Dopo l'occupazione tedesca della Danimarca (aprile 1940), re C. diede l'esempio al suo popolo di accettare dignitosamente l'atto di forza dell'invasore. Difese il mantenimento della costituzione, respingendo [...] con tatto, ma con fermezza nel gennaio 1941 la richiesta germanica di procedere alla formazione di un gabinetto donde fossero esclusi i socialdemocratici, i quali erano il partito più forte del paese. Tenne sempre verso i Tedeschi un atteggiamento ...
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Uomo di stato austriaco (Vienna 1786 - ivi 1866); di famiglia baronale d'origine renana, passò al servizio dell'Austria nel 1806. Dapprima fu addetto all'amministrazione civile, quindi fu chiamato da Metternich [...] al ministero degli Esteri come consigliere aulico (1821) e nel 1823 fu nominato ministro plenipotenziario austriaco presso la Confederazione Germanica a Francoforte; ivi rimase fino al 1848. Entrò a far parte della Camera dei signori nel 1861. ...
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Giurista e uomo politico (Copenaghen 1797 - ivi 1861). Deputato, ministro degli Interni (1848-49 e 1852-53), dal dic. 1854 al sett. 1856 fu presidente del consiglio. Come tale preparò e fece votare il [...] 2 0tt. 1855 la costituzione conservatrice comune anche allo Schleswig e al Holstein, che la dieta confederale germanica fece annullare, per i due ducati, nel nov. 1858. ...
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Pfordten, Ludwig Karl Heinrich von der
Politico tedesco (Ried, Baviera, 1811-Monaco di Baviera 1880). Ministro degli Interni del regno di Sassonia (1848-49), fu poi ministro degli Esteri e presidente [...] del Consiglio in Baviera. Sostenne un rafforzamento della Baviera e degli altri Stati minori nell’ambito della Confederazione germanica in modo da costituire un contrappeso all’Austria e alla Prussia. Per la sua politica reazionaria all’interno fu ...
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Uomo politico (Darmstadt 1802 - ivi 1880), nominato nel 1850 presidente dei ministri dell'Assia. Responsabile della condotta della politica interna ed estera granducale, impresse a quest'ultima un'impronta [...] , con l'aiuto della Baviera e della Sassonia, di costituire un fronte unico tra i minori stati della Confederazione germanica. Nella guerra del 1866 si schierò dalla parte dell'Austria. Nel 1871, su richiesta della Prussia, lasciò ogni carica ...
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(pol. Połabi; ceco Polabané; ted. Polaben) Tribù slave che, insediatesi tra l’Elba e l’Oder fra il 3° e il 4° sec. d.C., formarono uno dei cinque gruppi in cui si distinsero gli Slavi occidentali (Ceco-Slovacchi, [...] Serbi di Lusazia, P., Pomerani e Polacchi). Sommerse e assorbite dalla spinta germanica, queste tribù scomparvero verso il 12° secolo. I P. tuttavia mantennero in vita una loro lingua e cultura sino al 18° secolo.
La lingua polabica fu usata anche ...
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Città della Germania (202.929 ab. nel 2007), capitale della Turingia, sul fiume Gera, subaffluente dell’Elba, a O-SO di Lipsia. È sede di numerose industrie attive nei settori elettrotecnico, meccanico, [...] e stradali.
Storia
Godette di un notevole sviluppo nel Medioevo come sede di numerosi monasteri e della corte imperiale germanica; tuttavia non riuscì a ottenere l’autonomia dagli arcivescovi di Magonza, che vi dominarono dal 745 al 1802 (tranne ...
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Generale francese (Rozoy-sur-Serre, Aisne, 1810 - Compiègne 1892). Partecipò alle battaglie di Magenta e Solferino; nel 1867, messo a capo del corpo di spedizione che operò in difesa del papa, batté i [...] garibaldini a Mentana (nel suo rapporto usò la nota frase: nos fusils chassepots ont fait merveilles). Nella guerra franco-germanica del 1870-71 tenne una condotta che non fu esente da critiche nelle battaglie di Wörth, di Spickeren, di Beaumont e di ...
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Storico italiano (Milano 1902 - ivi 1963). Prof. di storia del diritto italiano nelle univ. di Urbino, Pisa, Genova, Milano, allievo di E. Besta, è passato da ricerche sulla continuità delle istituzioni [...] nel Medioevo all'analisi dei caratteri giuridici e religiosi del mondo longobardo, come esempio di adattamento di una cultura germanica in un contesto romano e bizantino. La vastità dei suoi interessi (Sulle origini dei comuni rurali del Medioevo ...
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(o pangermanesimo) Movimento il cui scopo era l’unificazione di tutte le genti di lingua tedesca. Sin dal 1848 era sorto nel Parlamento di Francoforte un contrasto sulla soluzione da dare al problema [...] dell’ineguaglianza delle razze giungeva alla esaltazione di un’unica razza, pura e perfetta, nella quale si volle identificare quella germanica. Antesignani di tale dottrina furono il conte J.-A. de Gobineau e H.S. Chamberlain. Delle loro idee si ...
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