Gualberto AlvinoScritture verticali. Pizzuto, D’Arrigo, Consolo, BufalinoPrefazione di Pietro TrifoneRoma, Carocci, 2024 Se il dibattito sulla valenza autosufficiente della lingua letteraria, sui suoi [...] -letteraria dei quattro scrittori siciliani si conclude, come con lo zabaione del degente di sanatorio, con GesualdoBufalino, «ingegnoso nemico di se stesso», com’ebbe a definirsi, titolare d’un universo «monologico, unilingue, graniticamente ...
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Durante un’appassionante conversazione con il linguista Tullio De Mauro – pubblicata nel 2013 in un volume dal titolo La lingua batte dove il dente duole – lo scrittore e regista Andrea Camilleri dibatte [...] letterarie i cui autori – si ricordino Leonardo Sciascia e GesualdoBufalino – si fanno portatori di un’antica memoria comunitaria. Massobrio, L., Dizionario dei proverbi, Torino, UTET, 2004.Bufalino, G., Museo d’ombre, Palermo, Sellerio editore, 1982 ...
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Breve quadro teoricoJohann Wolfgang Goethe lo chiamava “Verjügung”, ‘ringiovanimento’: una nuova traduzione che ridava vita e senso a un testo più o meno antico, attraverso una lingua, un approccio, una [...] Caproni, Giovanni Raboni, Fernando Bandini, Attilio Bertolucci, GesualdoBufalino, Antonio Prete, Cosimo Ortesta, per citare i più privi dello schema rimico originale (che, invece, Bufalino mantiene in un’eroica traduzione decisamente sbilanciata e ...
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L’imposizione e la più o meno approfondita spiegazione dei soprannomi, o nomignoli per Giovanni Verga e ingiurie per Leonardo Sciascia (Pirandello usa invece sovente la locuzione X inteso Y) costituiscono [...] narrata in Diceria dell’untore, il medico è sempre il Gran Magro, o più semplicemente il Magro, nonostante GesualdoBufalino abbia avvertito all’inizio del cap. II:Mariano Grifeo Cardona di Canicarao: così, senza economizzare una sillaba, usava ...
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Andrea PiasentiniUna lingua per la meraviglia. Aspetti testuali e retorici di Horcynus Orca«Giornale di storia della lingua italiana», II, fascicolo 2, dicembre 2023, pp. 61-79. Dottore di ricerca in Filologia, [...] cui gli scrittori di Sicilia, dovendo rapportarsi all’italiano come a una lingua straniera per adoprarlo a scopi letterarî (GesualdoBufalino la definì, con la consueta sagacia, «una delle patologie dell’insularità»), non possono che dar di tornio ...
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Maria PanettaGuarire il disordine del mondo. Narratori italiani dall’Ottocento a oggiII edizione riveduta e aggiornataPrefazione di Giuseppe TrainaModena, Mucchi, 2023 Coordinatrice del «Tutorato per l’italiano [...] Luigi Settembrini, Luigi, Capuana, Federigo Tozzi, Scipio Slataper, Guido Sironi, Corrado Alvaro, Dino Buzzati, Giuseppe Berto, GesualdoBufalino, Leonardo Sciascia, Nelida Milani.Lo spazio di una “recensione breve” non consente di dar conto puntuale ...
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Frutto di uno studio puntuale e innovativo sulla lingua sciasciana, e in particolare sul suo côté dialettale, condotto nel corso degli ultimi anni con costanza, passione e rigore scientifico, il libro [...] e dialettali; una costellazione che annovera le esperienze letterarie di Vincenzo Consolo e Giuseppe Bonaviri, GesualdoBufalino, Andrea Camilleri e Silvana Grasso, fino agli utra-contemporanei Pietrangelo Buttafuoco, Santo Piazzese e Gaetano ...
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A un quarto di secolo dalla scomparsa di GesualdoBufalino resta ancora da sciogliere un dilemma critico capitale: confinarlo - come pare si voglia - nelle secche d’un classicismo fuori stagione, ossia [...] d’una destrezza formale basata sul recupero di ...
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ignavia
ignàvia s. f. [dal lat. ignavia; v. ignavo], letter. – Pigrizia, indolenza spirituale, viltà: ero in quello stato d’i. e fiducia dei sensi che suole seguire l’abbraccio amoroso (Gesualdo Bufalino).
Scrittore (Comiso 1920 - Vittoria, Ragusa, 1996). Esordì al termine di una lunga carriera di insegnante con il romanzo Diceria dell'untore (1981), ambientato in un sanatorio siciliano ove sono ospitati reduci della seconda guerra mondiale, che...
Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità di indicare un confine linguistico»...