Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua [...] autonoma Vallée d’Aoste / Valle d’Aosta). Sono poi minoranze linguistiche che praticano varietà alloglotte di tipo germanico anche i membri di alcune comunità sparse lungo la catena alpina in Valle d’Aosta e in Piemonte (gruppi Walser; ➔ walser ...
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Varietà diverse di tedesco sono parlate in Italia nell’Alto Adige (o Tirolo meridionale, Südtirol), e in una serie di piccole comunità linguistiche migrate in epoca medievale dalle propaggini meridionali [...] di un’area germanofona più estesa che comprendeva l’altopiano di Folgarìa e Lavarone, colonizzato successivamente alle comunitàgermaniche del veronese e del vicentino. Con 267 parlanti censiti (89,9% della popolazione del piccolo centro), il ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] oralità indotta e condizionata dai mezzi di comunicazione sonori che rendono disponibili i prestiti con l’ordine romanzo (fine settimana, ragazza copertina) sia quello germanico (Presidente-pensiero). Rivitalizzati i vecchi composti verbali del tipo ...
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Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] , nonché i sinti del Nord-est legati piuttosto al mondo germanico e forse di più recente immigrazione (va tenuta presente l’ Il rom invece accetta tutte le varietà in nome della comunicazione allargata, ottenuta attraverso la conoscenza e l’uso di ...
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L’espressione diritti linguistici si riferisce al diritto di singole persone o di collettività a usare la propria lingua nativa, anche nel caso di una lingua diversa da quella ufficiale o standard: per [...] Calvo, re dei Franchi occidentali, e Ludovico il Germanico, re di Baviera, rinnovarono la loro alleanza. Affinché 60 lingue autoctone e dozzine di lingue non autoctone parlate da comunità di migranti. È proprio questa diversità a fare dell’Unione ...
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Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] un registro retorico “mezzano” ma anche una lingua (“volgare”) comune per i ceti medi delle città» (Formigari 1984: 65; cfr Meno condivisibile il frequente ricorso a presunte radici germaniche, «forma indiretta di cosmopolitismo» (Timpanaro ...
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I suffissi sono ➔ affissi (tecnicamente, morfi legati), cioè elementi non liberi con funzione flessiva oppure derivazionale che nel formare una parola si aggiungono alla parte finale di una radice o di [...] etilene; -ide, anidride; -uro, cloruro); vengono dal germanico con la mediazione latina medievale -esco (romanesco) e - sono anzi la categoria lessicale in cui l’alterazione è più comune e conta un maggior numero di suffissi diversi (per es., verme ...
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Per isola linguistica si intende una comunità (o un insieme ridotto di comunità geograficamente contigue) in cui sia tradizionalmente in uso una varietà linguistica nettamente diversa da quella praticata [...] di gran parte delle isole linguistiche può arrivare all’estremo di situazioni come quella del Tarvisiano, dove singole comunità di dialetto germanico, slavo e friulano si integrano in un quadro che vede anche l’utilizzo ufficiale dell’italiano e ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] . Le sole ipotesi probabili si limitano a riconoscere al l., all’interno dell’indoeuropeo comune, una posizione marginale occidentale, e quindi una vicinanza con il germanico e il celtico; a identificare la sede del l. anteriore alla penetrazione in ...
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Antropologia
Rapporto socialmente riconosciuto fra individui legati da consanguineità reale o fittizia.
In quanto oggetto di analisi antropologica la p. ha complessi rapporti di continuità e di rottura [...] . (art. 75 c.c.). Si dice p. unilaterale quella in cui i parenti hanno in comune un solo ascendente; bilaterale se hanno in comune due ascendenti: tale è il caso dei fratelli germani (che hanno in comune il padre e la madre); i fratelli che hanno in ...
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specchio
spècchio s. m. [lat. specŭlum, der. di specĕre «guardare»; il n. 11 attraverso il sign. di «che si vede subito, in un’occhiata»]. – 1. Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, viene fatto aderire un sottile...
almenda
almènda s. f. [dal lat. mediev. almenda, che è dal germ. almende, propr. «proprietà comune»]. – Nel medioevo germanico, territorio comune indiviso, situato fuori del villaggio agricolo, dove tutti i membri della comunità potevano andare...