Egittologo (Pisa 1800 - ivi 1843). Studiò le lingue orientali con G. G. Mezzofanti, a Bologna, poi (dal 1824) fu prof. d'ebraico e d'arabo nell'univ. di Pisa. Nell'anno seguente strinse amicizia con J.-F. [...] Champollion e, sotto la sua guida, si diede allo studio dei geroglifici. Partecipò (1828-29) a una spedizione in Egitto e, tornato in Italia, ne pubblicò i risultati. I suoi scritti più importanti sono i nove volumi su I monumenti dell'Egitto e della ...
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Copán Sito archeologico maya, nei pressi della città di Santa Rosa de Copán, in Honduras. Abitata a partire dal 2° millennio a.C., raggiunse il massimo splendore fra il 7° e il 10° sec. d.C. A questa [...] . Fu centro culturale di primaria importanza, specie nel campo dell’astronomia, e i computi matematici riportati sui monumenti in iscrizioni geroglifiche sono più precisi che in ogni altro centro. La città fu abbandonata intorno al 13° secolo. ...
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Egittologo, nato a Frascati il 31 maggio 1889, morto a Torino il 23 dicembre 1947. Prese parte più volte a spedizioni archeologiche in Egitto, e diresse il Museo di antichità di Torino. Opere principali, [...] oltre a memorie varie in riviste e atti accademici, Grammatica della lingua egiziana antica in caratteri geroglifici, 2ª ed., Milano 1926; La pittura egiziana, Milano 1930.
Bibl.: G. Botti, in Riv. di studi orientali, XXII, pp. 109-12. ...
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(gr. Λυκία) Antica regione dell’Asia Minore sud-occidentale, affacciata sul mare. Secondo la tradizione greca, i più antichi abitanti sarebbero stati i Solimi nell’interno e sulla costa i Termili, detti [...] : forse si devono riconoscere in essi i Lu-uk-ki delle lettere di Tell el ῾Amārna, nonché dei testi ittiti e geroglifici. Sicura documentazione storica si ha da quando la L. fu conquistata da Arpago, generale di Ciro, e aggregata alla prima satrapia ...
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HINCKS, Edward
Giuseppe Furlani
Orientalista irlandese, pioniere del deciframento delle iscrizioni in caratteri cuneiformi in lingua persiana, elamica e babilonese. Nacque nel 1792 a Cork in Irlanda, [...] di Down) dove restò fino alla morte (3 dicembre 1866).
Dopo aver dedicato le sue prime ricerche ai geroglifici egiziani passò nel 1846 allo studio delle iscrizioni scritte in caratteri cuneiformi, persiane, elamiche e babilonesi, nonché a quelle ...
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Viaggiatore ed egittologo (n. Lichfield, Staffordshire, 1780 - m. presso Alessandria d'Egitto 1827). Compì due viaggi in Abissinia (1805 e 1809) con scopi geografici e commerciali. Partito da Massaua riuscì, [...] oltre; raccolse materiale epigrafico, archeologico e geografico. Console generale al Cairo dal 1815, s'interessò alla decifrazione dei geroglifici e favorì le ricerche di G. B. Belzoni. La narrazione delle sue visite in Etiopia è contenuta nella ...
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La scienza che studia l’Egitto faraonico.
La storia dell’e. inizia con Erodoto, del quale è pervenuta integra una relazione (metà del 5° sec. a.C.), fonte di particolare valore specie per la bassa epoca. [...] ipotesi che egli e altri studiosi fecero circa il fatto che entro i cartigli ellittici che si trovano nelle iscrizioni geroglifiche dovessero essere iscritti i nomi dei re.
Durante la campagna d’Egitto di Napoleone Bonaparte (1799) una commissione di ...
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HITTITI
Giuseppe FURLANI
Popolo che, con centro nell'Asia Minore, sviluppò nel terzo e secondo millennio a. C. una propria civiltà accanto all'egiziana e alla sumero-accada e costituì un grande impero, [...] sappiamo però finora, siccome non si è riusciti ancora a decifrarla, in quale lingua siano scritte le numerose iscrizioni geroglifiche hittite. Può darsi che esse siano scritte in più di una lingua dell'impero. Gli Hittiti scrivevano però di solito ...
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ZAGAZIG
S. Donadoni
Località in Egitto, nel Delta, presso l'antica Bubaste, dove è stato trovato nel 1898 un tesoro di argenterie e ori, oggi al Cairo.
Sono patere di vario tipo, vasi a collo e ad anse, [...] figura di capra che si spinge a bere entro il vaso stesso. Per quanto la decorazione figurata e i geroglifici riproducano motivi e formule egiziani, molte particolarità tecniche sembra che facciano sospettare una origine siriaca degli oggetti, così ...
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Oriente. - Meno di un secolo fa i sussidî per la cronologia dei popoli dell'antico Oriente, oltre ai libri biblici, erano dati principalmente dai frammenti superstiti delle opere cronologiche del caldeo [...] Manetone (v.), ambedue del sec. III a. C. Le grandi scoperte filologiche del sec. XIX, come la decifrazione dei geroglifici e dei cuneiformi, e le campagne di scavo in Mesopotamia, Persia, Siria, Palestina ed Egitto, permisero fra gli altri risultati ...
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geroglifico
geroġlìfico (ant. ieroġlìfico) s. m. e agg. [dal lat. tardo hieroglyphĭcus, gr. ἱερογλυϕικός nella locuz. ἱερογλυϕικὰ γράμματα «lettere sacre incise»; comp. di ἱερός «sacro» e γλύϕω «incidere»] (pl. m. -ci). – 1. a. s. m. Ciascuno...
carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., la forma delle lettere d’un alfabeto...