LUZZATTI, Luigi. - Nacque a Venezia il 1( marzo 1841 da Marco ed Enrichetta Tedeschi, in una benestante famiglia israelitica. Il padre possedeva due fabbriche, una di coperte di lana e una per la pettinatura [...] basso costo, accumulazione finanziaria e attenuazione delrischio, lotta all'usura e prospettive di valore del debito stesso e un'altra sulla spesa per interessi. Per ciò che attiene al controllo sulla gestione dei bilanci, sua fu l'iniziativa del r ...
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MENGOLI, Pietro
Marta Cavazza
MENGOLI, Pietro. – Nacque a Bologna da Simone e da Lucia Uccelli secondo diversi studiosi nel 1625, ma più probabilmente nel 1626.
Quest’ultima data è dedotta da una testimonianza [...] e del connesso titolo di priore. Da un lato fu assorbito dai doveri pastorali e dai compiti di gestione della 82 s.).
La delicatezza dell’impresa e la consapevolezza delrischio di suscitare sospetti di eterodossia nell’Inquisizione romana spinsero il ...
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DAVANZATI, Giuliano
Roberto Barducci
Figlio di Roberto di Niccolò e di Antonia de' Bischeri, nacque a Firenze nel 1390. Rampollo di una famiglia ben assestata tra la classe dirigente fiorentina (il [...] e di conseguenza Livorno, allora possesso genovese, con grave rischio per il commercio fiorentino, il D. si oppose al e complessi problemi delle entrate e delle uscite del Comune e della gestionedel debito pubblico, in un periodo di grave crisi ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] gestione della finanza pubblica. Senza attardarsi nella critica del fiscalismo patrimonialista ispirata a criteri di retta gestione parlava al San Marzano nella lettera del 28 gennaio. Questa resistenza, rischiando di acuire al limite della rottura ...
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MANIN, Daniele
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 13 maggio 1804, terzogenito di Pietro di Ludovico e Anna Maria Bellotto.
Il nonno paterno, di origine veronese e di religione ebraica, si chiamava [...] al malcontento popolare, alla necessità delle riforme, al rischio di un'insurrezione, confermando come l'agitazione legale fosse "già ideato" Regno subalpino.
La gestione solitaria e tribunizia del potere, la popolarità assoluta determinata anche ...
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pregiudizio algoritmico loc. s.le m. (spec. al pl.) Contenuto etico o ideologico distorto o discriminatorio (per es. verso le fasce più fragili della popolazione) processato dall’algoritmo nella fase di raccolta massiva dei dati e poi generato...
privatocrazia s. f. Sistema istituzionale, politico, economico che amministra il pubblico tramite il privato. ◆ [tit.] Siamo finiti nella privatocrazia [catenaccio] Chiara Cordelli (università di Chicago): troppe privatizzazioni delegittimano...