DE TORRES, Ludovico
Pietro Messina
Nacque a Roma il 28 ott. 1551 da Hernando e da Pentesilea Sanguigna. Il padre, di origine spagnola, era commendatore di S. Giacomo della Spada e ministro plenipotenziario [...] del Regno di Napoli presso il papa. Compiuti i primi studi presso il collegio germanico a Roma, nel 1567 il D. si recò a studiare diritto a Perugia, presso il collegio della Sapienza Vecchia. Entrò qui in contatto con l'Accademia degli Eccentrici e ...
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BONELLI, Michele
Roberto Zapperi
Nacque a Bosco in provincia di Alessandria nel 1551 ed era pronipote per parte di madre del papa Pio V.
Dal fratello Michele, il cardinale Alessandrino segretario di [...] Stato di Pio V, fu chiamato ancora adolescente a Roma, per compiere gli studi nel Collegio Germanico, come attesta un mandato di pagamento del 13 giugno 1567. L'anno prima Pio V, subito dopo la sua elevazione al pontificato, gli aveva assegnato una ...
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ALBRIZZI (Albrizio, Albrici), Luigi
Pietro Pirri
Nacque a Piacenza il 10 marzo 1579. Entrò in noviziato nella Compagnia di Gesù a Novellara nel novembre 1594. Perfezionò a Ferrara (1597-99) gli studi [...] ma il p. Mauro da Leonessa dimostrò tale notizia priva di fondamento.
Dal 1637 al 1642 l'A. fu rettore del Collegio germanico di Roma, dove pure fu oggetto di critiche e di denunzie a causa della sua troppo spiccata francofilia. In questo caso, però ...
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Stadion, Johann Philipp Karl conte di
Politico austriaco (Magonza 1763-Baden, Vienna, 1824). Ambasciatore austriaco a Stoccolma (1787), Londra (1790), Berlino (1801), San Pietroburgo (1803). Fu uno dei [...] (1805) contro Napoleone, poi ministro degli Esteri (1806-09) e promotore di una svolta antifrancese, in nome dello spirito nazionale germanico. Ministro delle Finanze nel 1815, riordinò il sistema delle imposte e istituì la Banca nazionale austriaca. ...
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Re dei Marcomanni (m. Ravenna 35 circa d. C.). Di nobile stirpe, da giovinetto fu condotto a Roma e quivi educato alla corte di Augusto. Tornato in patria, condusse il suo popolo dalla sede tedesca (fra [...] l'Elba e l'Oder) in Boemia, dove costituì mediante alleanze con i popoli finitimi un vasto impero germanico, con chiare finalità antiromane. Tiberio fallì un primo massiccio intervento armato contro il regno di M. il 6 d. C. Ma in seguito a dissensi ...
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Compositore e critico musicale (Vilna 1835 - Pietroburgo 1918). Figlio di padre francese e di madre lituana, di professione generale del genio e prof. di scienza delle fortificazioni nell'accademia militare [...] di S. Moniuszko e di M. A. Balakirev, e seguace del realismo di A. S. Dargomyžskij, reagì all'influsso germanico affermando la necessità di imprimere alla musica uno schietto carattere umano e nazionale. Appartenne al Gruppo dei cinque, con Balakirev ...
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Castro, Cipriano de
Politico venezuelano (Capacho 1858-San Juan, Puerto Rico, 1924). Organizzò (1899) la rivolta che abbatté Andrade e nel 1900 fu eletto presidente. Sconfitti gli oppositori, fu rieletto [...] Costituzione generale. Il conflitto con alcuni Stati esteri di cui non riconosceva i crediti provocò il blocco anglo-italo-germanico dei principali porti nel 1902-03, finito con l’intervento nordamericano e l’arbitraggio dell’Aia (1904). Il nuovo ...
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Vescovo di Reims (m. dopo l'847); tentò l'evangelizzazione, per incarico di Pasquale I (822), della Danimarca, ma con scarso successo. Schieratosi coi figli di Ludovico il Pio, ribelli al padre, deposto [...] (835) dovette rinunciare al vescovato e fu imprigionato. Dopo la morte di Ludovico (840), ottenne da Ludovico il Germanico il vescovato di Hildesheim, dove morì. Uomo di grande cultura, dette nuovo impulso allo scrittorio di Reims, dal quale ...
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Figlio (n. 795 - m. Prüm, Renania-Palatinato, 855) di Ludovico il Pio, che lo designò erede del titolo imperiale e re d'Italia (818); dopo essere entrato in contrasto con il padre in seguito a una nuova [...] suddivisione dei territori, alla morte di questi dovette scontrarsi con i fratelli Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico. Sconfitto (841), sottoscrisse il patto di Verdun (843) che smembrava l'Impero carolingio, ma riconosceva comunque a L. la ...
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Musicista ungherese (Pozsony, od. Bratislava, 1877 - New York 1960). Fu concertista di pianoforte e direttore d'orchestra. Insegnò alla Hochschule di Berlino, da dove passò alla direzione del conservatorio [...] di Budapest. Nel 1949 si stabilì negli USA. Compositore di musica d'ogni genere, ma specialmente strumentale da concerto e da camera, fu il più noto esponente delle tendenze musicali germanico-occidentali nell'ambiente ungherese del tempo. ...
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