Cabalista ebreo (Gerusalemme 1534 - Safed 1572), la cui dottrina fu esposta dai discepoli e specialmente da Ḥayyīm Vital Calabrese (1543-1620). Elaborò uno degli ultimi grandi sistemi del pensiero mistico [...] ebraico; sostenne una dottrina dinamica della creazione e della storia in tre tempi, attribuendo un ruolo attivo all'uomo nella lotta contro il male ...
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Erudito (Vicenza 1862 - Gerusalemme 1929). Sacerdote, bibliotecario della Bertoliana di Vicenza, illustratore delle memorie e della cultura vicentina in numerose pubblicazioni, tra le quali: Gli scrittori [...] vicentini dei secoli XVIII e XIX (3 voll., 1905-08); Bibliografia storica della città e provincia di Vicenza (3 voll., 1916-39). Donò la sua biblioteca al Museo civico, e la sua collezione fogazzariana ...
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Matematico (Breslavia 1881 - Gerusalemme 1940), prof. nell'univ. di Bonn (dal 1928). Oltre che di questioni storiche e didattiche, si occupò di teoria degli ideali, di matrici infinite e di funzioni quasi [...] periodiche. Alcuni operatori lineari tra spazî funzionali portano il suo nome. Scrisse, con E. Hellinger, la parte relativa alle equazioni integrali nell'Enzyklopädie der mathematischen Wissenschaften ...
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Personaggio della Gerusalemme liberata di T. Tasso. Prode e gentile guerriera saracena, incendia con Argante la gran torre di assedio dei Crociati. Inseguita dai nemici, è uccisa in un duello notturno [...] dal loro capitano Tancredi, che, innamorato di lei, non la riconosce sotto l'armatura. Prima di spirare Clorinda chiede e ottiene da Tancredi il battesimo ...
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Monaco esicasta (Gerusalemme 761 circa - Costantinopoli 846), sostenitore delle immagini nelle lotte iconoclastiche, intervenne anche nelle polemiche sul Filioque. Fu autore di opere teologiche (fra cui, [...] un Λίβελλος περὶ τῆς ὀρϑοδόξου πίστεως) e di un trattatello grammaticale (Περὶ τῆς τοῦ λόγου συντάξεως), erroneamente attribuito a Giorgio Lecapeno. Festa, 18 dic. (nella Chiesa bizantina) ...
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Sommo sacerdote di Gerusalemme dal 18 d. C. al 36 d. C.; sadduceo, poté tenere tanto a lungo la sua carica forse per la docilità verso le autorità romane. Nel racconto evangelico, C. capeggia l'opposizione [...] del sacerdozio giudaico a Gesù; davanti a C., preside del sinedrio, Gesù compare dopo l'arresto, e, quando egli si dichiara Messia e figlio di Dio, il sommo sacerdote si lacera furiosamente le vesti urlando: ...
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Narratore ebraico (Gerusalemme 1886 - Haifa 1969). Interprete nell'esercito turco durante la prima guerra mondiale, si dedicò poi all'insegnamento ed è stato direttore del dipartimento culturale del ministero [...] israeliano delle Minoranze. Tra le sue opere che possono essere considerate un monumento narrativo all'ebraismo contemporaneo sefardita, va ricordato soprattutto il romanzo storico Elleh Masei Yehudah ...
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Gran muftì di Palestina (Gerusalemme 1895/1897 - Beirut 1974). Dopo aver studiato al Cairo e a İstanbul, divenne tra le due guerre il campione della resistenza dei Palestinesi contro la penetrazione sionista. [...] Nel 1936 diresse l'insurrezione armata in Palestina, e l'anno dopo dovette fuggire in Siria e Iraq, dove prese parte (1941) al moto antibritannico; riparò infine in Italia e in Germania. Alla fine della ...
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Località prossima a Gerusalemme, dove fu crocefisso Gesù Cristo. La sua denominazione (lat. Calvarium, «luogo del cranio», che traduce il nome aramaico reso in greco con Γολγοϑᾶ) fu desunta con ogni probabilità [...] dalla somiglianza del suo vertice roccioso con un teschio. Topograficamente va identificato con il pendio del Gareb, nello spazio incluso tra il primo e il terzo muro, la cui costruzione fu iniziata nel ...
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Filantropo svedese (Stoccolma 1895 - Gerusalemme 1948). Nipote di Gustavo V di Svezia, per il matrimonio morganatico del principe Oscar con la contessa Ebba Munck, si dedicò all'opera della Croce Rossa [...] Internazionale, adoperandosi nella seconda guerra mondiale per un miglior trattamento degli internati civili in Germania. Alla fine dell'aprile 1945 trattò con Himmler intorno alla resa della Germania. ...
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eliminazione mirata
loc. s.le f. Soppressione programmata di un avversario preventivamente identificato. ◆ è certo che le vittime degli shaid, le vittime delle «eliminazioni mirate» di [Ariel] Sharon, le ha uccise l’odio. E l’odio, in Palestina,...
gerosolimitano
geroṡolimitano (non com. geroṡolomitano, ant. ieroṡolimitano) agg. [der. del nome lat. di Gerusalemme, Hierosoly̆ma]. – Di Gerusalemme: ordine g., ordine militare e religioso di s. Giovanni di Gerusalemme, detto poi dei Cavalieri...