OSSO
V.H. Elbern
L'o. come materiale per la produzione di oggetti d'arte fu usato generalmente nel Medioevo come surrogato dell'avorio, materiale più raro, di più difficile reperibilità e quindi più [...] studiosi, dalla Northumbria; vi compaiono scene in rilievo di argomento profano, tratte sia dalla mitologia antica sia da quella germanica. La cassetta è realizzata in o. di balena, che - insieme a quello di tricheco - era adoperato di preferenza ...
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TRENTINO
G. Valenzano
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la prov. di Trento (v.). Il nome T. deriva da Trento, già antico municipio romano dal nome Tridentum. Dal toponimo romano derivò [...] oggetti recuperati si segnalano le cinture con fibbie con decorazione del tipo Aldeno, una derivazione del tipo zoomorfo di tradizione germanica, diffusa intorno alla metà del 7° secolo. Un tipo di fibula a staffa del tipo trentino, già denominata 'a ...
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GRASSI, Luigi
Liliana Barroero
Quarto di cinque figli, il G. nacque a Roma il 18 apr. 1913 da Giuseppe, antiquario e restauratore, e da Edvige Bartoli. Dopo gli studi classici al liceo Mamiani frequentò [...] [1941], pp. 182-205) - era ispirato, più che agli allora saltuari studi italiani, a quelli più consistenti di area germanica e anglosassone. Forlani Tempesti e Prosperi Valenti Rodinò sottolineano tuttavia come gli studi del mae-stro del G., Pietro ...
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STAVELOT
B. Evrard-Neuray
(fiammingo Stablo; Stabelaco, Stabulaus nei docc. medievali)
Cittadina del Belgio orientale, in provincia di Liegi (dip. Verviers), disposta ad anfiteatro sul versante settentrionale [...] per la regione, in quanto combina elementi importati dalle grandi chiese di pellegrinaggio francesi con la tradizione germanica locale. Così, la presenza di un deambulatorio continuo - le navatelle proseguono in un deambulatorio intorno al transetto ...
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ERWIN von Steinbach
V. Ascani
Architetto, capocantiere del duomo di Strasburgo per alcuni decenni, fino alla morte nel 1318.Perduta l'iscrizione - peraltro con buona probabilità apocrifa - su uno dei [...] Saint-Florent a Niederhaslach (Beyer, 1955), costruita dal secondo figlio di E., ivi sepolto.Il rapido diffondersi in area germanica dei conseguimenti tecnici ed estetici dell'opera di E. (Gross, 1933; Binding, 1989), come dimostrano tra l'altro la ...
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SUTTON HOO, Tesoro di
L. Freeman Sandler
Corredo funerario di una nave-tomba pagana (contenuto nel maggiore di un gruppo di quindici tumuli), scoperto nel 1939 a S., nella contea del Suffolk, nell'Inghilterra [...] erano incisi quattro diversi motivi: due con intreccio animalistico e due con scene a carattere figurativo, tratte dalla mitologia germanica e scandinava.Si concorda in genere sul fatto che un gruppo di tre oggetti piuttosto enigmatici, la cote, la ...
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EGITTOLOGIA
G. Botti
(v. anche egiziana, arte). Questa denominazione designa la disciplina che studia lo svolgimento della storia e civiltà dell'Egitto antico, a partire dal periodo preistorico all'epoca [...] il fortunato scopritore del sepolcreto con le mummie dei Faraoni a Deir el-Bahri, e autore di numerose pubblicazioni. In Germania, la nuova disciplina ebbe come pionieri insigni maestri: R. Lepsius (1810-1884), il primo che sottopose a una rigorosa ...
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ORTA SAN GIULIO
P. Castellani
Comune del Piemonte in prov. di Novara, sito sulla riva orientale del lago d'Orta, comprendente l'isola di San Giulio.Il primo insediamento sull'isola di San Giulio è tradizionalmente [...] pezzi ungheresi (Marosi, 1975, p. 265).I rilievi del pulpito presentano in particolare analogie con un'opera di schietta tradizione germanica come le formelle della porta bronzea di S. Zeno a Verona, attribuibili al Primo Maestro (fine sec. 11°). È ...
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GRAFFITO
A. Petrucci
Nel Medioevo la denominazione di g. può essere attribuita a disegni simbolici e a testimonianze scritte, in genere brevi o ridotte soltanto a un nome, eseguiti su superfici dure [...] dalle iscrizioni della basilica di Parenzo in Istria (Croazia) e dalle mense d'altare di area francese e germanica, sulle quali, prevalentemente con la tecnica della scrittura a sgraffio, è stato iscritto, in età carolingia o postcarolingia ...
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BATILDE, Santa
H. Vierck
S. Vierck
Regina dei Merovingi, conosciuta nella tradizione storica attraverso la Vita Bathildis (MGH. SS rer. Mer., II, 1888, pp.475-508). Giunta come schiava anglosassone [...] der Germanischen Altertumskunde, IV, Berlin-New York 1981, pp. 424-430; H. Vierck, Imitatio Imperii und Interpretatio Germanica vor der Wikingerzeit, in Les Pays du Nord et Byzance, "Actes du Colloque Nordique et International de Byzantinologie ...
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