Tra le uscite più frequenti dei nomi di famiglia italiani ci sono anche elementi d’origine germanica, che dovremmo meglio chiamare pseudosuffissi. -ardo, per esempio-ardo non rappresenta un originario [...] I cognomi uscenti in -olfo (e -ulfo)Neppure in questo caso si tratta di vero suffisso, ma di un componente dei nomi germanici in -olfo (da *wulfa ‘lupo’), assente nel lessico ma frequente in onomastica al punto da essere considerato elemento neutro e ...
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Il sistema cognominale italiano è estremamente ricco di forme e di varianti che si devono principalmente alla variegata situazione linguistica italiana, con i tanti dialetti e lingue minoritarie, e al [...] per stabilizzarsi nell’ultima età medioevale, tra il XIII e il XIV secolo (questo processo interessa tutta l’Europa romanza e germanica fra il X e il XVI secolo quando nei diversi Paesi vari tipi di aggiunti diventano ereditari, trasmessi di padre in ...
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Si dirà empolese o empolitano? Campobassese o campobassano? Avellinese o avellinate? Varesino o varesotto? Parmense o parmigiano? Monzese o monzasco? Cavese o cavaiolo?I nomi che si danno ai cittadini [...] da Chiusa di Pesio-CN, taggiascu da Taggia-IM, curzesk da Correggio-RE. Rarissimi sono quelli con -engo/-ingo (di origine germanica): per es. abbadengo o abbadingo da Abbadia S. Salvatore-SI; con -occo: bustocco da Busto Arsizio-VA; con -inò (solo ...
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Proseguiamo il viaggio tra i suffissi dei cognomi italiani con alcune curiosità su terminazioni particolari. Perché numerosi cognomi tipicamente lombardi terminano in -aghi?-ago è il suffisso prediale [...] ’esse lombarde (Cambiago, Cavenago, Colciago, Colnago, Gussago). Che cosa indica nei cognomi il suffisso -engo?È d’origine germanica ed esprime appartenenza o relazione, formando soprattutto toponimi prediali (come -ano, -asco, -ate ecc.). Si ritrova ...
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Il nome proprio può essere motore dell’azione narrativa. Che contenga o no particolari elementi simbolici, e talvolta anche indipendentemente dalla sua etimologia ancora trasparente, il nome si fa generatore [...] non è Rosa + Lia: Rosalia potrebbe derivare, attraverso un intermedio Rosolina, dal francese Roscelin o Rocelin, di origine germanica, introdotto in Sicilia dai Normanni. E consente all’Antonio Pizzuto del romanzo Signorina Rosina la possibilità d ...
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Il repertorio onomastico italiano risulta particolarmente ricco in termini di varietà: frutto di successive sedimentazioni e contaminazioni, mostra ancora oggi un carattere composito in cui sono visibili [...] ), così come quelli greci, rilanciati in epoca rinascimentale, mentre a partire dal medioevo si innesta l’onomastica germanica, accanto alle neoconiazioni in volgare in funzione affettiva o descrittiva, ancora trasparenti dal punto di vista semantico ...
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Abbiamo presentato in una precedente rubrica i suffissi più produttivi dell’onomastica cognominale italiana, -ino ed -ello (con le varianti -illo, -lillo, -iddu). Il terzo posto per frequenza e diffusione [...] e Baroni, Manzoni, Nardone e Nardoni –, per i quali la terminazione, pur confusasi nell’incrocio tra declinazione latina e germanica, può considerarsi parte del nome base e non un suffisso aggiunto.I cognomi in -one sono soprattutto meridionali e ...
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Alda Rossebastiano è professore onorario dell’Università di Torino, dove è stata titolare della cattedra di Storia della lingua italiana. Nel medesimo Ateneo ha inoltre assunto la docenza di Filologia [...] di Córdoba e dell’Espírito Santo). Si occupa di toponomastica e antroponimia, lessicografia plurilingue (romanza e germanica), relazioni di viaggio, varietà linguistica e culturale del Piemonte. È coautrice del Dizionario di toponomastica. Storia ...
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I nomi provenienti dal latino sono in gran parte sia maschili sia femminili ambigeneri: nella gens Iulia si ritrovano i maschi detti Iulius e le femmine dette Iulia. L’onomastica d’origine ebraica, greca, [...] germanica che ha formato con la latina la gra ...
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Perché un piccolo paese italiano viene definito borgo? Sembra un quesito banale, visto che la parola è utilizzata molto. “Splendido borgo", spesso con l’aggettivo “medievale”, è la locuzione più usata [...] una nuova difesa (muro o fossato); un centro rurale fortificato anche solo da un fossato. Dal 12° sec., mentre in Germania la parola passava a indicare la rocca feudale, in Italia rimase a indicare nel villaggio fortificato il gruppo delle abitazioni ...
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(ted. Deutscher Bund) Unione composta dai principi sovrani e dalle città libere della Germania, istituita con l’Atto fondamentale di Vienna dell’8 giugno 1815. Suoi scopi furono la sicurezza interna ed estera, l’indipendenza e l’integrità dei...
Lingua o dialetto facente parte del gruppo di lingue di origine indoeuropea che, dapprima parlate dagli antichi Germani, si sono poi diffuse a costituire tre vasti gruppi: a) orientale, rappresentato dal gotico, oggi estinto ma documentato da...