URBANISTICA (XXXIV, p. 768; App. III, 11, p. 1037)
Sergio Rinaldi Tufi
Gabriele Scimemi
Urbanistica antica. - I primi insediamenti stabili di una certa consistenza si costituiscono durante il periodo [...] con quella delle zone pianeggianti che ne costituisce appena il 23%. In certi paesi dell'Europa occidentale, quali, per es., la Rep. Fed. di Germania, l'incidenza urbana si avvicina al 10% sulla superficie nazionale totale; in Gran Bretagna supera il ...
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L’insieme delle misure tecniche, amministrative, economiche finalizzate al controllo e all’organizzazione dell’habitat urbano. Tre sono gli ambiti prevalenti di ricerca teorica e di applicazione pratica dell’u.: le analisi dei fenomeni urbani; la progettazione dello spazio fisico della città; la partecipazione ... ...
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Disciplina che si occupa del governo del territorio e che fornisce gli strumenti cognitivi e gestionali in grado di orientare le azioni (politiche, legislative, amministrative e tecniche) che ne modificano l’assetto. L’u. regolamenta tutto ciò che concerne le trasformazioni edilizie, l’uso e la gestione ... ...
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Alberto Clementi
Interpretazioni
All'inizio del 21° sec. appare più che mai aperta e positivamente ambigua la definizione di ciò che s'intende per u., il suo campo di applicazione, le sue strategie di intervento e il suo stesso ruolo nei processi di mutamento del territorio. Espressione di un lungo ... ...
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Fabrizio Di Marco
Progettare città e territori
L’analisi dell’ambiente e la sua progettazione hanno impegnato l’uomo sin dalle sue origini. L’urbanistica si è sviluppata attraverso i millenni: dai primi insediamenti sumeri alle città minoiche, dalla pòlis greca alle successive elaborazioni della civiltà ... ...
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Gabriele Scimemi
Giuseppe Lavitola-Paolo Nervi
(XXXIV, p. 768; App. III, II, p. 1037; IV, III, p. 740)
Il processo di progressiva urbanizzazione della popolazione mondiale continua nel complesso a manifestarsi, sebbene con dinamiche diverse nelle varie parti del mondo. Nell'intervallo 1980-90 la popolazione ... ...
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Edoardo Detti e Paolo Sica
di Edoardo Detti e Paolo Sica
Urbanistica
sommario: 1. Introduzione. 2. Le proposte per la città all'inizio del secolo. 3. Urbanistica e pianificazione nel ventennio fra le due guerre: a) il Movimento moderno; b) le teorie comunitarie; c) la gestione urbanistica delle città; ... ...
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(XXXIV, p. 768)
Luigi Piccinato
L'intensificazione, il rafforzamento ed il continuo allargarsi dei rapporti di interdipendenza tra tutte le sfere dell'attività conseguenti alla prima rivoluzione industriale, stanno ponendosi come necessaria base di fondo al fare urbanistico in questa metà del secolo, ... ...
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Luigi PICCINATO
. I vocaboli che nelle varie lingue designano l'"arte di costruire le città" non sono, a rigor di termini, sinonimi. Il tedesco Städtebau e l'inglese townplanning esprimono propriamente il fatto materiale dell'edificazione urbana: studio di un piano, sistemazione degli spazî liberi, ... ...
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SVIZZERA
Claudio Cerreti
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Giovanni Busino
Giulia Baratta
Walter Schönenberger
Piero Spagnesi
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 73; App. I, p. 1041; II, [...] 14 m e di numerose tegole rinvenute nel 1985 sulla riva occidentale dell'Iffigersee (2056 m s.l.m.), fa pensare all' allievo di K. Huber e già da alcuni anni risiede in Germania, si richiama nelle sue opere ai principi dell'improvvisazione: del ...
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RUSSIA
Berardo Cori
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
(XXX, p. 264; App. II, II, p. 756; III, II, p. 638; v. anche urss, XXXIV, p. 816; App. I, p. 1098; II, II, p. 1065; III, II, p. 1043; IV, III, p. [...] ) e nell'isola di Sahalin, che risente beneficamente della vicinanza del Giappone. I paesi occidentali, singolarmente (specie la Germania) o tramite le organizzazioni economiche internazionali, hanno in effetti apertamente incoraggiato il processo di ...
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GIAPPONE
Keiichi Takeuchi
Livio Tornetta
Paolo Beonio Brocchieri
Maria Teresa Orsi
Masaaki Iseki
Vittorio Franchetti Pardo
Nicola Balata
Angela Prudenzi
(XVII, p. 1; App. I, p. 668; II, I, p. [...] (marzo 1986) e 545 (aprile 1988).
Musica. - La musica occidentale si diffuse in G. già agli inizi del 20° secolo, soprattutto più giovane S. Moroi (n. 1903), che studiò in Germania tra il 1932 e il 1934. Entrambi questi autori furono particolarmente ...
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INDUSTRIALE, DISEGNO
Hilda Selem
Maristella Casciato
(App. IV, II, p. 181)
Il d.i., inserendosi in un processo progettuale che coinvolge forma, tecnologia e tipo, nell'ambito del ciclo produzione-distribuzione-consumo, [...] geografiche, europee ed extraeuropee, dando la precedenza alla Germania, che già negli anni Venti aveva lanciato il stanno mostrando come esso non solo non segua più l'indirizzo occidentale, ma imponga la sua linea per un gran numero di prodotti ...
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ROMANIA (XXX, p.1; App. I, p. 981; II, 11, p. 740; III, 11, p. 631)
Elio Manzi
Rita Di Leo
Francesco Guida
Rosa Del Conte
Sergio Rinaldi Tufi
Ion Frunzetti
Dal 1968 la repubblica di Romania è divisa [...] URSS o i paesi dell'Est europeo, ma anche quelli dell'Europa occidentale, e financo la Cina popolare.
Bibl.: J.M. Montias, stabilimento di rapporti diplomatici con la Rep. Fed. di Germania (31 gennaio 1967), il doppio incontro romeno-sovietico a ...
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TRASPORTO
Bruno Menegatti
Mario Del Viscovo
Franco de Falco-Antonio Musso
(XXXIV, p. 213; App. II, II, p. 1015; III, II, p. 976; IV, III, p. 676)
Trasporti e localizzazione. - La domanda di mobilità [...] infatti centralizzate nelle grandi metropoli del mondo occidentale, mentre la produzione viene dispersa in CEMT (Conferenza Europea Ministri dei Trasporti), nel 1992 in Germania le merci trasportate per strada furono 3,2 volte quelle trasportate ...
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PETROLIO (XXVII, p. 32; App. I, p. 931; II, 11, p. 530; III, 11, p. 401)
Giorgio Roberti
Giorgio Spinelli
Mario Arcelli
Origine del petrolio. - L'origine organica del p. è oramai provata senz'ombra [...] il nono posto seguita dall'URSS e dalla Rep. Fed. di Germania. La posizione della Liberia si spiega facilmente se si tiene conto che nel 1974, con 1228 milioni di t; segue quindi l'Europa occidentale con 974,1 milioni di t (CEE 810 milioni di t); ...
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PORTOGALLO (XXVIII, p. 32; App. I, p. 247; II, 11, p. 597; III, 11, p. 470)
Carmelo Formica
Aldo Albonico
Giuseppe Carlo Rossi
Eugenia Schneider Equini
José Augusto França
Il P., dopo aver perduto [...] cattolica, il P. si avvicinò a quelle nazioni occidentali che sollevavano minori obiezioni alla sua politica africana: in cambio di aiuti furono concesse basi militari a SUA, Francia e Rep. Fed. di Germania; nel 1967 fu istituito a Lisbona il Comando ...
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(XII, p. 599; App. III, I, p. 475; IV, I, p. 585)
Demografia storica. - Gli obiettivi della d. storica, che possono essere sintetizzati nella descrizione e nella spiegazione delle grandi tendenze demografiche [...] e Ruanda) e altri dove il valore è risultato di 1,4 (Italia e Germania federale); paesi dove la durata media della vita è stata di 41÷42 anni e 3%).
Tutta l'organizzazione delle società occidentali dovrà essere ridisegnata per tener conto di questa ...
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occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...
westplaining s. m. inv. L’atteggiamento paternalistico con il quale una parte dell’intellettualità progressista europea e statunitense presume di spiegare la geopolitica dei Paesi dell’ex blocco sovietico e, più in generale, dei Paesi non allineati,...