Brusaferro, Silvio. - Medico e accademico italiano (n. Udine 1960). Laureato in Medicina e chirurgia, specializzato in Igiene e medicina preventiva presso l’Università degli Studi di Trieste, è professore [...] dell’Università degli Studi di Udine. Già direttore della Struttura operativa complessa di “Accreditamento, gestionedelrischio clinico e valutazione delle performance sanitarie” dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine e coordinatore dei ...
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Economista statunitense (n. Timmins 1941), prof. alla University of Chicago (1976-83) e alla Stanford University (1983-96), prof. emerito dal 1996. Nel 1996 ha partecipato alla fondazione della Long term [...] , ha elaborato con F. Black alcuni sistemi di misurazione dei rischi finanziari, promuovendo la creazione di nuovi strumenti finanziari e favorendo una gestione più efficiente delrischio. In partic., ha introdotto una formula (detta formula Black ...
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Pierluigi Ledda
Il destino di Casa Ricordi e la fortuna delle opere di Verdi sono indissolubilmente allacciati, nel senso che lo sviluppo e il diffondersi delle attività dell’editore milanese furono fortemente [...] e di esperienze. Con Tito I, succeduto al padre Giovanni nella gestione dell’azienda alla morte di lui nel 1853, i rapporti furono invece dell’editore, una concentrazione delrischio giustificata dal successo esplosivo del compositore. Un successo che ...
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BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] . Tra. i motivi che lo avevano indotto a correre il grosso rischio di scrivere un'opera nuova in pochi giorni - dopo il recente e Soresi, la quale aveva intenzione di assumere la gestionedel Teatro alla Scala: a questo fine la nuova impresa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Niccolò Machiavelli
Giulio Ferroni
Il pensiero di Machiavelli scaturisce dal seno stesso dell’orizzonte pubblico fiorentino, dai principi istituzionali e morali e dai modelli di comportamento in esso [...] ma perché la sua visione sia efficace deve sottrarsi al rischio di cadere lui stesso nel vortice dell’autoinganno, deve «popolo», Machiavelli affida l’azione della politica e la gestionedel potere al singolo: non può mai prescindere dal rinvio ...
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BENEDUCE, Alberto
Franco Bonelli
Nato a Caserta il 29 marzo 1877 da una famiglia di modeste condizioni, studiò discipline matematiche a Napoli, laureandosi nel 1902; nel 1904 entrò negli uffici del [...] di tecnica e teoria delle assicurazioni (Il problema delrischio nella vita economica) segnò l'avvio di una tematica nuova che lo ispirerà in numerose proposte di riforma e nell'attività di gestione di enti finanziari.
Nel 1914-15 fu interventista ...
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Calabresi, Luigi
Emmanuel Betta
Una vita tranquilla
Nacque a Roma il 14 novembre 1937. Era il terzo figlio, dopo Adele e Wanda, di Paride, negoziante di vini e olii originario di Velletri, e di Amalia [...] portò poi all’isolamento del commissario nella gestionedel processo. Alla fine di aprile del 1970 Calabresì querelò Pio spesso avevano una marcata coloritura politica, sottolineava il rischio di una strumentalizzazione della figura di Calabresi e ...
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CARLI, Guido
Paolo Savona
Nacque a Brescia il 28 marzo 1914 da Filippo e da Egina Chiaretti.
Il padre, sociologo ed economista, esponente di primo piano del movimento nazionalista, fu per oltre vent’anni [...] rafforzare lo spessore del mercato finanziario per accrescere la dotazione di capitale di rischio di cui necessitavano comportamento delle grandi famiglie del Rinascimento italiano che assegnavano ai figli compiti di gestionedel patrimonio, di guida ...
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EINAUDI, Giulio
Gian Carlo Ferretti
Preceduto da Mario e Roberto, nacque a Torino il 2 gennaio 1912 da Luigi e da Ida Pellegrini.
Il padre, autorevole economista, senatore del Regno e proprietario [...] diversi e, dopo un apprendistato (già dal 1929) con la gestione della Riforma sociale diretta dal padre, il 15 novembre 1933 fondò di famiglia), perché nel mutato contesto la politica delrischio calcolato non poteva funzionare più.
All’interno di ...
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Figlio di Marco e di una Vermiglia, nacque a Prato probabilmente nel 1335. Fu il fondatore di un grande sistema di aziende il cui archivio ci è pervenuto praticamente integro; depositato presso la Sezione [...] il D. di norma abitava, presiedeva ovviamente alla gestione delle sue proprietà, ma comportava anche un'attività mercantile sete di guadagno, dal gusto della sperimentazione, delrischio calcolato, dell'"avventura", intesa nel senso della continua ...
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pregiudizio algoritmico loc. s.le m. (spec. al pl.) Contenuto etico o ideologico distorto o discriminatorio (per es. verso le fasce più fragili della popolazione) processato dall’algoritmo nella fase di raccolta massiva dei dati e poi generato...
privatocrazia s. f. Sistema istituzionale, politico, economico che amministra il pubblico tramite il privato. ◆ [tit.] Siamo finiti nella privatocrazia [catenaccio] Chiara Cordelli (università di Chicago): troppe privatizzazioni delegittimano...