Famiglia di piante Monocotiledoni, ordine Asparagali, comprendente circa 370 specie rizomatose, con habitus lianoso, arbustivo o, più raramente erbaceo. Spesso le foglie sono ridotte a squame precocemente [...] squame e con numerosi cladodi strettissimi, fiori verde-giallicci e bacche rosse. Della pianta spontanea si mangiano i giovani germogli (turioni), verdi, sottili, di sapore amarognolo; il rizoma con le radici si usa in farmacia come diuretico. L ...
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Pianta erbacea volubile (Humulus lupulus) perenne, della famiglia Cannabacee, con fusto lungo fino a 10 m e foglie opposte, palmatolobate; sia il fusto sia le foglie sono angolosi e scabri. È una pianta [...] la luppolina. I fiori si impiegano nella fabbricazione della birra, cui conferiscono il caratteristico sapore amaro. I giovani germogli si mangiano come gli asparagi, le foglie trovano impiego come foraggio, i fusti secchi servono per lettiera e per ...
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Famiglia di piante Dicotiledoni, comprendente piante erbacee o arbustive rampicanti con fusti e foglie succosi, fiori unisessuali, i maschili con 2-4 tepali e numerosi stami, i femminili con 2-5 tepali [...] ) o per i fiori (specialmente le tuberose), da bianchi a rosa e rossi. La propagazione è generalmente facile, trapiantando i bulbilli o i germogli che si formano su fusti, foglie o piccioli di numerose specie, oppure mediante intaccature e incisioni. ...
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Noce
Alessandra Magistrelli
Un albero maestoso, solitario, un po’ magico
Il noce è un albero maestoso. Nessun’altra pianta gli cresce intorno poiché quest’albero produce una sostanza tossica. Il noce [...] lobate di cui quella terminale è sempre più grande delle altre. È un albero solitario: alla sua base non crescono germogli né erbe; ciò avviene perché le foglie contengono lo juglone, una sostanza tossica che, rilasciata nel terreno dalle foglie ...
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Palma tropicale (Cocos nucifera; v. fig.), alta sino a 40 m, con foglie lunghe 3-4 m, pennate, spadici ramosi, con un solo fiore femminile, alla base dei rami, che portano più numerosi fiori maschili. [...] e probabilmente è di origine asiatica.
Il tronco si utilizza come legname; le foglie per vari usi; i giovani germogli sono consumati come ortaggi (cavoli di palma); il succo che sgorga dagli spadici recisi serve alla preparazione di una sorta ...
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Fusto perenne, prostrato e per lo più sotterraneo, proprio delle piante erbacee di climi con netta stagionalità. Ha un aspetto che ricorda quello della radice, dalla quale però si distingue perché reca [...] laterali, oppure che la gemma apicale si sviluppi ogni anno fuori terra in un germoglio aereo foglifero e fiorifero, mentre il prolungarsi del r. sotterraneo avviene per opera d’una gemma laterale. Tra i primi, che sono quindi monopodi, si ricordano ...
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Liliacee
Alessandra Magistrelli
Bei fiori e bulbi pieni d’aroma
La famiglia delle Liliacee comprende piante da fiore come i gigli e i tulipani. Vengono, però, chiamate Liliacee anche numerose piante [...] (Allium cepa), il porro (Allium porrum) nella famiglia delle Alliacee, l’asparago (Asparagus officinalis), di cui mangiamo i germogli detti turioni, in quella delle Asparagacee, la yucca e l’agave delle zone aride americane, da cui si ricavano fibre ...
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Nome comune della pianta perenne (Cynara scolymus) delle Asteracee e del suo capolino fiorale immaturo, commestibile, di cui si mangiano il ricettacolo e la base delle brattee fiorali.
Il c. è noto solo [...] meridionale e in America, richiede terreni profondi e soffici, non umidi, e clima mite; si moltiplica piantando in autunno i germogli basali, che vengono staccati dalla pianta vecchia, lasciando a ciascuno un pezzo del rizoma e 4-5 foglie. In certi ...
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Pianta erbacea (Foeniculum vulgare; v. fig.) delle Apiacee, bienne o perenne se spontanea, annua se coltivata, alta fino a 2 m, con foglie multifide, munite di ampia guaina basale. Le ombrelle, prive di [...] dura, di sapore aromatico e piccante; c) varietà azoricum (o dulce di certi autori): annua, fusto compresso; caratteristici sono i germogli bulbosi, detti finocchi, che si consumano quale ortaggio. In erboristeria, con i frutti e le radici del f. si ...
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Nome comune della pianta erbacea (Solanum tuberosum; v. fig.) delle Solanacee, largamente coltivata, e dei suoi tuberi, ricchi di amido, molto usati nell’alimentazione umana.
Caratteristiche
La pianta [...] l’amido in zucchero e questo in anidride carbonica. Sotto l’azione della luce può accumularsi nelle cellule inverdite e nei germogli del tubero un alcaloide velenoso, la solanina, che le rende inadatte all’alimentazione. Le p. si conservano in luoghi ...
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