Letterato (Venezia 1738 - ivi 1817). Gesuita, insegnò nei collegi della Compagnia; dopo la sua soppressione (1773) si dedicò all'attività giornalistica e letteraria; fu in Arcadia col nome di Florideno [...] Acrocorinto. Autore di tragedie (La presa di Rodi, 1773) e poemetti didascalici (Il bello letterario, 1787; Il bello sepolcrale, 1796), curò fortunate iniziative editoriali, in particolare le collezioni ...
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Archeologo (Napoli 1812 - Roma 1885), gesuita. Esperto negli studî di teologia, patristica e lingue classiche e orientali, investigò acutamente anche problemi di antichità classica, ebraica e cristiana. [...] Scrisse: Storia dell'arte cristiana nei primi otto secoli (6 voll., 1873-1881), Sylloge Inscriptionum Latinarum (1877), Monete dell'Italia antica (1885); scrisse inoltre sui vetri ornati di figure in oro ...
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Teologo (Madrid 1595 - ivi 1658); gesuita (1614), prof. nel Colegio Imperial di Madrid. I suoi numerosi scritti ascetici (tra i quali Vida divina y camino real para la perfeción, 1633; Aprecio y estima [...] de la divina gracia, 1638; De la diferencia entre lo temporal y eterno, crisol de desengaños, 1640) rivelano una formazione umanistica e teologica e una grande conoscenza dei mistici. Nota e diffusa la ...
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Letterato (Piacenza 1785 - Roma 1857). Gesuita dal 1803, nel 1820 fu dimesso dalla compagnia per le sue tendenze innovatrici; fu quindi bibliotecario alla Barberiniana (1820-36) e alla Corsiniana (dal [...] 1836) e prof. alla Sapienza. Deputato di Roma e mediatore tra rivoluzionarî e papato durante la Repubblica romana, dopo il 1850 fu allontanato dall'insegnamento. Maestro e ispiratore dei poeti della Scuola ...
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Missionario (Douai 1577 - Nanchino 1628), gesuita (1594). Inviato in Cina (1606), nel 1612 dovette tornare in Europa per raccogliere sussidî per le missioni e soprattutto per risolvere a Roma i problemi [...] concernenti l'evangelizzazione di quel paese, ottenendo da Paolo V (1615) privilegi e autonomie per la cristianità cinese (tra cui la possibilità di celebrare la liturgia in cinese, che però non fu utilizzata). ...
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Storico (Belluno 1744 - ivi 1815). Gesuita, allo scioglimento della Compagnia (1773) tornò allo stato laicale e si stabilì a Padova dove fu, tra l'altro, storiografo dell'università, con l'incarico di [...] continuare i Fasti Gymnasii Patavini di I. Facciolati. Nel 1805, nominato dal governo napoleonico magistrato civile con il compito di organizzare il nuovo dipartimento della Piave, si trasferì a Milano; ...
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Archeologo (Tolmezzo 1795 - Roma 1860). Gesuita, insegnò retorica al Collegio Romano, e si dedicò poi alla numismatica e all'archeologia. Diresse il Museo kircheriano e da Gregorio XVI fu nominato conservatore [...] delle catacombe, che riaprì agli studiosi e ai fedeli; diresse scavi a S. Agnese e a S. Callisto. Per incarico di Pio IX allestì (1854), in collab. col suo allievo G. B. De Rossi, il Museo cristiano lateranense. ...
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Teologo (Cosenza 1578 - Graz 1651). Gesuita, prof. di teologia all'Aquila, Napoli, Graz e Vienna; è noto per l'opera Cursus theologici iuxta scholasticam huius temporis Societat Iesu methodum (9 voll., [...] 1640-49). Il vol. V, De iure et iustitia, fu proibito nel 1651 dalla Congregazione dell'Indice a causa di tre proposizioni sull'omicidio (e per questo fu pure criticato da Pascal nelle Provinciali); ma ...
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Erudito (Quimper 1646 - Parigi 1720), gesuita, bibliotecario al collegio Louis-le-Grand a Parigi; ammirato per l'erudizione in campo numismatico e antiquario, di cui è frutto la collezione di concilî (Acta [...] conciliorum et epistulae decretales ac constitutiones Romanorum Pontificum, voll. 11, 1715), fu ripreso per ardite opinioni sulla non autenticità di talune opere patristiche, opinioni poi da lui sconfessate ...
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Scrittore (Rouen 1685 - Parigi 1745). Gesuita e poi parroco di Thorigny, in Normandia, lasciò le cure del suo ministero per occuparsi, a Parigi, di letteratura, in particolare di critica letteraria e di [...] linguistica: interessante il suo Dictionnaire néologique (1726), per lo studio e l'evoluzione della lingua francese nel secolo precedente. La sua notorietà si deve ai rapporti con Voltaire; accusato di ...
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gesuita
geṡüita s. m. [der. del nome di Gesù] (pl. -i). – 1. Religioso appartenente alla Compagnia di Gesù, fondata da sant’Ignazio di Loyola e approvata dal papa Paolo III (1540), con il compito di difendere e propagare il cattolicesimo principalmente...
Gesu
Geṡù [dal lat. Iesus, o anche Ihesus, gr. ᾿Ιησοῦς, che corrispondono alla forma ebr. Yēshūa῾, e quindi altra forma del nome Giosuè]. – Nome, di solito seguito dall’apposizione Cristo (v.), del fondatore del cristianesimo e della Chiesa,...