Lo stupore della notte spalancata sul marci sorprese che eravano sconosciuti io e tePoi nel buio le tue mani d’improvviso sulle mie...(Se telefonando, Mina, 1966) Se non siete mai stati a Marsiglia, c’è [...] quel lessico facile ma originale nello stesso tempo, fatto di participi e di gerundi anche proparossitoni: spalancato, guardandoti, rivedendoti... e il gerundio domina ovviamente nel titolo.Se telefonando nacque nel 1966 per un programma RAI fratello ...
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Forse la ricchezza sintattica è la vittima più illustre della narrativa contemporanea, che predilige periodi brevi, frasi nominali, discorsi diretti in rapida successione, pochi segni di interpunzione [...] far lievitare la sintassi sono diverse: la frase relativa, la coniunctio relativa («cosa che»), l’accumulazione di gerundi («impedendogli [...] applicando»), la riformulazione («cioè», «ovvero»), il poliptoto («che si trovava a dover gestire, e che ...
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Autore di centinaia di scritti, fra militanti e altamente divulgativi e accademici (insegnava Storia dell’Arte Contemporanea a Siena, dove, presso la Certosa di Pontignano aveva sede la sua Scuola di Specializzazione [...] per niente impettita. Un periodo lineare non organizzato su simmetrie o parallelismi, fino a preferire qualche volta i gerundi a una subordinazione esplicitata da congiunzioni. La stessa interpunzione non è inchiodata all’analiticità della sintassi e ...
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Nel vasto panorama della comunicazione digitale, i social media hanno acquisito un ruolo di primo piano nell'evoluzione delle lingue. Ogni piattaforma, da Twitter a Facebook, ha contribuito in modo unico [...] .Di contro, risultano pressoché assenti le frasi complesse che ampliano l'idea principale con proposizioni subordinate, gerundi e participi, ovvero la prosa ipotattica, caratterizzata dall'uso abbondante di subordinazione, utile ad espandere e ...
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gerundio
gerùndio s. m. [dal lat. tardo gerundium, der., come gerundivus, di gerundus = gerendus, part. fut. passivo di gerĕre «compiere»; propr.: il modo che indica l’azione da compiere]. – Modo nominale del verbo, derivato in italiano, come...
gerundivo
s. m. [dal lat. tardo gerundivus (modus); v. gerundio]. – Categoria morfologica del verbo latino, non conservatasi nelle lingue romanze; aveva natura aggettivale, caratterizzata, come il gerundio, dal suffisso -nd- (laudandus, timendus,...
GERUNDIO (dal lat. gerundium, da modus gerundi, modo di indicar l'azione senza particolari di tempo, fr. gérondif; sp. gerundio; ted. Gerundium; ingl. gerund)
Giacomo Devoto
Forma intermedia fra il participio e l'infinito, propria delle lingue...
Processo per cui un elemento grammaticale diventa, nel corso dell’evoluzione di una lingua, un elemento lessicale; sono esempi di d. i participi divenuti veri e propri aggettivi o sostantivi (affascinante, cantante, dipinto, imputato), gli infiniti...