. [...] Kiev e Charkov, ma fu dimesso da Hitler dopo la ritirata di Rostov. Richiamato (1942) al comando supremo del fronte occidentale, ingaggiò insieme a E. Rommel la lotta contro l'invasione alleata (1944). Rimosso dal comando nel luglio 1944 e ...
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Finanziere e uomo politico naturalizzato inglese (Friedburg, Assia, 1880 - Johannesburg 1957), creatore di una delle maggiori fortune del mondo; emigrò dalla Germania nell'Unione Sudafricana nel 1902; [...] esperto di diamanti, esplorò le ricchezze minerarie dell'Africa sud-occidentale e diresse fino alla morte l'Anglo-american corporation of South Africa (da lui costituita nel 1917). Nel 1929 divenne presidente dell'organizzazione De Beers per la ...
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Generale e uomo politico greco (Atene 1883 - ivi 1955); partecipò alle campagne balcaniche del 1919-22; dopo il 1935 divenne ispettore generale dell'esercito e, in seguito, due volte ministro della Guerra. [...] resistenza, ciò che gli valse (1943) la deportazione in Germania. Dopo la restaurazione monarchica (1947), la Camera dei deputati maggioranza di 241 seggi su 300; fu presidente del Consiglio (1952-55) e avviò la Grecia a una politica filo-occidentale. ...
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Figlio (n. 1160 circa - m. Neuss 1220) di Everardo di Berg, fu eletto arcivescovo nel 1193, succedendo allo zio Bruno; capeggiò l'opposizione dei signori renani e della Germania nord-occidentale agli Hohenstaufen, [...] opponendosi ai progetti di Enrico VI di rendere ereditario il regno di Germania e l'Impero, e contrapponendo poi a Filippo di Svevia Ottone IV di Brunswick, per il quale ottenne l'appoggio di Innocenzo III; poi abbandonò Ottone, e consacrò in ...
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occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...
westplaining s. m. inv. L’atteggiamento paternalistico con il quale una parte dell’intellettualità progressista europea e statunitense presume di spiegare la geopolitica dei Paesi dell’ex blocco sovietico e, più in generale, dei Paesi non allineati,...