Reed, Sir Carol
Regista cinematografico inglese, nato a Putney (Londra) il 30 dicembre 1906 e morto a Londra il 25 aprile 1976. La perizia tecnica, l'abilità di narratore, l'impeccabile senso del ritmo [...] padronato che assume un ritmo serrato, caratteristico delle migliori opere del regista; Night train to Munich, noto anche come Gestapo (1940), che prefigura le atmosfere di suspense su sfondo bellico, in un intrigo di fuga e spionaggio, che sarebbero ...
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Benjamin, Walter
Daniele Dottorini
Filosofo, saggista e critico letterario tedesco, di famiglia ebrea, nato a Berlino il 15 luglio 1892 e morto a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Nell'ambito [...] nel paesino di Port Bou, la Spagna aveva chiuso le frontiere e, alla minaccia della polizia spagnola di consegnarlo alla Gestapo, B. si tolse la vita.Sin dal suo scritto sul dramma barocco tedesco, B. mostra verso i diversi linguaggi espressivi ...
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Autant-Lara, Claude
Simona Pellino
Regista e scenografo cinematografico francese, nato a Luzarches (Seine et Oise) il 5 agosto 1903 e morto ad Antibes il 5 febbraio 2000. Tenace, polemico e versatile, [...] censura. Gli ultimi film, come Le meurtrier (1963; L'omicida), Le franciscain de Bourges (1968; Bourges ‒ Operazione Gestapo) e Gloria (1977) mostrarono una certa stanchezza. Non sostenuto finanziariamente, A.-L. abbandonò il cinema nel 1988 e si ...
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Spionaggio, film di
Mario Sesti
Genere cinematografico di grande popolarità la cui derivazione dall'omonimo letterario ‒ contemporaneo alla formazione della letteratura di massa ‒ è stata progressivamente [...] of a nazi spy, 1939, di Anatole Litvak; Espionage agent, 1939, di Lloyd Bacon; Night train to Munich, noto anche come Gestapo, 1940, di Carol Reed; Berlin correspondent, 1942, di Eugene Forde; Escape to danger, 1943, di Lance Comfort e Max Greene ...
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Les enfants du paradis
Sandro Toni
(Francia 1943-44, 1945, Amanti perduti, bianco e nero, 180m); regia: Marcel Carné; produzione: Raymond Borderie, Fred Orain per Pathé; sceneggiatura: Jacques Prévert; [...] Paulvé era ebreo (in realtà per i suoi stretti rapporti con l'italiana Scalera film), il coprifuoco, i controlli della Gestapo, la fuga in Germania di Robert Le Vigan, l'attore poi sostituito da Pierre Renoir, furono tutti elementi che ritardarono ...
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Lelouch, Claude
Alessandra De Luca
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese, nato a Parigi il 30 ottobre 1937. Lontano dall'industria cinematografica e libero dai suoi meccanismi, [...] , Parigi e New York dal 1936 al 1980, in Partir, revenir (1985; Tornare per rivivere), su una famiglia ebrea denunciata alla Gestapo, Il y a des jours et des lunes (1990; Ci sono dei giorni… e delle lune), film corale che vede diversi personaggi ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] sull'unità antifascista (che vide molti intellettuali, fra cui moltissimi del gruppo di "Cinema", finire nelle prigioni della Gestapo o nei GAP e sulle montagne partigiane), sulle speranze di una palingenesi sociopolitica (per cui il cinema italiano ...
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ego-storia
s. f. Ricostruzione storica che ripropone la vita dell’estensore con criteri obiettivi e impersonali. ◆ A fare di quel testo [«Apologia della storia o mestiere di storico»] un libro pieno di vita era certamente la generosità con...