Il progresso
Giuseppe Bedeschi
Nel Settecento e nell’Ottocento la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: essa ha creduto, cioè, che il cammino della civiltà [...] libertà. Nel mondo orientale uno solo era libero; nel mondo greco-romano solo alcuni erano liberi; nel mondo cristiano-germanico tutti sono liberi e sono consapevoli di esserlo. Ma per giungere a questo risultato, per toccare questa meta, è stato ...
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ANTEMIO
Paolo Lamma
Era figlio del magister militum Procopio e di una figlia del prefetto del pretorio Antemio. Ennodio, nella Vita Epiphani, lo chiama galata, ma la espressione messa in bocca a Ricimero, [...] cui la crisi della vecchia società non riesce a trovare un atteggiamento coerente di collaborazione o di lotta con le forze germaniche, che si erano insediate in Gallia, in Spagna e soprattutto in Africa. Nel 468 la spedizione contro i Vandali ebbe ...
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POLANI, Pietro
Ermanno Orlando
POLANI, Pietro. – Nacque presumibilmente a Venezia nel 1098, figlio di Domenico, residente nella parrocchia di S. Luca. Proveniva da una famiglia ‘nuova’, probabilmente [...] il Levante mediterraneo – in via di progressiva integrazione. In tale ottica, il rinnovo dei patti concessi dall’imperatore germanico Lotario III nell’ottobre 1136 aveva garantito alla città una libertà di commercio e movimento nell’entroterra padano ...
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DEGNI, Demetrio
Salvatore Adorno
Nacque a Barletta nel 1648. Nel 1671 si trasferì a Modena dove, dopo un breve periodo d'inattività, installò una tipografia nella quale stampò parecchi libri e soprattutto [...] dell'Ungheria compendiata, in cui l'autore, utilizzando sia opere di carattere storico sia i "più recenti rapporti di germanico relatore", stese un rapido profilo sulla storia e l'attualità dell'Oriente europeo. L'opera dovette avere un grande ...
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PIGNATELLI, Valerio
Giuseppe Parlato
PIGNATELLI, Valerio. – Nacque a Chieti il 19 marzo 1886 da Michele e da Emilia Valignani.
Fu tenente di cavalleria nella guerra italo-turca, ufficiale di ordinanza [...] figli di Maria Pignatelli, Emanuele, era vicino alla Resistenza monarchica romana, mentre l’altro, Vittorio, era internato militare in Germania. Il 25 aprile 1944 Maria tornò a Napoli riattraversando le linee, e ad attenderla vi era sempre un agente ...
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BARRACCO, Giovanni
Cecilia Pericoli Ridolfini
Nacque a Isola di Capo Rizzuto, presso Crotone, il 28 apr. 1829 dal barone Luigi, di antica famiglia cosentina, e da Chiara Lucifero. Il padre, gentiluomo [...] Ben presto intanto vari riconoscimenti venivano ai meriti scientifici del B.: la nomina a membro effettivo dell'Istituto archeologico germanico, l'iscrizione ad accademico d'onore dell'Accademia di S. Luca e il conferimento della laurea honoris causa ...
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Bologna
Francesca Roversi Monaco
Nel contesto della lotta fra Federico II e i comuni dell'Italia settentrionale, Bologna rappresentò, assieme a Milano, l'asse portante del guelfismo padano.
La città [...] . 81-130, 217-226.
G. Fasoli, Federico II e la Lega Lombarda. Linee di ricerca, "Annali dell'Istituto Storico Italo-Germanico in Trento", 2, 1976, pp. 39-74.
M. Giansante, L'età comunale a Bologna. Strutture sociali, vita economica e temi urbanistico ...
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LAMBERTO
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Marchese e duca di Spoleto; nato presumibilmente tra l'820 e l'840, da Guido (I) duca di Spoleto e Itta di Benevento, era fratello maggiore di Guido (II), divenuto [...] il Balbo, figlio di Carlo il Calvo, e appoggiò la candidatura imperiale di Carlomanno di Baviera, figlio di Ludovico il Germanico. Da questo, se fosse divenuto imperatore, L. sperava forse di ricevere la corona d'Italia in compenso per il sostegno ...
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FUSCHINI, Giuseppe
Claudio Novelli
Nacque a Ravenna, il 24 sett. 1883, da Luigi e da Assunta Amadori. Compì i primi studi - compagno di banco di Giovanni Minzoni - nel locale seminario, dove ebbe come [...] di destra o di sinistra, ma per determinare il distacco netto e definitivo della nostra politica estera dal concerto austro-germanico…" (L'Azione, 7 febbr. 1915). Anche dal fronte il F. trovò modo di continuare la sua attività giornalistica, come ...
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Emilio Gentile
Il tramonto della modernità
Una carneficina senza precedenti (tra i 9 e i 13 milioni di morti): questo fu il primo conflitto mondiale, esploso nell’agosto del 1914. Dopo, l’Europa perse [...] -36 – la loro applicazione fu inefficace. Allo scoppio del secondo conflitto mondiale la Società – abbandonata da Germania, Giappone e Italia – esisteva oramai solo formalmente. Costituitasi l’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 1945, la Società ...
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