Religioso e scrittore italiano (n. Castel Boglione, Asti, 1943). Ultimati gli studi in Giurisprudenza, nel 1965 ha fondato la comunità monastica di Bose (Biella), anche se i primi fratelli e sorelle lo [...] le ha assicurato il sostegno da parte della Chiesa di Roma e oggi conta oltre ottanta membri ed è presente anche a Gerusalemme, Assisi e Ostuni. Priore della comunità fino al 2017, B. è anche un noto scrittore nonché fondatore della casa editrice ...
Leggi Tutto
Letterato (Firenze 1539 - ivi 1589); fu uno dei promotori dell'accademia della Crusca (ebbe come nome accademico l'Infarinato) e dell'impresa del Vocabolario. Compose rime, due commedie (Il granchio, 1566; [...] ., 1584-86, conservano però valore filologico), e le critiche alle quali egli, insieme con B. De' Rossi, sottopose la Gerusalemme liberata di T. Tasso. Per tali critiche essi furono nel sec. 19º accusati di malevolenza, di miopia, anche di malvagità ...
Leggi Tutto
Italianista (Napoli 1936 - Roma 2008); professore di letteratura italiana e di filologia e critica dantesca presso l'Università degli studi di Roma "La Sapienza". Ha dedicato i suoi studi soprattutto a [...] commentata dei Canti, 1984); ha curato anche un'ampia scelta tassiana, proponendo un nuovo commento della Gerusalemme liberata (1998). Coordina la sezione bibliografica Trecento nella Rassegna della letteratura italiana ed è condirettore de La ...
Leggi Tutto
VERDIZZOTTI, Giovan Mario
Giulio Reichenbach
Artista, poeta e letterato, nato a Venezia nel 1530, di famiglia patrizia, morto ivi nel 1607. Si dedicò dapprima al disegno, e frequentò gli artisti del [...] , pronipote del gran Ludovico, si vanta (ma a torto) di aver ispirato al Tasso il Rinaldo, e di avergli data l'idea della Gerusalemme.
Bibl.: N. L. Cittadella, T. Tasso e G. M. V., in Atti dell'Ateneo veneto, s. 2ª, VI (1868-69); A. Belloni, Gli ...
Leggi Tutto
PLANELLI, Antonio
Raffaele Mellace
PLANELLI, Antonio. – Nacque a Bitonto il 17 giugno 1737, figlio di Giovan Battista e di Livia Sylos, di antica e nobile famiglia.
Ricevuta la tonsura, studiò in patria [...] napoletano, accedendo a corte. Il 21 novembre 1767 fu ricevuto nel Sacro Militare Ordine di S. Giovanni di Gerusalemme, assumendo il priorato di Barletta. Quell’anno stesso inaugurò la serie delle tre pubblicazioni certe. Nel 1775 soggiornò ...
Leggi Tutto
Poeta macedone (Ochrida 1830 - ivi 1893). Annoverato dai Bulgari tra i più notevoli esponenti della loro moderna poesia nazionale, è invece considerato dai teorici della "letteratura macedone" il più significativo [...] ) scrisse un altro poema su Scanderbeg (Skenderbej). Dal greco tradusse ancora parte dell'Iliade e, dall'italiano, parte della Gerusalemme liberata e dell'Orlando furioso. In bulgaro, verso la fine della vita, scrisse un'interessante autobiografia. ...
Leggi Tutto
Filologo e critico italiano (Ferrara 1915 - Firenze 1995); prof. univ. dal 1952, insegnò letteratura italiana nell'univ. di Pavia e in quella di Firenze. I suoi saggi fondono una metodologia aperta alle [...] alfieriano (1º vol., 1964). Ricche di notazioni assai fini le sue edizioni commentate dell'Orlando furioso (1954), della Gerusalemme liberata (1956) e delle opere di A. Manzoni (1962). Tra i suoi volumi posteriori ricordiamo: Dante, Manzoni e ...
Leggi Tutto
Schwarz, Arturo
Giovanna Mencarelli
Scrittore, editore, collezionista e critico d'arte, di famiglia ebraica di origine tedesca, nato ad Alessandria d'Egitto il 3 febbraio 1924. Impegnato fin da giovanissimo [...] Ha donato parte della sua collezione di opere d'arte, soprattutto dadaiste e surrealiste, ai musei di Tel Aviv e di Gerusalemme e alla Galleria nazionale d'arte moderna di Roma (1997). Ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui la laurea honoris ...
Leggi Tutto
Scrittore tedesco (Monaco 1884 - Los Angeles 1958), di origine ebraica. Fu prossimo a B. Brecht come drammaturgo, ma si affermò in specie come romanziere, ottenendo successi talora strepitosi, anche se [...] Oppenheim (1933; trad. it. 1946) ed Exil (1939); la "trilogia di Giuseppe": Der jüdische Krieg (1932; trad. it. La fine di Gerusalemme, 1933), Die Söhne (1935; trad. it. Il giudeo di Roma, 1936) e Der Tag wird kommen (1936; trad. it. 1948); Waffen ...
Leggi Tutto
Cardinale (Roma 1540 - ivi 1603). A undici anni già improvvisava poesie e musica, di qui il soprannome di Poetino. Professore allo studio di Ferrara (1557), fu poi chiamato a Roma da Pio IV che lo nominò [...] Borromeo e ispirato ai principî morali ed educativi della Controriforma. Per il suo elegante stile latino l'A. fu considerato successore del Bembo; fu uno dei revisori della Gerusalemme Liberata del Tasso, della quale non colse l'alto valore poetico. ...
Leggi Tutto
eliminazione mirata
loc. s.le f. Soppressione programmata di un avversario preventivamente identificato. ◆ è certo che le vittime degli shaid, le vittime delle «eliminazioni mirate» di [Ariel] Sharon, le ha uccise l’odio. E l’odio, in Palestina,...
gerosolimitano
geroṡolimitano (non com. geroṡolomitano, ant. ieroṡolimitano) agg. [der. del nome lat. di Gerusalemme, Hierosoly̆ma]. – Di Gerusalemme: ordine g., ordine militare e religioso di s. Giovanni di Gerusalemme, detto poi dei Cavalieri...