L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] Dio» – dall’invocazione heideggeriana: «solo un Dio ci può salvare».
Quel Dio che, per chi riconosce in GesùdiNazareth il Cristo, la ‘buona notizia’, ha un volto preciso; non tale però, per quel che ci riguarda, da tradursi in trame letterarie o in ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] libro del Maestro – del procuratore romano della Giudea, Ponzio Pilato, al momento della condanna di Yeshua Ha-Nozri (GesùdiNazareth). Direttamente ispirato dal Faust di Goethe per la prima vicenda, Master i Margarita la tratta però come se fosse ...
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nazareo
nażarèo (o nażorèo o naṡorèo) agg. e s. m. [dal lat. Nazaraeus, gr. Ναζωραῖος]. – Etnico ebraico connesso dalla tradizione con la città di Nazareth, e inteso quindi come sinon. di nazareno; nel Nuovo Testamento (Matteo 2, 23) è riferito...
medice, cura te ipsum
‹mèdiče ...› (lat. «medico, cura te stesso»). – Proverbio che Gesù (Luca 4, 23) immagina possa essergli ricordato dagli abitanti di Nazareth quasi a esortarlo a compiere a Nazareth, sua patria, quelle azioni miracolose...