ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] Abbado in via Fogazzaro venne parzialmente distrutta da un bombardamento, la famiglia si adoperò per aiutare musicisti perseguitati, e la Gestapo bussò alla loro porta perché il piccolo Claudio aveva scritto «viva Bartók!» sul muro sotto casa, e i ...
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BONGIORNO, Mike
Aldo Grasso
(Michael Nicholas Salvatore)
Nacque a New York, il 26 maggio 1924, da Philip, avvocato italo-americano, figlio di siciliani, molto in vista e impegnato attivamente nella [...] incaricata di trasmettere e tradurre messaggi su Torino e Milano. Nell’aprile 1944 finì catturato da un plotone della Gestapo: a salvarlo dall’esecuzione fu il suo passaporto americano, che lo rese un valido candidato per eventuali scambi di ...
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Bernhardt, Curtis (propr. Kurt)
Riccardo Martelli
Regista cinematografico tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Worms il 15 aprile 1899 e morto a Pacific Palisades (California) il 22 febbraio 1981. [...] , come perfetti esempi dello 'spirito tedesco' nel cinema, all'avvento dei nazisti al potere B. fu arrestato dalla Gestapo; rilasciato poco tempo dopo, fuggì subito in Francia. Dal 1935 risiedette soprattutto in Gran Bretagna, dove girò The beloved ...
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Horn, Rebecca
Simona Ciofetta
Scultrice e autrice di film tedesca, nata a Michelstadt (Assia) il 24 marzo 1944. Dopo aver studiato pittura e scultura alla Hochschule für bildenden Künste di Amburgo [...] di Münster ha creato nel 1987 Concert in reverse, in una torre medievale in rovina (prigione seicentesca e luogo di torture della Gestapo), e nel 1997 Les délices des evêques; a Kassel, per Documenta 9, ha ideato The moon, the child and the river of ...
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Baarová, Lída
Francesco Costa
Nome d'arte di Ludmilla Babkova, attrice cinematografica, nata a Praga il 14 settembre 1914 e morta a Salisburgo il 28 ottobre 2000. Interpretò ruoli sia drammatici sia [...] di Giampaolo Rosmino, al fianco di Vittorio De Sica. Dopo altre burrascose vicende personali, tra cui l'invito della Gestapo a tornare in Cecoslovacchia e la successiva detenzione da parte degli Alleati, negli anni Cinquanta tornò al cinema, in ...
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GUARDINI, Romano
Maria Virginia Geremia Borruso
Nacque a Verona, il 17 febbr. 1885, da Romano Tullo e da Paola Maria Berardinelli, entrambi appartenenti ad agiate famiglie di commercianti. Un anno dopo [...] popolare, ma i suoi discorsi, tenuti il secondo martedì di ogni mese nella chiesa dei gesuiti di Berlino, insospettirono la Gestapo che ne impedì lo svolgimento.
Nell'estate del 1943 si rifugiò presso un amico, in una piccola parrocchia dell'Allgau ...
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PAGLIERO, Marcello
Stefania Carpiceci
PAGLIERO, Marcello. – Nacque a Londra il 15 gennaio 1907 da Luigi, di origine genovese, e da Clara (Claude) Renaud, francese.
Di nazionalità italo-francese, nel [...] ’ingegnere Giorgio Manfredi – il partigiano a capo del Comitato di liberazione nazionale, torturato e ucciso dall’ufficiale della Gestapo – di Roma città aperta di Rossellini, film-manifesto del neorealismo italiano.
A quest’ultimo film si richiamò ...
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Rossellini, Roberto
Monica Trecca
Il grande cinema della realtà
Nel 1945 con il film Roma città aperta Roberto Rossellini realizzò la prima compiuta espressione del neorealismo, imponendo a livello [...] antifascista, da cui aspetta un bambino. Quella di Manfredi, capo della Resistenza, che viene tradito dalla fidanzata, informatrice della Gestapo. Quella di don Pietro, il prete che tenta di aiutare Manfredi e verrà fucilato dai nazisti. E quella dei ...
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Reed, Sir Carol
Regista cinematografico inglese, nato a Putney (Londra) il 30 dicembre 1906 e morto a Londra il 25 aprile 1976. La perizia tecnica, l'abilità di narratore, l'impeccabile senso del ritmo [...] padronato che assume un ritmo serrato, caratteristico delle migliori opere del regista; Night train to Munich, noto anche come Gestapo (1940), che prefigura le atmosfere di suspense su sfondo bellico, in un intrigo di fuga e spionaggio, che sarebbero ...
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Freud, Sigmund
Simona Argentieri
Il fondatore della psicoanalisi
Originario della Moravia e attivo a Vienna tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, Sigmund Freud fu il fondatore della psicoanalisi, [...] i lati oscuri dell'uomo, e i libri di Freud vengono bruciati nella pubblica piazza.
Vecchio e malato, perseguitato dalla Gestapo in quanto ebreo, nel 1938 Freud è infine costretto a lasciare Vienna per cercare rifugio a Londra. Lo accompagnano la ...
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ego-storia
s. f. Ricostruzione storica che ripropone la vita dell’estensore con criteri obiettivi e impersonali. ◆ A fare di quel testo [«Apologia della storia o mestiere di storico»] un libro pieno di vita era certamente la generosità con...