Vedi MUT dell'anno: 1963 - 1995
MUT (v. vol. V, p. 300)
M. C. Betrò
Studi recenti hanno modificato le precedenti teorie riguardo la natura originaria di questa dea: considerata in passato una dea-avvoltoio [...] (come tale si presenta il geroglifico mwt che la designa), sembra invece più probabile collegare il nome con l’omografo sostantivo che significa «madre», anche se manca una documentazione adeguata per sostenere un'origine di M. come Dea Madre. L' ...
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GUARDIANO DEL COCCODRILLO (lat. scient. Pluvianus aegyptius L.)
Alessandro Ghigi
Uccello della famiglia Glareolidae o Pernici di mare, abitante l'Africa occidentale dal Senegal all'Angola, ad est, fino [...] al Sudan egiziano. Oggi è molto raro in Egitto, dove era anticamente comunissimo e rappresentava la lettera w nell'alfabeto geroglifico. È lungo circa 22 cm., piuttosto alto, con zampe nude anche sopra all'articolazione intertarsale: è variegato di ...
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Vedi ISIDE dell'anno: 1961 - 1995
ISIDE
S. Donadoni
B. M. Felletti Maj
(῏Ισις, Isis). − Dea egiziana, di molto antica origine, probabilmente basso egiziana (v. ISEUM). Il nome sembra significhi "il [...] "il cielo") o quello terreno del sovrano (= "il trono"). E la figura di un seggio serve appunto a scriverne il nome geroglifico. Le sue rappresentazioni comunque la danno sempre in forma umana, e al massimo mutua da Ḥathōr (v.) una corona con corna ...
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Veglio di Creta
Giovanni Reggio
Tra le varie figurazioni allegoriche che caratterizzano la Commedia, quella del V. di Creta, nel c. XIV dell'Inferno, ha un suo particolare fascino poetico, alla cui [...] , se dichiarò che " quella statua non è priva di una singolare efficacia, mezza com'è tra la figura e il geroglifico, un geroglifico che, pur nel suo chiuso aspetto, s'impone al sentimento e dice qualcosa all'anima mormorando, senza che si riesca a ...
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Scienza egizia. La trasmissione del sapere
Jan Assmann
Jürgen Osing
La trasmissione del sapere
Grammatologia
di Jan Assmann
Si definisce 'grammatologia' la scienza che studia la scrittura, non solo [...] in maniera differente è costituito dal papiro di Tanis (I-II sec. d.C.; Griffith 1889) (fig. 2). Il testo contiene la forma geroglifica, disegnata anche qui in modo molto accurato (A) e il significato (B). Cheremone (I sec. d.C.) fa uso di una lista ...
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Miscela di essenze odorose (naturali o artificiali), opportunamente dosate nei componenti in modo da ottenere un odore piacevole e caratteristico.
Storia
Alle origini offerti alle divinità, usati nei [...] cura del corpo. La loro culla è collocata in Oriente e risultano citati nella Bibbia; la più antica formula di un p. è in un geroglifico del 3° millennio a.C. Noti a Greci ed Etruschi e abituali a Roma, a fine Repubblica, il loro uso degenerò in età ...
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Cnosso
Sito archeologico presso Iraklion (Creta) riportato alla luce agli inizi del Novecento da sir Arthur Evans, che dette il via alla riscoperta della civiltà denominata da lui stesso «minoica», dal [...] a.C. risale l’edificazione del più antico impianto palaziale; a quest’epoca appartengono le prime testimonianze dell’uso della scrittura (geroglifico cretese e lineare A). Intorno al 1700 a.C., C. divenne il centro culturalmente più attivo di tutta l ...
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Località dell’isola di Creta, a E di Candia. Si conservano i resti di case medio-minoiche e di un grande palazzo dinastico, la cui pianta è assai simile a quella dei palazzi di Cnosso e di Festo, con grande [...] e sala ipostila. Fu sede di una fabbrica di ceramica. Numerose le iscrizioni minoiche, redatte secondo il sistema geroglifico e lineare. Di particolare interesse per lo studio dell’oreficeria e della metallurgia cretese-micenea, una spada con ...
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FARINA, Giulio
Sergio Bosticco
Nato a Frascati presso Roma il 31 maggio 1889 da Gioacchino e da Maria Formilli, manifestò precocemente interesse per l'Egitto faraonico quando era ancora studente al [...] religiosa di Chuenaton (in Bessarione, X [1906], pp. 63-72), cui fece seguito lo studio di un non facile testo geroglifico di età romana, L'obelisco di Domiziano nel circo agonale (in Bull. della Commiss. archeolog. comunale di Roma, XXXVI [1908 ...
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SCARABEO (lat.: scarabaeus forse da avvicinare al termine greco κάραβος)
L. Breglia
Fu in Egitto collegato al culto del Sole, di cui divenne quasi un simbolo, specie per quanto ne riguarda il movimento: [...] videro un'analogia con il ciclo solare. In rapporto a questo fatto è da porsi l'uso di impiegare il geroglifico raffigurante lo s., chiamato kheper in egiziano, per scrivere anche il verbo "divenire", "sorgere", composto dalle stesse consonanti (khpr ...
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geroglifico
geroġlìfico (ant. ieroġlìfico) s. m. e agg. [dal lat. tardo hieroglyphĭcus, gr. ἱερογλυϕικός nella locuz. ἱερογλυϕικὰ γράμματα «lettere sacre incise»; comp. di ἱερός «sacro» e γλύϕω «incidere»] (pl. m. -ci). – 1. a. s. m. Ciascuno...
stele
stèle (raro stèla) s. f. [dal gr. στήλη, lat. stela o stele] (pl. -e, raro -i). – 1. Lastra oblunga di marmo o di pietra, ornata con decorazioni, bassorilievi, iscrizioni e sim., infissa nel terreno o poggiata su un basamento, avente...