Bollandista (Groninga 1650 - Anversa 1723). Gesuita, curò i dodici volumi degli Acta Sanctorum dal 5 maggio all'11 luglio. Ebbe parte notevole nella polemica del bollandista D. Papebroch con i carmelitani [...] circa la questione dell'origine del loro ordine da s. Elia ...
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Teologo (Cosenza 1670 - Roma 1729), gesuita; prof. di diritto al Collegio Germanico in Roma (1709), consigliere teologo del card. Albani; in missione presso la corte di Sassonia, riuscì a conquistare al [...] cattolicesimo Federico Augusto, principe elettore. Nel 1712 fu creato cardinale ...
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Storico (Firenze 1554 - Roma 1606), gesuita, rettore dei collegi di Nola e di Napoli; si ritirò poi a Roma, ove compose, tra l'altro, il primo volume della Historia Societatis Jesu (postumo, 1615), continuata [...] da F. Sacchini e J. de Jouvancy ...
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Filosofo (Charleroi 1878 - Lovanio 1944), gesuita, neotomista, insegnò all'univ. di Lovanio. Cercò di riportare il realismo metafisico tomista nel vivo della problematica contemporanea. L'opera principale, [...] rimasta incompiuta, è Le point de départ de la métaphysique. Leçons sur le développement historique et théorique du problème de la connaissance (5 cahiers: I-III, 1922-23, IV, post., 1947; V, 1926) ...
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Ecclesiastico (Saragozza 1737 - Roma 1811); gesuita dal 1753, dopo la soppressione della compagnia (1773) visse a Bologna come sacerdote secolare. Nel 1799 ottenne d'aggregarsi ai gesuiti presenti nella [...] Russia Bianca prodigandosi per il loro ripristino a Parma e a Napoli, dove ne divenne poi superiore. Allontanato da Napoli da Napoleone nel 1806, si rifugiò a Roma. Beatificato nel 1933 ...
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Esegeta (Siviglia 1558 - ivi 1637); gesuita (1572), prof. di esegesi a Siviglia, Cordova e nel collegio imperiale di Madrid; di vastissima erudizione filologica e patristica, scrisse numerosi commenti [...] biblici che ebbero una vastissima diffusione; molto importanti i Commentariorum in Job libri tredecim (2 voll., 1597-1601); tra gli altri: Praelectio sacra in Cantica Canticorum (1602) e Commentarii in ...
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Erudito (Padova 1692 - Roma 1746); gesuita (1708), più che per i suoi numerosi scritti agiografici, è noto per aver portato a termine il Vetus Latium profanum (voll. 3º-10º, 1726-45) i cui due primi volumi [...] (1704-05) erano stati pubblicati da P. M. Corradini. Ancora a V. si debbono varie ricerche di antichità tiburtine e anziati ...
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Esegeta (Roma 1797 - ivi 1881), gesuita, prof. di ebraico e di Sacra Scrittura a Roma (Collegio Romano) e a Lovanio. Filologo, portò importanti contributi ai problemi dei Sinottici e all'esegesi del Vecchio [...] Testamento, in particolare del libro dei Salmi. Tra le sue opere: De evangeliis (1852-53); Institutio de interpretatione Bibliorum (1862); Biblicarum quaestionum decas (1877) ...
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Biologo (Bückeburg 1877 - Berlino 1962); gesuita, direttore della sezione di eugenica dell'Istituto di antropologia di Berlino (1927-32, e dal 1948); scrisse varie opere di genetica e di eugenica, fra [...] cui: Eugenik und Volks wohlfahrt (1933), Der Sinn der Ehe (1948). Fu un deciso avversario della politica razzista di A. Hitler ...
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Architetto (Tournai 1559 - Gand 1626), gesuita. Costruì le collegiate di Gand, Mons, Valenciennes (1601-06; ora chiesa parrocchiale di S. Nicola, rimaneggiata nel 1775) e quella di Tournai (1601-04), ora [...] chiesa del seminario. Sono chiese a tre navate di uguale altezza che perpetuano il tipo di chiesa gotica diffusa nelle Fiandre ...
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gesuita
geṡüita s. m. [der. del nome di Gesù] (pl. -i). – 1. Religioso appartenente alla Compagnia di Gesù, fondata da sant’Ignazio di Loyola e approvata dal papa Paolo III (1540), con il compito di difendere e propagare il cattolicesimo principalmente...
Gesu
Geṡù [dal lat. Iesus, o anche Ihesus, gr. ᾿Ιησοῦς, che corrispondono alla forma ebr. Yēshūa῾, e quindi altra forma del nome Giosuè]. – Nome, di solito seguito dall’apposizione Cristo (v.), del fondatore del cristianesimo e della Chiesa,...