D'ADDA, Carlo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 nov. 1816, figlio cadetto del marchese Febo e di Leopolda Khevenhüller.
Il padre (1772-1836) era stato uno degli allievi prediletti del Parini, [...] risparmiato solo per questo dall'ondata di arresti o dal rischio dell'espatrio.
Repubblicano anch'egli e democratico al pari di della vicepresidenza e della presidenza del consiglio stesso. Sotto la sua gestione, attenta alle ragioni dell'investimento ...
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GIAN GALEAZZO Visconti, duca di Milano
Andrea Gamberini
Figlio di Galeazzo (II) Visconti e di Bianca di Savoia (sorella di Amedeo VI detto il conte Verde), nacque a Milano il 16 ott. 1351. Poco si conosce [...] gestione condivisa con lo zio Bernabò, la cui politica, tutta protesa a favorire i propri figli legittimi e naturali, entrò presto in urto con le ambizioni del viscontea contro Firenze. Il forte rischio di un coinvolgimento francese indusse però ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Montes Pietatis
Maria Giuseppina Muzzarelli
Quando a Perugia nel 1462 fu fondato il primo Monte di Pietà, l’idea era probabilmente in circolazione da un po’ di tempo. Ad accomunare le differenti iniziative [...] senza però caricare solo lui delle spese del Monte. Scontati la necessità di una gestione razionale dell’istituto e il fatto che e il bisogno di coniugare economia ed etica. Il rischio, tanto nella vita pratica dell’istituto come nell’interpretazione ...
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DESIDERIO, re dei Longobardi
Paolo Delogu
Di probabile origine bresciana, compare in alta posizione, forse con la funzione di comes stabuli, alla corte del re longobardo Astolfo (749-756), da cui ricevette [...] esigenze che sono caratteristiche del regno di Desiderio. Il monastero assicurava la gestione dei beni familiari e longobarda, a testimonianza di come il re fosse consapevole dei rischi che correva.
Per neutralizzare Carlo, D. colse l'opportunità ...
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FRASSATI, Alfredo
Silvana Casmirri
Nacque a Pollone, presso Biella, il 28 sett. 1868.
Il padre Pietro (1824-1899), oltre a esercitare la professione di medico, ricoprì vari incarichi, tra cui quello [...] verso chi, con nuove elezioni, li aveva esposti al rischio di un ridimensionamento e aveva sottovaluto il significato dell' il giornale del F. e il Corriere della Sera di Albertini divenne un obiettivo prioritario.
Nella gestione della Stampa ...
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ESTE, Niccolò d'
Antonio Menniti Ippolito
Terzo di questo nome, nacque in Ferrara il 9 nov. 1383 dal marchese Alberto (V), signore di Ferrara, e da Isotta Albaresani.
Una tradizione tardocinquecentesca [...] e ciò a dimostrazione di un interesse particolarmente "illuminato" nella gestione dei suoi domini.
Il 6 apr. 1413 l'E. da di una estensione oltre il Mincio del dominio della Repubblica avrebbe rischiato di porre Ferrara, tenendosi questa fuori ...
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GRADENIGO, Giovanni
Franco Rossi
Figlio di Nicolò di Bartolomeo, protagonista di primissimo piano della vita politica e diplomatica veneziana della seconda metà del secolo XIV, nacque a Venezia con [...] militare con l'Angiò, correndo il rischio però di perdere tutto, forse anche la di sovrintendere alla complessa gestione degli "imprestitidi", in Venezia, giusto in tempo per prendere parte all'elezione del nuovo doge (7-10 giugno 1382), e dalle ...
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GAVAZZI
Roberto Romano
La famiglia di imprenditori serici G. - alla quale, solo per i rami presi qui in considerazione, appartengono oltre una sessantina di esponenti maschi - ha segnato una parte importante [...] nella buona e nella cattiva sorte, le vicende del lanificio di Schio. La sua gestione trovò critici severi (e interessati, come Gaetano vi è la costruzione personale e a proprio rischio di una nuova tradizione imprenditoriale, dobbiamo ricordare la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Mosca
Pierpaolo Portinaro
Gaetano Mosca, professore di diritto pubblico e studioso di scienza politica, è il caposcuola di quella che da lui è stata denominata dottrina della classe politica [...] il progredire delle scienze sociali può avere sulla gestione politica delle società, è tuttavia scettico. Ritiene necessaria leve del potere (pp. 1106-07).
Nella minaccia dell’autoritarismo burocratico Mosca sembra ora già intravedere il rischio dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giuseppe Mazzini
Nunzio Dell'Erba
Il pensiero politico di Giuseppe Mazzini si colloca nella storia del Risorgimento e s’intreccia con il movimento che condusse l’Italia all’unificazione nazionale. Fondamentale [...] di sfiducia tra i militanti. Il rischio di essere espulso dalla Svizzera lo convinse dei cittadini chiamati alla gestione dell’amministrazione pubblica. di un’imposta progressiva in base all’entità del reddito, per evitare il formarsi di un eccessivo ...
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pregiudizio algoritmico loc. s.le m. (spec. al pl.) Contenuto etico o ideologico distorto o discriminatorio (per es. verso le fasce più fragili della popolazione) processato dall’algoritmo nella fase di raccolta massiva dei dati e poi generato...
privatocrazia s. f. Sistema istituzionale, politico, economico che amministra il pubblico tramite il privato. ◆ [tit.] Siamo finiti nella privatocrazia [catenaccio] Chiara Cordelli (università di Chicago): troppe privatizzazioni delegittimano...