Archeologo (Poznań 1795 - Berlino 1867); visse a Roma e in altre città italiane (1822-37); profondo conoscitore di ogni ramo dell'archeologia classica, si dedicò specialmente agli studî di mitologia, pubblicando [...] antica. Fondò in Roma (1829) l'Istituto di corrispondenza archeologica, che poi (1871) si trasformò in Istituto archeologico germanico. Promosse la pubblicazione di grandi raccolte di varie classi di monumenti figurati, come i 4 volumi sugli specchi ...
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. Nato da Eutarico e da Amalasunta, figlia del re degli Ostrogoti Teodorico, successe (30 agosto 526) appena decenne al grande avo materno, che dal letto di morte lo dichiarava erede del trono, presenti [...] così di conciliare il sistema della trasmissione ereditaria con il principio della libera elezione, sancito dal diritto nazionale germanico; ma si uscì completamente dalle tradizioni gotiche allorché, per la minorità di Atalarico, prese le redini del ...
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GUELFI e GHIBELLINI
Raffaello Morghen
La tradizione narra che i nomi di guelfo e ghibellino (Hye Welff! Hye Waiblingen!) risuonarono per la prima volta, come gridi di battaglia, sotto le mura di Weinsberg, [...] partito ecclesiastico tedesco, e tradendo la causa di suo genero Federico II di Svevia, rese possibile l'elezione a re di Germania di Lotario di Supplimburgo, candidato dei vescovi tedeschi e della Chiesa di Roma.
L'alleanza della casa di Baviera con ...
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MINERVINI, Giulio
Giuseppe Spano
Archeologo, nato in Napoli il 9 agosto 1819, morto in Roma il 18 dicembre 1891. Laureato in giurisprudenza, abbandonò presto il foro per dedicarsi agli studî di archeologia, [...] scientifica, onde fu nominato membro ordinario della direzione dell'Istituto di corrispondenza archeologica (oggi Istituto archeologico germanico), socio corrispondente dell'Istituto di Francia e di altre accademie italiane e straniere. Nel 1860 ...
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AUGUSTEO
C. Pietrangeli
Il mausoleo, eretto nel 28 a. C. da Augusto per sé e per la sua famiglia, fu costruito fuori del pomerio, nella parte più settentrionale del Campo Marzio. Strabone descrive efficacemente [...] frammenti di statue iconiche di membri della casa Giulia, le urne di Agrippina Maggiore (Campidoglio), di Nerone figlio di Germanico (perduta), di Ottavia, di Tiberio (perduta), iscrizioni di Marcello e di Ottavia, di uno dei principes iuventutis, di ...
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SCARDONA (Σκαρδῶνα, Σκαρδώνη; Scardonae)
G. Novak
È l'odierna Skradin (italiano Scardona) sulla foce del fiume Krka (Dalmazia), la vecchia città dei Liburni; nel I sec. d. C. diventò municipio romano [...] 14 Città della Liburnia. Questo aveva a S. la propria Ara Augusti e, nel 31 d. C., eresse al figlio di Germanico, Nerone, una statua.
Le iscrizioni di S. parlano di un'amministrazione municipale completa: decurioni, edili, ordo, auguri, ecc. Una ...
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Musicista (Ávila 1548 circa - Madrid 1611). V. è considerato il più eminente compositore della scuola spagnola della polifonia sacra classica cinquecentesca. Come in Palestrina, cui può essere accostato, [...] studiò nella cappella della cattedrale di Ávila; inviato (1565) a Roma, perfezionò la propria educazione culturale e artistica presso il Collegio germanico e ne frequentò i corsi fino a tutto il 1568, forse sotto la guida di J. de Kerle e di G. P ...
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Uomo politico romano (Volsinio 20 a. C. circa - Roma 31 d. C.), favorito dell'imperatore Tiberio. Accompagnò Gaio Cesare in Oriente (1-4 d. C.), poi (14) fu prefetto del pretorio, dapprima associato in [...] propria supremazia. Morto il figlio di Tiberio, Druso (23), non senza il sospetto di responsabilità di S., questi lottò contro la famiglia di Germanico: la vedova Agrippina e il figlio Nerone furono banditi, quindi fu imprigionato l'altro figlio di ...
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Pittore e incisore (Schwäbisch-Gmünd 1484 o 1485 - Strasburgo 1545), una delle più grandi personalità del Rinascimento in Germania. Formatosi presso A. Dürer a Norimberga (1504 circa), si stabilì nel 1509 [...] grande polittico del duomo, che è il suo capolavoro. Le sue prime opere datate sono i polittici di S. Sebastiano (Norimberga, Museo Germanico) e dei Re Magi (Berlino, Museo di Dahlem), eseguiti nel 1507 per il duomo di Halle, in cui è già del tutto ...
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VITZTHUM von ECKSTADT, Carl Friedrich conte di
Franco VALSECCHI
Diplomatico sassone e austriaco, nato a Dresda il 13 gennaio 1819, ivi morto il 16 ottobre 1895. Esordì nella diplomazia sassone: nel [...] a Firenze per promuovere la progettata triplice; ma le vicende della guerra resero vana la sua missione. La vittoria germanica e la caduta di Beust segnarono il termine della sua carriera: alla fine del 1873 rassegnò le dimissioni.
Scrisse diverse ...
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