Signorelli, Luca
Flaminia Giorgi Rossi
Il pittore che ha raccontato la fine del mondo
Diavoli implacabili, predicatori consigliati da Satana, giovani corpi che risorgono: i dipinti di Luca Signorelli, [...] Il ritrovamento ha permesso una nuova interpretazione del ciclo, che ne individua la fonte d’ispirazione nell’opera La città di Dio di s. Agostino e nella sua visione di Caino come simbolo della città terrena, contrapposta alla Gerusalemmeceleste. ...
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In exitu Isräel de Aegypto
Gian Roberto Sarolli
. Incipit del salmo 113, che anticamente si cantava nel trasportare il corpo di un defunto nel luogo sacro, quasi a indicare, allegoricamente, il mistico [...] viaggio del cristiano, prefigurato dagli Ebrei, verso la Gerusalemmeceleste. D. lo fa cantare coralmente dalle anime che approdano alle spiagge del Purgatorio, in Pg II 46-48 ‛ In exitu Isräel de Aegypto ' / cantavan tutti insieme ad una voce / con ...
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Giosuè (Iosuè)
Guy Dominique Sixdenier
Successore di Mosè come guida nella conquista e ripartizione della Terra promessa tra le dodici tribù israelitiche, G. (in ebraico Yeho su' a ben Nun) è pure l'eroe [...] , distribuendo la terra al popolo vittorioso, delimitando le città, G. delineava e " adumbrava " le realtà mistiche della Chiesa e della Gerusalemmeceleste.
Il furto sacrilego di Acàn e il cap. 7 di G. vengono usati da D. (Pg XX 109-111) a proposito ...
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SANTUARIO
Franz Rudolf MERKEL
Arnaldo BERTOLA
Sono chiamati santuarî alcuni luoghi considerati sacri perché vi si è rivelata e vi è riconosciuta presente una potenza superiore, alla quale viene ivi [...] romana, dottrina del Féng-shui in Cina); ma, anche, da una città terrena si trasse la raffigurazione di una città celeste (Gerusalemme).
La fissità delle dimore e un grado superiore di civiltà indussero i popoli a sentirsi legati, oltre che a un ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] Padre, lui lo ha rivelato" (Gv. 1,18). Dice Pietro a Gerusalemme di fronte ai capi e al sommo sacerdote: "In nessun altro c'è le nubi; dall'Apocalisse gli derivano alcuni attributi terribili e celesti (come nel mosaico di S. Paolo fuori le mura a ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] che la "nuova stella" era la prova che la materia celeste non è immutabile.
Il cannocchiale e la prima condanna delle tesi alle ricordate lezioni dantesche scrisse: Considerazioni sulla Gerusalemme liberata, Postille e correzioni al Furioso) quanto ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] a Roma la sede del papato. Come Geremia pianse la vedova Gerusalemme, così D. la città del nuovo popolo eletto - alla 'anima" sua. Egli pende durante il suo viaggio per le sfere celesti dal suo occhio lucente, da quell'occhio che aveva avuto forza di ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] e nel successivo come non mai prima, incontrandosi a Gerusalemme gente d'Europa di ogni provenienza e di ogni classe furono i primi Europei a visitare a fondo e a descrivere l'Impero Celeste, che era allora il paese più ricco, più splendido e civile ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] compia miracoli all'infuori di quello di ricevere i messaggi celesti (il Corano è la sua mu‛gizah); ma l'islamismo di Maometto vivo, sulla cavalcatura al-Burāq, dalla Mecca al tempio di Gerusalemme e poi in cielo, nella notte dal 26 al 27 ragiab; la ...
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. In senso proprio è oggi la scienza che si occupa della preparazione e costruzione delle carte: l'uso della parola è recente, perché recente è lo sviluppo della cartografia come scienza autonoma. In italiano [...] regola all'abitabile, il cui centro da Roma si trasferisce a Gerusalemme nelle carte occidentali - nelle arabe, come, per es., in lunari o anche nella rappresentazione della Terra o dei corpi celesti nello spazio. Il modulo lineare lungo ogni raggio a ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
tempio
tèmpio (ant. tèmplo) s. m. [dal lat. templum, da una radice affine al gr. τέμενος «recinto sacro», τέμνω «tagliare»: v. oltre] (pl. tèmpî o più spesso tèmpli, che evita l’ambiguità con tempi plur. di tempo). – 1. Edificio sacro, luogo...