DAVANZATI, Giuliano
Roberto Barducci
Figlio di Roberto di Niccolò e di Antonia de' Bischeri, nacque a Firenze nel 1390. Rampollo di una famiglia ben assestata tra la classe dirigente fiorentina (il [...] e di conseguenza Livorno, allora possesso genovese, con grave rischio per il commercio fiorentino, il D. si oppose al e complessi problemi delle entrate e delle uscite del Comune e della gestionedel debito pubblico, in un periodo di grave crisi ...
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CIACCIO, Francesco Paolo
Giuseppe Scichilone
Nato a Palermo il 25febbr. 1821 da Giuseppe e Maria Anna Napoli in una laboriosa ed agiata famiglia di agricoltori, seguì gli studi umanistici, frequentando [...] corso il rischio di cadere prigioniero dei borbonici. Lo stesso giorno fu chiamato a far parte del Comitato rivoluzionario poi con i chiarimenti necessari ad intendere la gestionedel battaglione. Il rendiconto venne in seguito pubblicato dal ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] Si avanzava poi una critica ancor più radicale che rischiava di minare l'essenza stessa della sua politica e sua concezione democratica del partito, consapevole che la gestione della politica economica fosse l'elemento portante del governo come ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] ormai esprimeva, sia per quella antimedicea.
Nella gestione degli affari politici, Giulio conservò per alcuni volontà ferma del papa. Gli inviati del duca di Ferrara condussero un'abile serie di trattative per allontanare il rischio della restituzione ...
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FERDINANDO I de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, nel luglio del 1549, quintogenito maschio di Cosimo I, duca di Firenze, e di Eleonora de Toledo, figlia di don Pedro, [...] riceverne sufficiente protezione contro la Spagna, dopo aver "messo a rischio" per lui "uno stato ed una fortuna" e preoccupato intervenne pure sul governo interno delle Comunità del dominio, sulla gestione dei loro beni patrimoniali, sull'uso delle ...
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FARNESE, Alessandro
Stefano Andretta
Nacque a Valentano (od. prov. di Viterbo) il 7 ott. 1520 da Pierluigi e Girolama Orsini del ramo di Pitigliano.
La sua infanzia e prima adolescenza appartengono [...] , dalle infinite difficoltà di gestione, direzione e partecipazione poste dalla convocazione del concilio a Trento, il 1564) si animò nel dibattito del concilio soltanto episodicamente quando avvertiva il rischio di essere diminuito nel suo rango ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] del fratello Gaetano, delle disavventure professionali del padre. Le quali derivarono dal forte e alquanto anarchico convincimento di non dover sottostare, nella gestione che aveva dimostrato e per il rischio al quale aveva in tal modo esposto ...
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CLEMENTE XI, papa
Stefano Andretta
Giovanni Francesco Albani nacque il 22 o il 23 luglio 1649 ad Urbino da Carlo e da Elena Mosca, nobildonna pesarese.
La famiglia, già considerata "molto facoltosa [...] e nella gestione individuale e del real padroado premendo sulla S. Sede per l'erezione di tre nuovi vescovadi: in tal senso, dal 1711 al 1718 inutili furono gli sforzi degli ambasciatori portoghesi che, come argomento principe, ventilavano il rischio ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] gestione della finanza pubblica. Senza attardarsi nella critica del fiscalismo patrimonialista ispirata a criteri di retta gestione parlava al San Marzano nella lettera del 28 gennaio. Questa resistenza, rischiando di acuire al limite della rottura ...
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CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] del resto le clausole del trattato di Worms del 1734 erano quanto mai ambigue. In compenso il Regno di Sardegna aveva acquisito una maggior compattezza e coesione territoriale, ed era stato scongiurato infine il rischio loro la gestione diretta delle ...
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pregiudizio algoritmico loc. s.le m. (spec. al pl.) Contenuto etico o ideologico distorto o discriminatorio (per es. verso le fasce più fragili della popolazione) processato dall’algoritmo nella fase di raccolta massiva dei dati e poi generato...
privatocrazia s. f. Sistema istituzionale, politico, economico che amministra il pubblico tramite il privato. ◆ [tit.] Siamo finiti nella privatocrazia [catenaccio] Chiara Cordelli (università di Chicago): troppe privatizzazioni delegittimano...