MAOMETTO (deformazione europea, risalente al Medioevo. dell'arabo Muḥammad)
Carlo Alfonso Nallino
Fondatore della religione e dello stato musulmano, nato alla Mecca fra il 570 e il 580 d. C., morto a [...] serie degli inviati di Dio sulla terra e delle rivelazioni celesti. In altre parole, l'islamismo nelle sue credenze e di M. per convertire alcuni infedeli. Il viaggio notturno a Gerusalemme sull'al-Burāq serve ora di base ai musulmani per le loro ...
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Primo - e il più grande - dei patriarchi del popolo ebreo, da ebrei, cristiani e maomettani ugualmente venerato come padre nella fede.
Il nome occorre nella Bibbia sotto due forme: 'Abhrām fino a Genesi, [...] . lo prega di rivelarsi a lui. Mentre ancora parla, una voce celeste gli comanda di uscire dalla casa di suo padre; il fulmine cade e Oreb, per le vicissitudini del popolo eletto, per Gerusalemme, il tempio, i sacrifizî, indicano un ambiente giudaico ...
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METEOROLOGIA (XXIII, p. 73; App. II, 11, p. 301; III, 11, p. 92; per taluni aspetti della m., v. anche aeronomia; climatologia, in questa App.)
Vittorio Cantù
Nello scorso quindicennio il progresso della [...] della luce tra settori sereni e nuvolosi della calotta celeste e infine una stazione automatica che traduce in termini . A historical survey, (Israel program scientific translations), Gerusalemme 1970; V. Cantù, Annali della scienza e della ...
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MARCIONE
Mario Niccoli
. Una delle personalità più interessanti del cristianesimo nel sec. I alla quale si . riporta un movimento, il più vasto e pericoloso, prima delle controversie ariane, che abbia [...] dei fratelli di Gesù; il segno di Giona; allusioni alla provvidenza del padre celeste; il figliol prodigo; annuncio della Passione; ingresso di Gesù a Gerusalemme e cacciata dei mercanti dal tempio; parabola dei vignaioli; profezia della distruzione ...
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Con questo nome si suol designare il concilio aperto a Ferrara l'8 gennaio 1438 e che, trasferito l'anno seguente a Firenze, proclamò (6 luglio 1439) la unione fra la chiesa greca e quella latina. L'unione [...] delegati dei patriarchi d'Alessandria, d'Antiochia, e di Gerusalemme, e fu letta una lettera del patriarca Giuseppe assente per che la pena eterna dei reprobi e la gloria celeste dei giusti non potesse esser completa sino alla risurrezione ...
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PROVVIDENZA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Enrico ROSA
Le concezioni filosofiche. - Il concetto di provvidenza (gr. πρόνοια, lat. providentia) nasce propriamente nello stoicismo classico, che lo [...] : essi non seminano né mietono né empiono granai e il vostro Padre celeste li pasce. Non siete voi da più di essi?... E perché vi ". Tra gli oratori sacri, invece, primeggiano Cirillo di Gerusalemme nelle sue Catechesi, e, con più larga eloquenza, ...
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Nel Vangelo (Luca, XXIV 50-53) e negli Atti degli Apostoli I,1, segg.) si legge che Gesù Cristo, 40 giorni dopo la sua resurrezione, dal Monte degli olivi, dove aveva iniziato la sua passione, alla presenza [...] di venerazione. La festa, celebrata in origine a Gerusalemme il cinquantesimo giorno dopo la Pasqua, cioè unita con equinozio di primavera; ossia la distanza in arco, rapportata sull'equatore celeste, fra il punto γ (equinozio di primavera) e l'astro. ...
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Orientalista francese, storico del pensiero islamico, nato a Parigi il 14 aprile 1903, morto ivi il 7 ottobre 1978. Bibliotecario alla Bibliothèque Nationale di Parigi, chargé de mission all'Istituto francese [...] 1974 ha fondato l'università Saint-Jean di Gerusalemme.
Storico di vastissimi interessi e competenze, ha soprattuto aspects spirituels et philosophiques (19782), 4 voll.; Corps spirituel et Terre céleste: de l'Iran mazdéen à l'Iran shî' te (19792); ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] alla morte di Lorenzo, come indizi della sua glorificazione celeste e ammonimento ai nemici dei Medici e di Firenze, re come l'inviato del Signore che avrebbe pacificato Firenze e strappato Gerusalemme ai "barbari" (Op., pp. 960 s.).
Del resto il ...
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CELESTINO V, papa
Peter Herde
Pietro del Morrone, il futuro papa, nacque nel 1209 o all'inizio del 1210: la fonte più sicura a proposito, la Vita C., racconta che aveva 87 anni al momento della morte [...] l'epoca dei monaci, purificato la Chiesa, riconquistato Gerusalemme e preparato il ritorno di Cristo. Nel suo commento di viltà, ma come l'atto di uno spirito veramente celeste. L'abdicazione significò però anche la fine definitiva delle illusioni ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
tempio
tèmpio (ant. tèmplo) s. m. [dal lat. templum, da una radice affine al gr. τέμενος «recinto sacro», τέμνω «tagliare»: v. oltre] (pl. tèmpî o più spesso tèmpli, che evita l’ambiguità con tempi plur. di tempo). – 1. Edificio sacro, luogo...