COSIMO I de' Medici, duca di Firenze, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, il 12 giugno 1519, da Giovanni, detto delle Bande Nere, discendente da un ramo cadetto della famiglia [...] precocemente a C. il culto dell'ardimento ed il gusto dei rischio propri del mondo della milizia (avrebbe ordinato che il figlio di un anno vita dispendiosa di Giovanni e la cattiva gestione patrimoniale del cugino avevano minato; ansiosa di trovare ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] mercantilistici in base ai principi della logica e del minimo rischio, e guidata dall'osservanza di norme fondamentali giuridico si consideri lo stile di vita e le modalità di gestione dell'incarico della maggior parte dei nuovi porporati, ma d ...
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DONÀ (Donati, Donato), Leonardo
Gaetano Cozzi
Figlio di Giambattista di Andrea di Antonio e di Paola di Cristoforo Corner, nacque a Venezia il 12 febbr. 1536, probabilmente nella casa di rio terrà S. [...] casa dominicale" ove soggiornare quando poteva raggiungere Albaria. Una gestione oculata, dunque, di cui il D. tenne una c'era pertanto il rischio di sbagliare, facendo troppo o troppo poco. Pur essendo entrambi obiettivo del Turco, la Repubblica ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] per la lotta contro i Turchi, ma il rischio di acutizzare lo scontro tra pretendenti cattolici lo del rafforzamento del potere centrale a spese del potere signorile. Essa si inquadra invece nello sforzo complessivo di riordinamento della gestione ...
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FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] non si fida di nessuno, F. deve fare il possibile per evitare il rischiodel completo isolamento. Donde l'affannoso gioco su più versanti e i segnali lanciati tant'è che, nel 1504, ne affida la gestione all'ebreo Spandolino, il quale - lucrando sulla ...
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Ansia, depressione, stress
Umberto Galimberti
Ansia
Il termine ansia è spesso assimilato a quello di angoscia perché la distinzione terminologica è reperibile solo nelle lingue di origine latina. In [...] presenza a sé e al mondo. In questa forma il rischio di suicidio è maggiore che nell’ansia a sfondo depressivo dove estetica e la trasformazione del proprio corpo dettata dalla paura della vecchiaia, tra un’abile gestione dei propri umori attraverso ...
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GUIDUBALDO II Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Primogenito del duca di Urbino Francesco Maria I e di Eleonora Gonzaga, nacque a Urbino il 2 apr. 1514; il 4 giugno 1516 giunse a Mantova, lì [...] fagocitazione del Ducato da parte dello Stato pontificio - era ben stata un segnale inquietante. Sempre a rischio lo Stato della Chiesa G., nel dichiararsi servidor del re di Spagna.
Sul versante della gestione dello Stato non pare attribuibile a G ...
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GIROLAMI, Remigio de'
Sonia Gentili
Nacque a Firenze da Chiaro in un anno compreso nell'arco del quarto decennio del Duecento.
Dei natali remigiani conosciamo invece piuttosto bene, grazie all'immenso [...] del bene di tutti: il priorato voleva essere appunto il mezzo di una pratica di governo imparziale. Presentendo il rischio G. mettere in questione la gestione familiare e consortile dello Stato.
A quest'epoca il prestigio culturale del G. in S. Maria ...
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LA MALFA, Ugo
Roberto Pertici
Nacque a Palermo, il 16 maggio 1903, da Vincenzo e da Filomena Imbornone.
Il padre era appuntato di Pubblica Sicurezza; la madre, proveniente da famiglia agiata, anche [...] la natura minoritaria del PdA e il rischio che la sua posizione risultasse sempre più marginale. In una serie di articoli del gennaio 1945, ritirò la sua fiducia per dissensi con la gestione della RAI da parte del ministro delle Poste G. Gioia (28 ...
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FELTRINELLI, Carlo
Luciano Segreto
Nacque a Milano il 27 ag. 1881 da Giovanni e da Maria Pretz, di nazionalità austriaca, in una famiglia di imprenditori del legname che da qualche decennio si erano [...] e per le quali c'era il rischio di una possibile caduta del corso azionario, dato che uno degli strumenti Gianzana Feltrinelli, dedicatasi con l'aiuto del padre, dopo la morte del F., alla gestione dell'eredità del marito. A tali difficili, se non ...
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pregiudizio algoritmico loc. s.le m. (spec. al pl.) Contenuto etico o ideologico distorto o discriminatorio (per es. verso le fasce più fragili della popolazione) processato dall’algoritmo nella fase di raccolta massiva dei dati e poi generato...
privatocrazia s. f. Sistema istituzionale, politico, economico che amministra il pubblico tramite il privato. ◆ [tit.] Siamo finiti nella privatocrazia [catenaccio] Chiara Cordelli (università di Chicago): troppe privatizzazioni delegittimano...