Gesuita inglese (Londra 1595 - Liegi 1675), prof. di matematica a Liegi. Compì studî sulla teoria della luce dovuta a Newton e sui gas. ...
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Missionario (Montepulciano 1577 - Mailapur, Madras, 1656), gesuita. In India (1605-1645), nella sua opera di evangelizzazione, accolse e fece accogliere dai missionarî costumi e usanze degli indigeni. [...] Condannato da Roma come pericoloso per la fede, il nuovo metodo fu difeso come ortodosso dal Bellarmino, che ne ottenne l'approvazione pontificia (Cost. apost. Romanae sedis Antistes, 31 genn. 1623). Esperto ...
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Erudito belga (Julémont 1596 - Anversa 1665), gesuita. Alla morte di H. Rosweyde (1629), gli successe nella direzione degli Acta Sanctorum, grande opera agiografica curata da una società di gesuiti belgi [...] che dal B. prese nome (➔ bollandisti) ...
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Teologo (Montepulciano 1542 - Roma 1621). Gesuita, si distinse combattendo, nelle sue opere, le dottrine protestanti. Divenuto cardinale, intervenne come consigliere di papa Paolo V nelle principali questioni [...] e G. Bruno. Fu autore di scritti polemici, esegetici, ascetici e storici.
Vita e opere
Entrato nella Compagnia di Gesù (1560), compì gli studi al Collegio Romano, poi a Padova e Lovanio. Ordinato sacerdote nel 1570, iniziò a insegnare teologia ...
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Ferrari, Giovanni Francesco
Missionario gesuita italiano (Cuneo 1609 o 1610-Anqing, Anhui, 1671). Nato da nobile famiglia, entrò in noviziato a Milano. Nel 1627 chiese di essere inviato in Giappone o [...] Oriente, insieme con Marcello Francesco Mastrilli (1603-1637), Ludovico Buglio (1606-1682), Francesco Brancati (1607-1671) e altri gesuiti. Arrivato in Cina intorno al 1640, giunse nello Shandong come collaboratore prima e dal 1649 come successore di ...
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Polemista, oratore (Napoli 1810 - Careggi 1891), gesuita. Singolare figura di sacerdote, prima fu amico del Gioberti, poi ne contestò duramente le idee antigesuitiche; sostenitore del potere temporale [...] fondò a Napoli nel 1850 la Civiltà Cattolica), nel 1874 ne era diventato avversario deciso. Espulso (1877) dalla Compagnia di Gesù, scrisse La nuova Italia e i vecchi zelanti (1881), Il Vaticano regio, tarlo roditore della Chiesa cattolica (1883), Lo ...
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Storico (Roma 1849 - ivi 1928); gesuita dal 1863; come vicepostulatore (1897) e postulatore generale (1902-23) delle cause dei beati della Compagnia s'occupò delle missioni in Etiopia, quindi di storia [...] etiopica: onde i 15 volumi dei Rerum Aethiopicarum scriptores occidentales inediti a saeculo XVI usque ad XIX (1903-1917) e Il Tigrè descritto da un missionario gesuita del secolo XVII (1912). ...
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Fisico (Bologna 1618 - ivi 1663), gesuita, prof. di matematica nel collegio di Bologna. Si occupò di astronomia nella lunga collaborazione con il gesuita G. B. Riccioli, nelle opere del quale, in partic. [...] nell'Almagestum novum (1651) e nell'Astronomia reformata (1665), figurano numerosi contributi di Grimaldi. Descrisse le particolarità del suolo della Luna, misurandone l'altezza dei monti. Contribuì alla ...
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Teologo (Lecce 1648 - Napoli 1726), gesuita; autore, tra l'altro, di un Cursus theologicus moralis (1712) e della Trutina theologica thesium quesnellianarum. ...
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Missionario (Lecce 1611 - Macao 1683), gesuita. Dall'India, dove giunse nel 1637, fu mandato nel Tonchino e poi in Cina (1659). Ha lasciato opuscoli catechistici in lingua cinese. ...
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gesuita
geṡüita s. m. [der. del nome di Gesù] (pl. -i). – 1. Religioso appartenente alla Compagnia di Gesù, fondata da sant’Ignazio di Loyola e approvata dal papa Paolo III (1540), con il compito di difendere e propagare il cattolicesimo principalmente...
Gesu
Geṡù [dal lat. Iesus, o anche Ihesus, gr. ᾿Ιησοῦς, che corrispondono alla forma ebr. Yēshūa῾, e quindi altra forma del nome Giosuè]. – Nome, di solito seguito dall’apposizione Cristo (v.), del fondatore del cristianesimo e della Chiesa,...