Nella teologia cattolica, «il piano secondo cui Dio ordina la creatura razionale al conseguimento della vita eterna» (s. Tommaso). Nessuno è escluso dalla beatitudine eterna senza sua colpa, poiché Dio [...] della buona novella. K. Barth, per es., precisando la dottrina della doppia p. (alla salvezza e alla dannazione), afferma che in GesùCristo tutti sono eletti e che in lui non ci sono più riprovati, dal momento che egli ha assunto in modo vicario la ...
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In genere, qualsiasi fatto che susciti meraviglia, sorpresa, stupore, in quanto superi i limiti delle normali prevedibilità dell’accadere o vada oltre le possibilità dell’azione umana.
Economia
M. economico [...] attestano grande quantità di m. (manifestazione di potenza ma soprattutto di bontà) in rapporto alla missione di GesùCristo: anzitutto concernenti la sua stessa persona (dalla nascita alla trasfigurazione e resurrezione) e quindi il carattere divino ...
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redenzione religione Il riscatto dell’uomo da una condizione di infelicità e di peccato: la religione di r. o di salvezza (soteriologica) offre all’uomo la via e i mezzi per superare la propria condizione [...] superiore.
Nella dottrina cristiana le parole r. e riscatto si applicano specialmente all’opera di r. compiuta dal redentore GesùCristo a favore dell’umanità per liberarla dal peccato di Adamo: le due nozioni di peccato originale e di r. dipendono ...
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luteranésimo Corpo delle dottrine predicate da M. Lutero e dai suoi seguaci. Fuori dai paesi di lingua tedesca, è detto l. l'insieme delle Chiese professanti tali dottrine. I loro aderenti, detti in Italia [...] magistero ecclesiastico; il primato della grazia sul merito; il primato della fede sulle opere; la centralità di GesùCristo nella vita del cristiano. Oltre alla Sacra Scrittura alla base del l. vi è la confessione di fede detta Confessione augustana ...
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Nelle varie concezioni religiose, l’aldilà, il mondo ultraterreno, soprattutto come luogo in cui continuerebbe la vita dopo la morte.
Nelle religioni più legate a sistemi dottrinari e filosofici, che negano [...] di gloria o di dannazione. A questo proposito, diversa è la posizione del cristianesimo, che si fonda nella fede in GesùCristo risorto dai morti; perciò l’o., cristianamente inteso, diventa l’inizio di una vita nuova, che si manifesterà nella sua ...
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Denominazione (propriamente «appartenente alla tribù di Giuda») con cui sono stati indicati gli Ebrei rimasti in Palestina dopo la distruzione del regno d’Israele (722 a.C.), quando l’intero popolo ebraico [...] si designa la corrente del cristianesimo primitivo, i cui aderenti sostenevano la necessità, per tutti i credenti in GesùCristo, di osservare le prescrizioni legali del giudaismo; e quindi, per i pagani convertiti, di diventare prima ebrei mediante ...
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Termine che designa vari indirizzi teologici cristiani eterodossi, aventi in comune il chiamare GesùCristo figlio ‘adottivo’ di Dio. Il primo di questi indirizzi rientra tra gli sforzi fatti dal pensiero [...] ellenistica (si pensi alle apoteosi), sia alle speculazioni gnostiche (all’uomo Gesù si sarebbe sovrapposto l’eone Cristo), sia a quelle giudaizzanti (l’uomo Gesù, infinitamente superiore agli altri, in virtù dei suoi meriti speciali avrebbe ...
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stimmate Nel linguaggio ecclesiastico, le piaghe sul corpo di Cristo, conseguenza della crocifissione.
In greco il termine indicava il marchio impresso con ferro sul bestiame in segno di proprietà, o anche [...] alla circoncisione giudaica, Paolo vanta i patimenti sofferti per Cristo, che sono i suoi ‘marchi’. Successivamente fu introdotto Religiosi della congregazione delle sacre s. di N.S. GesùCristo, fondata a Verona da s. Gaspare Bertoni nel ...
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Elevazione al cielo di Gesù, avvenuta, secondo il racconto di Luca e degli Atti, a Betania 40 giorni dopo la resurrezione.
Dogmaticamente l’A. è il naturale completamento della resurrezione: GesùCristo [...] «Assunzione»); in Occidente, sottolineando il fatto che Gesù salì al cielo in virtù della sua natura, di Cesarea (sec. 3°-4°), 40 giorni dopo la Pasqua, cioè il giovedì della 6a settimana dopo Pasqua.
Per l’iconografia dell’A., ➔ Cristo. ...
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kènosis Lo «svuotamento» che, secondo uno dei passi più celebri di s. Paolo (Filippesi 2,7), GesùCristo «essendo in forma di Dio» fece di sé stesso «prendendo forma di schiavo», cioè nell’incarnazione. [...] reale partecipazione di Dio alla passione e morte dell’umanità di Cristo. La dottrina della k. provocò nel 17° sec. una I primi interpretavano la k. come spoliazione da parte di Gesù dei suoi attributi divini, i secondi invece come mancanza del ...
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cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, di re o sovrani eletti da Dio,...
Gesu
Geṡù [dal lat. Iesus, o anche Ihesus, gr. ᾿Ιησοῦς, che corrispondono alla forma ebr. Yēshūa῾, e quindi altra forma del nome Giosuè]. – Nome, di solito seguito dall’apposizione Cristo (v.), del fondatore del cristianesimo e della Chiesa,...