CIVRAN, Pietro
Gino Benzoni
Quarto dei sette figli maschi di Antonio (1575-1642) di Bertucci e di Chiara di Giovanni Badoer, nacque a Venezia il 16 genn. 1623. Suggestionato dall'esempio del padre assurto [...] anziché essere imputabile alla "natione", non derivi, invece, dalla gestione oligarchica in quanto tale e non valga, perciò, pure per rischio di determinare "qualche fastidioso sconcerto" nei rapporti con la Porta.
Preoccupato, nella relazione del C ...
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DANDINI (Dandino), Anselmo
Annna Foa
Nacque a Cesena (Forlì) verso il 1546 dal conte Pompeo, fratello del cardinal Girolamo. Nel 1557 iniziò gli studi di diritto a Bologna, dove ebbe tra i suoi maestri [...] una più decisa gestione della lotta antiereticale. del D., la descrizione dei suoi interventi diplomatici, i suoi giudizi politici, tutto questo pone una domanda fondamentale: come mai la S. Sede, in un momento politico così delicato, con il rischio ...
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DE AUGUSTINIS, Matteo
Silvio De Majo
Nacque a Felitto (nella provincia di Salerno) da Domenico e da Angela Migliaccio il 15 aprile del 1799, come riferiscono i suoi contemporanei Moreno e De Sterlich: [...] 'impegno di gestione di molti esponenti della borghesia liberale meridionale, tra cui il D., membro del Consiglio di riferiva il critico contemporaneo A. Rinieri De Rocchi - il rischio di fare un mediocre "catechismo dogmatico", pur se tuttavia spesso ...
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LIPPOMANO, Girolamo
Giuseppe Gullino
Terzogenito del patrizio Giovanni di Girolamo e di Chiara Gussoni di Andrea, nacque a Venezia il 13 apr. 1538.
Dopo il fallimento del banco dell'omonimo nonno del [...] , p. 34). È questo il nocciolo dello scritto del L., tutto incentrato sulle lacerazioni del paese, anche in ordine alle crescenti difficoltà finanziarie che facevano temere il rischio di una paralisi politica. Alquanto sobrio, invece, il ritratto ...
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DELFICO, Giovanni Berardino (o Bernardino)
Vincenzo Clemente
Nacque a Teramo il 29 dic. 1739 primogenito di Berardo e Margherita Civico, di famiglia patrizia appartenente alla oligarchia teramana dei [...] anche ad esclusione dei minori commercianti teramani e a rischio che questa piazza rimanesse sfornita di frumento. In contrasto , la condotta del D. è apparsa "ispirata al criterio di non sopportare inframmettenze nella sua gestione e negli accordi ...
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Panico
Paolo Pancheri
Maria Caredda
Panico viene dal greco πανικός, termine che deriva dal nome di Pan, dio delle montagne e della vita agreste: era detto timor panico, o terrore panico, quel timore [...] e l'ansia anticipatoria, differiscono anche in funzione della gestione di ciascuna.
L'attacco di panico, una volta iniziato del trattamento, possono essere sospese successivamente, quando sia stato raggiunto il controllo dei sintomi. I maggiori rischi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giovanni Battista Vasco
Claudia Sunna
Giovanni Battista Vasco appartiene a pieno titolo al gruppo di intellettuali piemontesi e lombardi che animano la diffusione delle idee illuministiche nella seconda [...] di credito ha diritto a incassare) e sulla formazione del debito pubblico (Marrocco 1978, pp. 129-33).
L’obiettivo del saggio è quello di confrontare i benefici e i rischi che sono connessi alla diffusione della circolazione della cartamoneta. Vasco ...
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CAMPEGGI, Giovanni Battista
Adriano Prosperi
Nacque a Bologna nel 1507 da Lorenzo - poi cardinale - e da Francesca Guastavillani. Ebbe una prima formazione di tipo umanistico nella casa paterna, sotto [...] e continua la reazione contro quel tipo di gestione dell'autorità episcopale.
Il comportamento dei numerosi amministratori 504). Esso è tutto una lode del coraggio dei padri conciliari per i rischi che hanno consapevolmente affrontato recandosi a ...
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BIFFI TOLOMEI, Matteo
Furio Diaz
Nacque a Firenze il 19 maggio 1730, da Neri di Matteo e Francesca Mannelli del senatore Iacopo. Per parte di madre era quindi cugino di Francesco Maria Gianni, figlio [...] e delle misure idonee a proteggerla e incrementarla, nella gestione dei beni dell'Ordine di S. Stefano fu intransigente quando la "Repubblica della virtù e del terrore" sembrava minacciare i troni d'Europa, il B. rischiò di pagare di persona il suo ...
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FIGARI, Giovanni Battista
Elisabetta Bianchi Tonizzi
Nacque a Genova il 15 febbr. 1840, primogenito dei tre figli di Francesco, fabbricante e mercante di tessuti di cotone, e di Luigia Ferro. Adolescente, [...] attraverso l'Unione zuccheri, di ogni rischio imprenditoriale connesso all'andamento del mercato saccarifero e la disponibilità di da una gestione estremamente irresponsabile che contribuì non poco ad appannare l'immagine imprenditoriale del F., ...
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pregiudizio algoritmico loc. s.le m. (spec. al pl.) Contenuto etico o ideologico distorto o discriminatorio (per es. verso le fasce più fragili della popolazione) processato dall’algoritmo nella fase di raccolta massiva dei dati e poi generato...
privatocrazia s. f. Sistema istituzionale, politico, economico che amministra il pubblico tramite il privato. ◆ [tit.] Siamo finiti nella privatocrazia [catenaccio] Chiara Cordelli (università di Chicago): troppe privatizzazioni delegittimano...